[Andreas Formiconi] Vediamo un pochino come funziona PiratePad -
due-tre cose.
Noi l'abbiamo usato per buttare giù i nostri appunti correnti, qui.
Ecco, questo è il nostro pad, PiratePad.
"A che serve?" dite voi.
Eh! Come, "a che serve"?
A questo.
Cioè vi sembra normale che sia così facile
scrivere tutti quello che si vuole in uno stesso testo,
in maniera così immediata?
Questo è un esempio di scrittura collaborativa.
"A che serve, in questo specifico caso?" voi dite.
Beh, è quello che si è detto:
a avere una specie di lavagnetta attaccata nelll'aula,
in cui si scrivono gli appunti correnti, veloci,
quelli dove può far comodo farci un commento sotto,
cioè un... cioè un misto di composizione di testo e di dialogo sul testo medesimo.
Un... proprio una sabbiera, un posto dove si lavora, si fa il lavoro quotidiano.
Twitter è una cosa analoga se vogliamo,
nel senso che lì si discute, ci scambiamo pensieri veloci.
Qui, sono più la composizione di un testo, di cui rimane traccia.
Cioè io posso fare un elenco: le cose non vorrei dimenticare:
vorrei fare il video su questo, che sto facendo, forse;
parlare di quest'altro argomento, di quest'altro.
Ecco che qualcuno mi ha suggerito "Ma io vorrei i Cloud" .
Bene, è stato aggiunto.
"Problemi irrisolti"
Eh, ti è venuto spontaneo farlo: a questo serve, semplicemente.
Con l'occasione vorrei invitarvi a concentrare sull'essenza
di quello che consente di fare uno strumento
e di uscire dalla logica "tutte le sue potenzialità".
È perdente questa logica.
È una logica che poteva andar bene quando gli strumenti erano molto semplici:
il telefono di bachelite,
quello in cui si faceva il numero e si parlava.
Dimmi come si fa a telefonare. E si era detto praticamente a tutti.
Con strumenti così - ma il vostro stesso computer, tutto pieno di tasti dalle infinite combinazioni,
questi schermi che possono sempre cambiare: basta fare un clic e cambia tutto.
Cioè questa è la macchina, cioè l'insieme di Internet e di tutti i modi con cui ci si può accedere,
dal più piccolo dei cellulari, con gli SMS e twitter allo smartphone, ai vari tablet, ai vari PC:
questo insieme lo potremmo definire la macchina dagli infiniti comandi.
Non potete voi entrare in queste cose con l'idea:
"Voglio sapere tutte le sue potenzialità."
Dovete invece fare il contrario, capire l'essenza,
a che serve fondamentalmente quel software,
quel servizio, quell'accrocchio, quella cosa.
"Bene, su quello mi concentro, e quello comincio a usare."
Nell'usarlo, vi verranno delle necessità, vi verranno delle curiosità.
Magari le apprenderete da qualcuno, ci inciampate per caso.
E se ne avete bisogno, andate a cercare, cominciate a provare i vari comandi,
cosa fa questo, cosa fa quest'altro.
Se c'è un help, lo cercate,
se c'è un amico che ne sa di più, ci ha più esperienza, glielo chiedete,
o cercate in Google: abituatevi a cercare in Google,
tipo 'PiratePad save', per dire.
È così che si fa, e piano piano, la vostra conoscenza aumenta.
Sarebbe come se io volessi conoscere un bosco e dicessi:
"Io non ci voglio entrare finché non mi dai la lista completa di tutti gli alberi che ha."
Ma sarebbe una follia!
Cioè, te c'entri e dici: "Ma che bello, questo bosco."
Cosa fai, quindi, per conoscerlo? Ci passeggi, ti guardi attorno.
E magari, quando vai via, ti ricordi un albero, ti ricordi un altro, ti ricordi quel sasso,
hai vis... ti ricordi che là c'era lo scoiattolo e dall'altra parte è cresciuto il funghetto.
E questo, piano piano, forma in te un'immagine più ricca e completa e viva di quel bosco.
Se la vita ti consente di ritornarci, piano piano quel bosco, alla fine,
diventa per davvero il tuo bosco.
Non puoi pretendere all'inizio di sapere tutto di quel bosco.
Allora tutto ciò che è in Internet, siccome è così ricco, così...
è sempre più affine a quello che in fin dei conti, è l'immagine delle nostre menti,
cioè riproduce sostanzial... è una proiezione delle ricchezze che ci sono nelle nostre menti,
delle idee che si possono sviluppare, delle potenzialità.
Diventa sempre più una follia avere l'idea di "entrarci sapendo prima tutto."
Ora, con questo discorso, io ho un po' deviato da un banale video - ma mi viene spontaneo -
da un banale video per conoscere PiratePad.
Rientro nei ranghi e comincio - cominciamo a vedere.
Insomma, a scrivere vi è venuto spontaneo.
In fin dei conti, è qualcosa come Word.
Qualcuno di voi ha scritto: "Ma che differenza c'è con Wordpad?"
Ebbé, accidenti, WordPad è confinato nel tuo computer, mentre questo è là fuori.
Ecco, questo: dovete cominciare ad avere una chiara nozione della - di quel limite
che divide ciò che è dentro il vostro computer, che è una scatola chiusa,
e ciò che è fuori.
PiratePad, o altri aggeggi simili, sono fuori.
Sono in questa nuvola, chiam...
- cominciamo pure a introdurre questa cosa visto che qualcuno, anche qui, ha chiesto cos'è il Cloud.
Poi lo diremo, lo vedremo meglio -
È... Questo è qualcosa che sta fuori, che è un mondo distinto.
Qual è la differenza fondamentale fra le cose che stanno dentro,
nella scatola che avete sotto di voi, con la tastiera, il disco rigido, ecc. ecc., la sua RAM e così via,
e ciò che è fuori?
È che ciò che è fuori, potenzialmente, è visibile da tutti.
Quindi questo testo col quale ci stiamo baloccando,
che lo usiamo come una cosa utile,
perché ci serve a tenere un po' - tenere traccia delle cose che vorremmo fare o finire,
o dei problemi, a fare una lista dei problemi che magari riusciamo a risolvere,
forse non tutti,
benissimo: questo è comodo che stia là fuori perché è condivisa.
E a costo zero ciascuno di noi ci può scrivere.
E se io lo scrivo sul mio WordPad, lo mando a voi per e-mail,
ma è una cosa molto più macchinosa, completamente diversa.
Allora, i comandi.
(passa in rivista da sinistra a destra i pulsanti della barra strumenti)
Beh, questi, insomma: scrivere in grassetto, corsivo, sottolineato, cancellato, fare le liste -
questi comandi servono - questi due servono a fare l'indenting, il rientro.
Prendiamo questa ultima voce qui, supponiamo che io ne voglia fare un elenco interno,
ecco che poi viene un elenco nell'elenco.
Eh, insomma, questo è banale, no?
Torno indietro perché non mi va bene.
Questo serve a caricare dei file e a allegarli.
Non so dire di molto - come vedete, non le so tutte le cose io.
Lo sapete cosa? Non ve lo dico. Se è necessario, lo scopriremo.
Questo serve a selezionare lingue diverse.
Vabbé, questo serve a inserire una dicitura di copyright.
Beh, ora, non credo che ci interessi, non abbiamo toccato questo argomento.
Lo toccherei più quando faremo editing multimediale, non possiamo fare tutto.
(appare la lista a tendina delle licenze)
Ci sono tante licenze che descrivono che tipo di autore vogliamo essere noi in questa circostanza.
Non dico altro, ora.
Ecco, non mi riesce...
(Rientra la lista a tendina delle licenze)
Poi questo serve per copiare il contenuto del testo nella clipboard.
[Voce off] Andreas! - [A. Formiconi] Oh!
[Voce off] Voi venire? [A. Formiconi] Sì, arrivo.