Quando ero piccolo,
lo facevo spesso.
Ritagliavo le facce o
le immagini dai libri
e le attaccavo a dei bastoncini
le appendevo in stanza
e le illuminavo,
così quando spegnevo le luci,
esse si riflettevano sulle mie finestre.
Cercavo di smettere
di aver paura di questa idea
di questa presenza sulla mia finestra.
Non penso mi abbia aiutato.
Ma era un po' esilarante.
A tratti anche divertente.
Ed era l'inizio di una fase
che forse mi sta aiutando.
Il voyeur nei miei lavori
non dovrebbe essere
una presenza spaventosa o minacciosa
come spesso viene raffigurato
nei film e nei romanzi.
È come qualcuno che si sente
fuori dall'equazione.
Il voyeur rappresenta me in questa fase.
[Dan Herschlein Scruta Dentro]
[Dan Herschlein, artista]
Guidavo ogni giorno fino a Long Island
per lavorare su quelle sculture
nello studio dei miei genitori a Long Island.
Mi permisero di usare metà stanza
e il resto era occupato
da tutta la loro roba,
messa da parte.
Le sculture sono basate
su Long Island,
e la mia infanzia lì,
e i sentimenti che provavo crescendoci,
e nello specifico
il senso di solitudine.
Parte d