WEBVTT 00:00:22.569 --> 00:00:25.221 Albert Einstein amava dire 00:00:25.221 --> 00:00:28.559 che quando un problema sembra insolubile 00:00:28.559 --> 00:00:32.603 è perché lo stiamo affrontando con le premesse sbagliate. 00:00:32.603 --> 00:00:36.337 Oggi nella scienza c'è un problema, che è difficilissimo. 00:00:36.337 --> 00:00:40.346 È così difficile, che è soprannominato l' "Hard Problem" per antonomasia. 00:00:40.965 --> 00:00:45.775 Questo problema non riguarda l'origine dell'Universo, 00:00:46.350 --> 00:00:49.200 è un problema che riguarda noi stessi. 00:00:49.200 --> 00:00:54.989 Che cosa siamo? Dove siamo? Nel mondo fisico, noi dove ci troviamo? 00:00:57.549 --> 00:01:01.549 Le neuroscienze, negli ultimi 100 anni, 00:01:01.549 --> 00:01:07.838 si sono concentrate soprattutto sul corpo, sul cervello. 00:01:07.838 --> 00:01:13.548 Hanno cercato la cosa che noi siamo dentro il nostro sistema nervoso. 00:01:14.136 --> 00:01:17.796 Eppure, 150 anni di ricerche delle neuroscienze 00:01:17.796 --> 00:01:22.803 finora non hanno trovato niente che assomigli alla nostra esperienza 00:01:22.803 --> 00:01:26.470 dentro il sistema nervoso. 00:01:26.470 --> 00:01:27.444 Nessuno, 00:01:27.444 --> 00:01:31.501 neanche con le tecniche più sofisticate di brain imaging oggi a disposizione, 00:01:31.501 --> 00:01:35.496 ha mai trovato dentro il nostro cervello 00:01:35.496 --> 00:01:39.591 qualcosa di simile alla nostra esperienza. 00:01:40.700 --> 00:01:42.700 E allora, come diceva Einstein, 00:01:42.700 --> 00:01:45.390 forse dobbiamo mettere in discussione 00:01:45.390 --> 00:01:47.822 le premesse sulle quali abbiamo basato 00:01:47.822 --> 00:01:51.820 anni e anni di ricerca scientifica sulla coscienza. 00:01:52.399 --> 00:01:56.259 Forse la coscienza, la nostra esperienza fenomenica, 00:01:56.259 --> 00:02:00.793 i colori che vediamo, i sapori che proviamo, 00:02:00.793 --> 00:02:04.010 non si trovano dentro il cervello. 00:02:04.702 --> 00:02:07.008 Ma dove si possono trovare? 00:02:07.708 --> 00:02:10.098 Io vi chiedo di prendere in mano 00:02:10.098 --> 00:02:13.718 quella mela che avete trovato sulla vostra sedia 00:02:14.293 --> 00:02:18.293 e di guardarla, di toccarla. 00:02:18.293 --> 00:02:20.703 In questo momento voi fate - 00:02:20.703 --> 00:02:24.374 state facendo esperienza di questo oggetto. 00:02:24.374 --> 00:02:28.905 Questa cosa, così semplice, in realtà è un mistero per la scienza, 00:02:29.539 --> 00:02:33.539 perché ciò che voi trovate nella vostra esperienza 00:02:33.539 --> 00:02:36.829 nessun neuroscienziarto è riuscito a trovarlo 00:02:36.829 --> 00:02:40.829 dentro questo oggetto meraviglioso che è il cervello. 00:02:41.963 --> 00:02:43.263 E oggi le neuroscienze 00:02:43.263 --> 00:02:45.895 non sanno rispondere a questa domanda: 00:02:45.895 --> 00:02:49.998 come il cervello possa creare al suo interno 00:02:49.998 --> 00:02:54.227 questa cosa che è la vostra esperienza della mela. 00:02:54.227 --> 00:02:55.777 E allora io vi propongo 00:02:55.777 --> 00:02:59.495 di prendere in considerazione un'ipotesi radicale, 00:03:00.507 --> 00:03:03.567 che all'inizio vi potrebbe apparire bizzarra, 00:03:03.567 --> 00:03:07.247 ma forse non è così strana come sembra. 00:03:07.247 --> 00:03:11.447 In questo momento, voi state toccando la mela; 00:03:11.447 --> 00:03:13.257 e la vedete. 00:03:13.257 --> 00:03:14.557 E se io vi chiedessi: 00:03:14.557 --> 00:03:18.457 "Descrivetemi cosa trovate nella vostra esperienza della mela," 00:03:18.457 --> 00:03:23.767 voi mi direte, "Io faccio esperienza, e nella mia esperienza c'è il rosso, 00:03:23.767 --> 00:03:28.587 c'è il lucido, c'è il rotondo, c'è la struttura della mela." 00:03:29.700 --> 00:03:32.503 Non c'è niente del genere, dentro il cervello. 00:03:33.410 --> 00:03:37.623 E allora ecco l'ipotesi che prendiamo in considerazione oggi: 00:03:37.623 --> 00:03:42.367 e se la cosa che è la nostra esperienza della mela 00:03:42.367 --> 00:03:44.182 fosse la mela stessa? 00:03:45.127 --> 00:03:49.029 E se noi fossimo, letteralmente, fuori dal nostro corpo, 00:03:49.744 --> 00:03:54.514 e se questo oggetto che teniamo in mano, in questo momento, 00:03:54.514 --> 00:04:00.988 fosse la base fisica, la cosa che è identica con noi stessi? 00:04:02.070 --> 00:04:03.500 Se voi ci pensate, 00:04:03.500 --> 00:04:07.343 questa ipotesi semplifica moltissimo 00:04:07.343 --> 00:04:11.137 la domanda su dove siamo e cosa siamo. 00:04:11.137 --> 00:04:14.427 Siamo un mondo, siamo un oggetto: 00:04:14.427 --> 00:04:17.477 non siamo dietro agli occhi e in mezzo alle orecchie, 00:04:17.477 --> 00:04:20.597 ma siamo davanti al nostro corpo. 00:04:20.597 --> 00:04:24.805 Bene, questa idea, in realtà, 00:04:24.805 --> 00:04:28.663 si scontra con due obiezioni fondamentali, 00:04:28.663 --> 00:04:30.783 che sono il motivo per cui le neuroscienze 00:04:30.783 --> 00:04:35.083 han cercato dentro il sistema nervoso la nostra esperienza, 00:04:35.733 --> 00:04:38.101 e le affronteremo insieme. 00:04:38.101 --> 00:04:44.320 Il primo problema da cui partiremo è la cosidetta "variabilità soggettiva", 00:04:44.843 --> 00:04:48.843 cioè il fatto che questa mela può apparire diversa a ciascuno di noi. 00:04:49.686 --> 00:04:52.756 La mela può apparire di un rosso vivace a me, 00:04:52.756 --> 00:04:56.866 ma se qualcuno è daltonico, appare di un rosso molto meno vivo. 00:04:56.866 --> 00:04:58.777 Può sembrare fredda 00:04:58.777 --> 00:05:01.264 se ho tenuto le mani in un luogo caldo; 00:05:01.264 --> 00:05:05.104 può sembrare calda se ho tenuto le mani in una bacinella gelata. 00:05:05.104 --> 00:05:08.429 E per spiegare questa variabilità della mela, 00:05:08.429 --> 00:05:12.045 nel passato si è ipotizzato che esistesse una mela 00:05:12.045 --> 00:05:16.395 e tutti facessimo delle esperienze soggettive, 00:05:17.365 --> 00:05:20.445 e quindi andavano collocate nella mente. 00:05:20.445 --> 00:05:22.415 Ma non è necessariamente vero. 00:05:22.415 --> 00:05:24.355 Il mondo, la mela - 00:05:24.355 --> 00:05:28.005 e non la nostra esperienza della mela, ma la mela stessa - 00:05:28.005 --> 00:05:31.065 è molto più ricca di quanto non crediamo. 00:05:31.065 --> 00:05:34.400 Prendiamo in considerazione una proprietà semplice della mela: 00:05:34.400 --> 00:05:36.156 la velocità. 00:05:36.156 --> 00:05:40.233 Questa mela, in questo momento, è ferma o si sta muovendo? 00:05:40.233 --> 00:05:43.200 Questa mela è ferma rispetto al palcoscenico, 00:05:43.200 --> 00:05:46.794 ma si sta muovendo rispetto a degli oggetti, 00:05:46.794 --> 00:05:49.019 come un'aereo, come una macchina, 00:05:49.019 --> 00:05:53.047 che sono in movimento rispetto a questa stanza. 00:05:53.047 --> 00:05:55.515 Quindi questa mela, per quanto può sembrare strano, 00:05:55.515 --> 00:05:57.965 ed è dal tempo di Galileo che lo sappiamo, 00:05:57.965 --> 00:06:01.265 è sia in movimento sia ferma; 00:06:01.265 --> 00:06:02.975 anzi, questa mela, 00:06:02.975 --> 00:06:04.775 per quanto possa sembrare strano, 00:06:04.775 --> 00:06:08.358 si sta muovendo in tutte le direzioni, 00:06:08.358 --> 00:06:11.892 perché esistono infiniti oggetti che si stanno muovendo - 00:06:11.892 --> 00:06:15.088 le molecole dell'aria, i pianeti, gli aerei, le macchine - 00:06:15.088 --> 00:06:18.044 e quindi questa mela ha infinite velocità, 00:06:18.044 --> 00:06:22.224 anche se noi ne possiamo vedere soltanto una. 00:06:22.224 --> 00:06:25.734 Ma lo stesso ragionamento vale anche per altre proprietà. 00:06:25.734 --> 00:06:27.464 Prendiamo il colore. 00:06:27.464 --> 00:06:31.464 Guardate questo quadrato alle mie spalle. 00:06:33.421 --> 00:06:35.601 Vi potrebbe sembrare più o meno bianco, 00:06:35.601 --> 00:06:38.797 come gli schermi dei calcolatori quando vogliono produrre il bianco; 00:06:38.797 --> 00:06:40.321 ma se voi vi avvicinate, 00:06:40.321 --> 00:06:44.743 voi vedrete che in realtà è una griglia di puntini rossi, verdi e blu, 00:06:44.743 --> 00:06:47.505 il cosiddetto bayer grid. 00:06:47.505 --> 00:06:50.615 È bianca, o è una griglia di punti colorati? 00:06:50.615 --> 00:06:52.727 E la risposta è che è bianca 00:06:52.727 --> 00:06:57.656 relativamente a un corpo umano a più di un metro di distanza, 00:06:57.656 --> 00:06:58.803 ed è colorata 00:06:58.803 --> 00:07:01.722 relativamente a un corpo umano a pochi centimetri di distanza, 00:07:01.722 --> 00:07:04.413 oppure un corpo diverso, 00:07:04.413 --> 00:07:06.623 magari l'occhio di un'aquila 00:07:06.623 --> 00:07:09.980 che è dotato di una risoluzione molto più elevata. 00:07:10.930 --> 00:07:15.273 Prendiamo in cosiderazione un oggetto leggermente più complesso: 00:07:15.787 --> 00:07:17.797 il tramonto. 00:07:17.797 --> 00:07:19.447 Io vengo dalla Liguria, 00:07:19.447 --> 00:07:23.677 qui alle mi spalle vedete la spiaggia di Lavagna al tramonto. 00:07:23.677 --> 00:07:28.564 Il tramonto è un oggetto che esiste in modo diverso 00:07:28.564 --> 00:07:32.742 per ciascuno dei corpi che si muovono sulla spiaggia. 00:07:32.742 --> 00:07:36.994 E infatti, due persone in due posti diversi 00:07:36.994 --> 00:07:40.397 fotograferanno due tramonti dversi. 00:07:41.147 --> 00:07:45.375 E il tramonto si sposta se noi ci spostiamo. 00:07:45.375 --> 00:07:49.650 Il tramonto esiste relativamente al nostro corpo. 00:07:49.650 --> 00:07:52.350 È possibile estendere lo stesso ragionamento 00:07:52.350 --> 00:07:55.349 per tutte le proprietà della mela, 00:07:55.349 --> 00:08:01.228 e mostrare che la mela non esiste in assoluto, 00:08:01.228 --> 00:08:04.045 ma la mela esiste relativamente. 00:08:04.745 --> 00:08:07.288 Quindi l'idea ingenua da cui eravamo partiti, 00:08:07.288 --> 00:08:08.717 secondo cui, 00:08:08.717 --> 00:08:11.897 di fronte alle diverse esperienze della mela, 00:08:11.897 --> 00:08:14.580 solo una è la vera mela, 00:08:15.058 --> 00:08:19.058 in realtà non è scientificamente giustificata. 00:08:20.366 --> 00:08:22.956 Non è vero che esiste una mela 00:08:22.956 --> 00:08:26.136 e tutte le altre sono esperienze soggettive. 00:08:26.136 --> 00:08:31.033 Esistono tante mele quante le nostre esperienze, 00:08:31.033 --> 00:08:34.230 così come questa mela ha tante velocità 00:08:34.230 --> 00:08:38.394 quanti oggetti in movimento ci sono in questa stanza. 00:08:38.394 --> 00:08:42.457 Ha tanti colori quanti sistemi interagiscono con lei. 00:08:42.457 --> 00:08:44.950 Quindi, in una frase, 00:08:44.950 --> 00:08:50.206 noi non vediamo una mela in 100 modi diversil, 00:08:50.206 --> 00:08:52.169 se qui siamo in 100. 00:08:52.169 --> 00:08:56.659 Ma vediamo 100 mele diverse, 00:08:57.216 --> 00:09:02.556 perché ognuna di queste mele esiste relativamente a ciascuno dei vostri corpi. 00:09:03.722 --> 00:09:09.662 E questo risolverebbe il problema della variabilità della soggettività. 00:09:10.253 --> 00:09:12.653 Non è più la soggettività ad essere variabile, 00:09:12.653 --> 00:09:16.130 ma è il mondo che è relativo. 00:09:16.130 --> 00:09:20.038 Però dobbiamo affrontare un altro problema molto grave, 00:09:20.038 --> 00:09:22.659 per questa ipotesi che vi ho presentato. 00:09:23.429 --> 00:09:25.825 Quando noi facciamo esperienza della mela 00:09:25.825 --> 00:09:30.910 e la mela non c'è, come nel sogno o nelle allucinazioni, 00:09:30.910 --> 00:09:33.820 non è la prova che quello che vediamo 00:09:33.820 --> 00:09:38.059 non esiste nel mondo fisico ed è una creazione del cervello? 00:09:38.059 --> 00:09:43.159 In realtà, se noi guardiamo ai sogni e alle allucinazioni, 00:09:43.159 --> 00:09:46.599 noi troveremo che sono chimerici. 00:09:46.599 --> 00:09:51.369 Voi sapete, la chimera era una creatura fantastica 00:09:51.369 --> 00:09:55.515 che era costruita mettendo insieme tre animali. 00:09:56.175 --> 00:09:58.211 In maniera analoga, i nostri sogni 00:09:58.211 --> 00:10:02.369 sono una composizione della nostra vita passata, 00:10:02.369 --> 00:10:06.805 ma non contengono mai nessun elemento radicalmente nuovo. 00:10:06.805 --> 00:10:10.403 Avete mai sognato un colore che non avete mai visto? 00:10:10.403 --> 00:10:12.883 Avete mai sognato un componente elementare, 00:10:12.883 --> 00:10:17.413 una dimensione geometrica che va oltre le nostre tre dimensioni? 00:10:17.413 --> 00:10:18.417 No. 00:10:18.417 --> 00:10:21.837 I nostri sogni non creano, ma ricombinano. 00:10:21.837 --> 00:10:23.377 Sì, però voi direte, 00:10:23.377 --> 00:10:25.094 "Va bene che i sogni ricombinano: 00:10:25.094 --> 00:10:29.332 però la mela, quando dormo, non c'è, anche se la sogno. 00:10:29.332 --> 00:10:30.729 E allora?" 00:10:30.729 --> 00:10:33.879 E allora, come suggerito all'inizio da Einstein, 00:10:33.879 --> 00:10:36.079 dobbiamo fare un passo indietro 00:10:36.079 --> 00:10:41.589 e considerare anche il tempo, cioè la nostra idea ingenua di presente. 00:10:42.574 --> 00:10:46.529 La mela, qui e adesso, è nel nostro presente? 00:10:46.529 --> 00:10:48.569 Relativamente, 00:10:48.569 --> 00:10:54.930 perché la mela è tra 15 e 300 millisecondi prima dell'attività nel mio cervello, 00:10:54.930 --> 00:10:58.168 perché la luce impiega tempo a raggiungere la mia retina, 00:10:58.168 --> 00:11:00.408 i fotorecettori impiegano tempo 00:11:00.408 --> 00:11:02.176 e così via. 00:11:02.792 --> 00:11:04.523 E che dire della Luna? 00:11:05.240 --> 00:11:10.869 Si trova a 1,3 secondi, che è una mela un po' più lontana. 00:11:11.748 --> 00:11:13.408 Che dire del Sole? 00:11:14.208 --> 00:11:16.559 E che dire delle costellazioni? 00:11:16.559 --> 00:11:18.544 Sì, lo so, ci hanno sempre detto 00:11:18.544 --> 00:11:22.169 che le costellazioni, quando le vediamo, potrebbero non esistere più, 00:11:22.169 --> 00:11:26.442 perché la luce impiega anni e la stella potrebbe essere già esplosa. 00:11:26.442 --> 00:11:29.913 Son sempre catastrofisti, gli astronomi. 00:11:31.239 --> 00:11:34.996 Ma, in realtà, anche la mela potrebbe non esistere più 00:11:34.996 --> 00:11:36.116 quando la vediamo, 00:11:36.116 --> 00:11:38.749 se uno la mangiasse nei 300 millisecondi 00:11:38.749 --> 00:11:42.987 che i processi fisici impiegano ad arrivare al nostro cervello. 00:11:43.815 --> 00:11:45.695 Tutti questi esempi ci mostrano 00:11:45.695 --> 00:11:50.766 come il nostro presente, in realtà, sia esteso nel tempo. 00:11:50.766 --> 00:11:53.463 Il nostro presente non è un punto, 00:11:53.463 --> 00:11:59.614 è qualcosa che si distribuisce in una estensione temporale. 00:11:59.614 --> 00:12:03.574 E questo non solo nella memoria, nel sogno; 00:12:03.574 --> 00:12:05.494 ma anche nella percezione. 00:12:05.494 --> 00:12:08.044 Basta uscire fuori, sedersi su un prato, 00:12:08.044 --> 00:12:10.104 guardare il sole, guardare le stelle 00:12:10.104 --> 00:12:15.849 e il nostro presente si estende per minuti, ore, decine di anni. 00:12:16.383 --> 00:12:17.882 E allora l'ipotesi qual è? 00:12:17.882 --> 00:12:19.735 L'ipotesi è che, nel sogno, 00:12:19.735 --> 00:12:22.862 noi siamo isolati da questo presente prossimo 00:12:22.862 --> 00:12:27.972 e cominciamo a percepire in combinazioni, le più varie, 00:12:28.785 --> 00:12:31.975 il nostro passato, la nostra vita. 00:12:31.975 --> 00:12:34.915 Che si ripresenta a noi in modo chimerico, 00:12:34.915 --> 00:12:37.765 ma senza aggiungere niente di radicalmente nuovo. 00:12:37.765 --> 00:12:39.464 E da questo punto di vista, quindi, 00:12:39.464 --> 00:12:43.525 i sogni sarebbero una percezione del passato. 00:12:44.502 --> 00:12:46.302 In conclusione, 00:12:46.302 --> 00:12:48.902 nella scacchiera spazio-temporale, 00:12:49.812 --> 00:12:53.612 che è la casa della scienza, 00:12:53.612 --> 00:12:56.292 noi abbiamo due oggetti: 00:12:56.292 --> 00:12:58.202 l'oggetto esterno, la mela; 00:12:59.792 --> 00:13:02.562 e il corpo, il cervello. 00:13:03.597 --> 00:13:07.597 Quale di questi due oggetti è la cosa che noi siamo? 00:13:08.259 --> 00:13:09.498 Le neuroscienze finora 00:13:09.498 --> 00:13:14.499 hanno cercato, senza trovarla, la nostra esperienza dentro il cervello. 00:13:15.239 --> 00:13:18.169 E se fosse l'oggetto esterno? 00:13:18.169 --> 00:13:20.379 E se fosse la mela? 00:13:21.099 --> 00:13:26.607 Questa ipotesi ci permette di superare i limiti dell'antropocentrismo, 00:13:26.607 --> 00:13:29.066 che si riflettono nell'idea 00:13:29.066 --> 00:13:33.066 che il centro della nostra esistenza sia il nostro corpo. 00:13:33.663 --> 00:13:36.238 È ancora una forma di antropocentrismo, 00:13:37.273 --> 00:13:39.993 è ancora l'idea che l'uomo, 00:13:39.993 --> 00:13:43.073 rappresentato idealmente da Leonardo da Vinci, 00:13:43.073 --> 00:13:44.313 dall'uomo vitruviano, 00:13:44.313 --> 00:13:46.563 sia al centro dell'universo. 00:13:47.423 --> 00:13:52.578 Invece, forse, la cosa che siamo non è il nostro corpo, 00:13:52.578 --> 00:13:55.723 ma è il mondo esterno. 00:13:55.723 --> 00:13:58.783 Forse l'uomo non è al centro dell'universo, 00:13:58.783 --> 00:14:05.663 come Darwin e Copernico hanno dimostrato in due importanti occasioni. 00:14:06.519 --> 00:14:10.411 Forse al centro della realtà c'è la realtà stessa, 00:14:10.411 --> 00:14:14.509 che esiste relativamente ai nostri corpi, 00:14:14.509 --> 00:14:17.605 che la fanno esistere in tanti modi diversi. 00:14:17.605 --> 00:14:22.397 Non perché siano speciali, ma perché partecipano alla realtà. 00:14:22.397 --> 00:14:25.263 Quindi il messaggio che vi voglio dare, oggi 00:14:25.263 --> 00:14:31.516 è che forse noi non siamo neuroni, non siamo informazione dentro il cervello, 00:14:31.922 --> 00:14:33.662 ma noi siamo mondo. 00:14:33.662 --> 00:14:35.500 Siamo nuvola, siamo cielo. 00:14:35.978 --> 00:14:37.978 Siamo realtà. 00:14:38.875 --> 00:14:40.325 Grazie. 00:14:40.325 --> 00:14:43.395 (Applausi)