Mooji risponde durante l'epidemia del coronavirus Risposte di Mooji ai suoi studenti e ai ricercatori della verità di tutto il mondo Saggezza, gentilezza e pace: il vero tesoro dell'umanità 2 aprile 2020 - Quarta sessione [Mooji] Namasté, bentornati; sono Mooji. Sono seduto in una stanza della mia casetta e rispondo, o meglio cerco di rispondere a qualcuna delle molte lettere che mi pervengono, durante questo periodo di sfide, causate in tutto il mondo dal Covid-19. Ho messo a disposizione uno spazio, che sarà aperto per una settimana che vi consente di scrivermi e io cerco di rispondere alle vostre lettere. Mi auguro che sia gradito e che ne traiate beneficio. Che Dio vi benedica e vi ringrazio tanto. Entreremo subito nel vivo dell'argomento. Prima bevo un sorso d'acqua. Bene, bene. "Amato padre, ti preghiamo di accogliere la nostra immensa gratitudine, l'amore "e la gioia del Sé che troviamo nella profondo del nostro cuore, per tua grazia. "Padre, questa recente calamità ci ha colpito finanziariamente, "ma siamo felici di dirti che, per tua grazia, siamo in grado di assaporare "e di assistere a una miracolosa quiete interiore, più di prima, "sebbene le acque siano molto agitate, in superficie. "Ti ringraziamo tanto per essere qui e per far risplendere la tua luce sulla terra. "Per favore, continua a bruciare ogni impurità interiore rimasta "e fa' sì che ci fondiamo con te! Sempre con te, come una cosa sola". Si tratta di una famiglia venuta a farmi visita; una bellissima famiglia, sono stato molto contento di vedervi tutti, e di ricevere le vostre gentili parole. Vi ringrazio tanto. Ora... hanno scritto: "Questa recente calamità ci ha colpito finanziariamente, "ma siamo molto felici di dirti che, per tua grazia, "possiamo assaporare e assistere a una miracolosa calma interiore, "sebbene le acque siano molto agitate in superficie". Questo è il paradosso, l'apparente contraddizione che può manifestarsi nella vita. Chi avrebbe mai pensato che una prova o una calamità di questa portata avrebbe generato tanta ricchezza nello spirito umano? Qui c'è una famiglia che dice: "Questa recente calamità ci ha colpito finanziariamente", molte persone sono nella stessa barca: stanno affrontando crisi economiche, qualcuno è rimasto completamente senza soldi e deve cercare di sopravvivere! Devo dire che, forse, in tutta la mia vita, non credo di aver mai sentito parlare di un'altra calamità, come questa, che abbia coinvolto il mondo intero in un colpo solo. Vi voglio dire però, che i periodi difficili non sono nuovi per questo pianeta e per gli esseri umani della terra. Attraverso la storia, se andiamo indietro di migliaia di anni, sono accadute diverse catastrofi come epidemie e malattie. Una di queste ha eliminato la popolazione di mezza Europa: moltissimi sono morti. In molti luoghi ci sono stati eventi catastrofici, nel mondo umano e durante la sua storia: non è la prima volta. Di un evento che ha travolto il mondo intero, come questo però, non avevo mai sentito parlare prima d'ora. Le persone si sono trovate a vivere momenti molto duri, anche di recente; in tempi di guerra sono state cacciate dalla loro terra, verso paesi in cui hanno dovuto ricominciare da capo: non conoscevano la lingua e null'altro. Tali situazioni hanno messo a dura prova lo spirito dell'uomo. Devo dire però che, nonostante tutto, è come se lo spirito umano avesse bisogno di sfide, di pressione, per poter evolvere, crescere e maturare! È come se avessimo bisogno di questo per crescere nel modo migliore. Lo considero un dono di Dio, non mi sento di dire che gli eventi traumatici scaturiscono da Satana, dal diavolo: il suo potere non è così grande! Penso che, se queste cose le consideriamo da una prospettiva più elevata, vediamo che giungono dal divino per aiutarci ad affrontare i nostri demoni e pure per superare l'influenza delle energie oscure che ci portano a fare cose molto brutte! Consideriamo, per esempio, la portata di questo coronavirus: é devastante nel suo impatto, perché ci ha inflitto un grande colpo, ma gli esseri umani, con le loro assurdità, i loro giudizi, le paure e le guerre hanno provocato un insieme di danni molto più devastanti dell'impatto del coronavirus. Non è piacevole da ascoltare, ma è la verità! Devo dire che non considero questo come una sorta di punizione, ma piuttosto come una misura correttiva, offerta alla dimensione umana, non per chiederci di cambiare, ma per costringerci a farlo! Osservo questo con grande preoccupazione e sono molto rattristato dal numero di vite che devono lasciare il pianeta in questo modo, vedo però, anche una grande opportunità per la nostra esistenza su questo pianeta. Molti di noi hanno figli, ogni giorno nascono bambini, per i quali non c'è un pianeta dove possano crescere sani! Se deve mutare il nostro atteggiamento, se diventiamo più consapevoli, a volte la vita ci aiuta, senza aspettare che siamo pronti a cambiare, a nostro comodo: ci impone il cambiamento! Certe cose accadono in modo così potente, da non lasciarci tempo per imparare: cambiamo e basta! Siccome però, siamo una specie intelligente, dobbiamo imparare a cambiare perché lo vogliamo noi; dobbiamo imparare e cambiare con la nostra forza di volontà e direi anche, con la nobiltà e l'integrità del vero spirito umano. Dobbiamo avere più cura di noi stessi, delle nostre famiglie, degli amici, degli estranei, del pianeta; lo dobbiamo fare. D'accordo? Qui ci sono parole scritte da una famiglia molto unita, che, nonostante i gravi problemi finanziari causati da questa calamità, è lieta di riferire che ora è in grado di assaporare e di constatare una miracolosa calma interiore, anche più grande di prima. Nessuno può stabilire il prezzo della pace, della quiete, della gioia e dell'appagamento: questa è la vera ricchezza dell'esperienza umana! Non si tratta solo di cose effimere, ma della gentilezza, della pace, della buona volontà, della compassione, della saggezza e del silenzio interiore: questa è la ricchezza di cui ci priviamo, mentre perseguiamo le cose effimere! "Ti ringraziamo per essere qui e far risplendere la tua luce sulla terra. "Per favore, continua a bruciare ogni impurità interiore rimasta "e fa' che ci fondiamo del tutto con la verità che sei". È una bellissima lettera. Una persona saggia non chiede: "Dammi, donami tante cose!", chiede invece: "Brucia ciò che è impuro in me, aiutami a liberarmene, a disintossicarmi, "non solo da ciò che è fisicamente nocivo e mi fa male", certo, quello è utile, ma anche dai cattivi pensieri. "Purificami dalla gelosia, dalla paura, dall'invidia e dai pensieri oscuri che uccidono! "Liberami da queste impurità, affinché io possa fondermi col supremo Sé dell'universo". Una lettera meravigliosa; grazie, molto bella. "Amato Mooji, comincio dicendo che sono pienamente stabilizzata nel cuore "in quanto l'essenza dell'essere", vale a dire ciò che è autentico in noi, 'ciò che è', in quanto spirito di verità. "Sono stabilizzata nel cuore in quanto essenza "e sono grata per la recente stagione dei satsang: "è arrivata in un momento cruciale per prepararmi alla situazione attuale! "Faccio l'infermiera negli Stati Uniti e al momento affrontiamo una grande sfida. "Non ho paura della morte: "ho avuto la benedizione di assistere i malati terminali negli ultimi dieci anni. "Vorrei chiederti di dare la tua spiegazione del libro 'Apocalisse' della Bibbia "e di come lo possiamo mettere in pratica; trovo tanta saggezza e conforto nella Bibbia. "Mando tanto amore a te e al sangha. Cathy dalla Florida". È bello e tonificante sentire la voce di un essere umano intelligente che dice: "Non ho paura della morte; non la invito, ma non ne ho paura". Ricordo che mia madre mi scrisse una lettera, la più intima che io abbia ricevuto da lei, in cui scriveva: "Sono pronta ad andare; "non desidero andarmene, ma sento di essere pronta, "perché ho trascorso la maggior parte della mia vita ad accumulare pesi". Il suo cuore adesso è in pace con Dio; era felice: "Se devo andarmene, adesso, sono felice di farlo". Cathy dalla Florida dice invece, semplicemente: "Non ho paura della morte"; dice che è stata una benedizione per lei occuparsi di cure terminali per dieci anni. Ci sono molte persone che lavorano in questo campo e a volte, il loro è l'ultimo volto che, voi o i vostri cari potrete vedere prima di lasciare la luce di questa dimensione umana. Conosco alcune di queste persone, sono molto amorevoli e Dio le ha messe dove sono, per servirvi! Molte persone, a volte anziane, altre volte giovani, hanno genitori o figli che sono deceduti, magari non hanno nessuno vicino e in momenti come questi, i più intimi della vita, i più... come li potrei definire? Uno dei momenti più intensi è quello della dipartita, per come la intendiamo. In questi momenti i volti delle persone come Cathy sono quelli che vi accompagnano mentre ve ne andate; altri arrivano nel momento in cui entrate nella nuova dimensione: questo accade. Cathy scrive: "Vorrei chiederti di dare la tua spiegazione "sul libro dell' 'Apocalisse' della Bibbia, su come lo possiamo mettere in pratica". Devo dire che io stesso ho letto la Bibbia, perché sono cresciuto in un forte... non forte a livello personale: sono cresciuto in Giamaica, un paese molto cristiano, di fatto, viene detto che abbiamo più chiese di qualunque altro posto al mondo, in proporzione alla superfice del paese. Non sono grandi chiese, cattedrali: spesso è solo la sala di casa di qualcuno, in altri casi, vanno a pregare in una casetta esterna adibita a chiesa. Quindi, sono cresciuto in un ambiente cristiano e quando sono andato in Inghilterra, nel 1969, ho continuato a frequentare la chiesa di mia madre 'Avventista del settimo giorno'. La Bibbia mi è molto familiare, ma quando è arrivata la vera trasformazione... è accaduto nel 1987, quando ho incontrato davvero Dio, in quanto realtà, nel mio cuore. In quel periodo ho letto tutta la Bibbia, dall'inizio alla fine, ma non perché lo sentissi un dovere: avevo una forte spinta interiore a farlo. Non sono uno che legge molti libri, le parole non mi attirano; sono più attratto dalle immagini: ho fatto l'artista, per molto tempo. All'epoca però, la Bibbia era un libro vivente per me e la leggevo da cima a fondo; non assorbivo tutto, avevo i miei capitoli preferiti, che amo molto, ma non ero molto attratto dall'Apocalisse, non so perché. Molti ne sono attratti e parecchie chiese insistono sulla fine dei tempi, su cosa accadrà, sui sette cavalieri dell'Apocalisse: parlano molto di questo. Io non me ne sono mai preoccupato molto, ho incontrato Dio in modo più gentile; l'ho incontrato in quanto spirito vivente di verità, pace, amore e misericordia. Questo è il Dio che conosco. Pure altre religioni parlano della fine dei tempi; in India si apprende che questa era, che va avanti da parecchio tempo, viene chiamata Kali Yuga ed è un'epoca oscura e di prove. Qualsiasi essere umano intelligente può osservare, che non siamo poi lontani da questo, sta accadendo adesso! Moltissime cose terribili stanno accadendo sul pianeta, simultaneamente: il tempo atmosferico è impazzito, accade di tutto. Vorrei ricordarvi anche che, come risultato dell'attuale calamità, gli esseri umani sono obbligati a rimanere a casa e grazie a questo, le emissioni di gas nocivi e tossici, lo sversamento della spazzatura negli oceani e nei fiumi, l'inquinamento e la devastazione delle foreste, che sono i polmoni del pianeta, tutto questo è cessato, per il momento! Osserviamo un'incredibile ripresa della Terra. Ci sono segnali meravigliosi: come ho detto prima, cammino all'aperto approfittando del termine della quarantena, dobbiamo ancora attenerci a restrizioni, ma siamo più liberi rispetto alle settimane precedenti, possiamo uscire e qui vicino c'è una foresta. Vedo i cieli di un brillante blu cobalto, morbide nuvole di un bianco candido e l'aria odora di pioggia, fresca e frizzante! Le piante sono rigogliose, non malaticce, la terra è ricca di sostanze nutritive: è quasi possibile metterla in bocca! Noto molti segnali positivi e continuo a vedere cose belle che accadono: i fiumi che erano inquinati da tanto tempo, adesso ospitano i delfini! La gente è stupita, si chiede cosa stia accadendo: la Terra si riprende, si disintossica dal sudiciume con cui l'abbiamo ricoperta. È la Terra che si prende cura di noi, senza di lei non possiamo vivere. Vedo segni meravigliosi di purificazione e l'armonia che si ristabilisce; li vediamo, mi auspico che accada pure agli esseri umani, che si purifichino nel cuore e nella mente. Il nostro spirito e il nostro essere... Certo, viviamo la pesante tensione e la forte crisi del momento, ma spesso questo provoca bellissimi cambiamenti nel cuore umano. Non ci piace, alla mente non piace, perché siamo abituati a un'idea di libertà di cui adesso non possiamo godere, mentre prima era scontata. Ecco un'altra cosa: diamo sempre per scontato, adesso però non lo possiamo fare e ritengo che le crisi avvenute nella storia dell'umanità hanno dato agli esseri umani la possibilità di fermarsi a riflettere, di crescere e scoprire la verità profonda di ciò che siamo, il nostro scopo su questo pianeta. Dunque, come ho detto, per me, la 'Rivelazione' è che, qualsiasi cosa accada sul pianeta, nel mondo, è Dio che la sta gestendo e non dobbiamo preoccuparci. Non voglio essere cieco, chiudere gli occhi per non vedere, osservo con attenzione e vedo tante cose! Ho anche avuto un assaggio di cosa significhi, di come gli esseri umani possano essere crudeli nel dire cattiverie, bugie e falsità, con l'intenzione di fare del male agli altri; sono pure capaci di uccidere! Fanno cose pessime, come trascurare i figli, avvelenare gli altri: ho visto queste cose. Lo dico perché non so se la tua ultima affermazione: "Trovo tanta saggezza e conforto nella Bibbia" si riferisca all'Apocalisse. Tutti i libri della Bibbia trasmettono qualcosa, parlano alla nostra natura umana: ci danno l'opportunità di riflettere, di cambiare, di trovare armonia. Detto questo, concludi dicendo: "Mando tanto amore a te e al sangha. Cathy dalla Florida". Grazie, Cathy. Grazie anche per tutto il lavoro che fai: aiutare coloro il cui tempo è giunto, a lasciare questa dimensione nel modo migliore, per entrare in un altro gioco di Dio. Bene, proseguiamo. "Amato Mooji, grazie per averci dato l'opportunità di scriverti: è una benedizione. "Ti ho ascoltato qualche settimana fa, il ventun febbraio: "ho guardato il video di un satsang a Rishikesh e nel mio cuore c'è stata chiarezza immediata: "tu sei Quello! Ho pianto di gioia per tutta la settimana. "Adesso, ogni giorno, mi siedo, chiudo gli occhi e in un attimo entro nel vuoto pieno di pace!". Meraviglioso. "Potrei rimanere tutto il giorno con gli occhi chiusi. "il tempo non esiste più. Provo amore, compassione e gratitudine. "Appartengo a tutto! "I pensieri vanno e vengono, ma adesso so dov'è la mia 'casa'. "A volte, mi perdo ancora, ma adesso so qual è la via di casa. "È talmente semplice! "La mia domanda è questa: perché Dio fa questo gioco con noi? "Se è così semplice, perché ci perdiamo, una vita dopo l'altra? "Grazie. Om Shanti. Bandhu (Roberto Rossi). "P.S.: medito da parecchi anni, "ma adesso sento che sta giungendo il momento di fare il salto. Ti voglio bene". Bene, da dove comincio? Bene: "Potrei rimanere tutto il giorno con gli occhi chiusi". La sensazione è questa, ma non devi rimanere così tutto il giorno: c'è qualcosa interiormente, che osserva anche gli 'occhi chiusi'. Dici che il tempo non esiste più: nel luogo della realtà, pure il tempo è... non è quello scandito dall'orologio. Il tempo non esiste, la tua mente è in armonia, in pace, non ci sono pensieri limitati nel tempo e al cambiamento. Dici: "Provo amore, compassione e gratitudine; appartengo a tutto", è un altro modo per dire: "Sono in armonia con tutto ciò che esiste". "I pensieri vanno e vengono, ma adesso so dov'è la mia casa". Dov'è 'casa'? Non si tratta più di una costruzione di mattoni, di legno, di pietre e di metallo, con un tetto: non è più la casa fisica. Questo è un luogo nel profondo, questa dimora è il Sé! "La mia casa è il mio Sé!". Non solo il corpo è una casa; pure quello lo è. Possiamo avere una casa e viverci, qualcuno viene a bussare alla porta e magari non ci trova, ma di solito, se qualcuno riconosce il tuo corpo e viene da te, è molto probabile che tu ci sia: quella è la casa di cui si parla quando sviluppiamo una coscienza spirituale, una consapevolezza di noi stessi e alcuni lo dicono proprio: "Questa è la mia casa, ci vivo, ma io non sono quella". La vera casa però, non è un luogo fisico, è il luogo dove si trova il cuore spirituale. 'Casa' è il luogo in cui si è liberi, in cui non si invecchia, in cui non ci si ammala; non ci si può ammalare né morire, è il luogo della pura coscienza, della realtà, è la vera casa. Tu dici, Roberto o Bandhu: "A volte mi perdo ancora, ma adesso so qual è la via di casa: è talmente semplice!". Ci sono grandi persone che non conoscono 'la via di casa', perché non vi sono mai usciti. Qualcuno dice: "Ora so come tornare a casa, soprattutto quando sorgono problemi; "quando sono stanco vado a casa". Ci sono persone però, che sanno che il Sé e 'casa', sono la stessa cosa; non ne sono mai separati: 'casa' e se stessi, sono la stessa cosa. Scrivi: "È talmente semplice!" e io dico: sì, è molto naturale. "La mia domanda è questa: perché Dio fa questo gioco con noi?". Ricordo di aver incontrato un uomo, tempo fa: era un po' frustrato. Gli chiesi se stava bene e lui mi rispose: "Non so, ho la sensazione che Dio si prenda gioco di me!" e da come parlava era molto deluso. Gli dissi: "Non credo che si prenda gioco di te, credo piuttosto che giochi a essere te". Rimase sorpreso delle mie parole. Non so se comprese davvero ciò che intendevo dire, ma sentì che un grande spazio si era aperto nel suo cuore, disse: "Allora non sono qualcosa che viene spostato di qua e di là, dalle dita di Dio! "Il Sé divino è anche in me, che gioca a manifestarsi "e a far finta di essere un uomo che va in giro e cose del genere. "In tutti i miei ruoli, pure quando mi illudo di fare qualcosa solo per me stesso, da egoista, "in qualche modo le mie azioni sono comunque al servizio di Dio!". Meraviglioso! Se ne andò piuttosto sollevato. Scrivi: "Se è tanto semplice, perché ci perdiamo, vita dopo vita?". Una cosa diventa semplice solo quando è semplice. Ciò che è ovvio, lo diventa solo quando è ovvio: quando saremo abbastanza maturi da afferrare le cose fondamentali della vita, che, di fatto, sono quelle più semplici e naturali; le più facili, per così dire. Ma mentre cresciamo, i condizionamenti ci portano a diventare più complessi e mentali: trasformiamo molte cose semplici in problemi, per poi cercare di risolverli. In questo gioco sembra che ci perdiamo, dopo un po', perché vogliamo procedere con la nostra luce e la nostra esperienza; non siamo aperti a essere in sincronia, in armonia con un'intelligenza più elevata. Vogliamo fare tutto per conto nostro e dopo un po', ci sentiamo frustrati, perché il nostro intelletto non è capace di capire come la vita funziona davvero. Per questo dobbiamo abbandonarci, essere umili, dedicare più tempo all'introspezione, alla contemplazione. In questo modo si cresce in saggezza e comprensione. Scusate, devo bere: questa bella tazza di tè è qui da un po' e ora è tiepido. Sto bevendo una tazza di tè tulsi. Grazie. Grazie. Allora... questo è tutto. Concludi scrivendo: "Grazie. Om, Shanti. Bandhu (Roberto Rossi)", poi aggiungi: "Medito da molti anni, "ma ora sento che sta giungendo il momento di fare il salto. Ti voglio bene". 'Saltare' è solo un'altra idea; pensiamo di poter ormai fare il salto finale. Il modo migliore di porre la questione è che si tratta di smettere di evitare il Sé. Questo è ciò che ti direi, perché la mente ingannatrice salta sempre: è come una scimmia che salta per prendere la prossima banana; cerca sempre novità! Chiamo questa fase, in cui viviamo la maggior parte della vita, la fase della distrazione, disattenzione: siamo distratti dalla verità del nostro Sé. Vogliamo sapere tutto degli altri, ma di noi non sappiamo nulla: supponiamo solo. Spiego meglio queste ultime righe: "Sento che sta giungendo il momento di saltare" e questa è la mia considerazione: 'saltare' significa balzare fuori da quel 'evitare', per tornare nella quiete e prestare attenzione al Sé. Ti auguro il meglio Bandhu, Roberto; ti mando tanto amore. Grazie. Bene, cosa abbiamo adesso? Ne vorrei una corta. Vediamo dove ci porta questa: "Caro e amato Mooji, mi hai toccato il cuore "in modo talmente profondo, che il silenzio sta diventando la mia casa". Che meraviglia! Il silenzio diventa la tua casa! 'Casa', anche come luogo fisico, dovrebbe essere un posto in cui ci si rilassa, dove si è se stessi, senza dover fingere di essere qualcuno; non si deve fare colpo, ci si può rilassare! Ma alcuni non riescono a gioire neanche di questi momenti di solitudine! Se la mente è agitata e l'ego è forte, non si riesce a stare bene con se stessi. Qui, Robin dice: "Mi hai toccato il cuore, "in modo tanto profondo che il silenzio sta diventando la mia casa". Cosa accade quando la tua casa è il silenzio? Non è fatta di mattoni, malta e pietre: questa casa è nel tuo cuore. Allora anche quando vai a spasso o in un altro paese, sei sempre a casa e quest'ultima sta diventando un luogo di silenzio: che cosa meravigliosa! "C'è grande ardore, Mooji, ma anche la paura di perdermi, "o di autocompiacermi in quanto 'ricercatrice di verità' ". Questa è una preoccupazione molto sana: "La paura di perdermi o di autocompiacermi in quanto ricercatrice della verità". Se questo sorge in te, consideralo un intervento della grazia, che ti fa capire che forse stai indulgendo in un aspetto della mente, che non è al servizio della scoperta del Sé: ti porta verso l'esterno, nelle terre selvagge dei sensi e delle proiezioni mentali. Per questo senti di dover essere cauta: "Ho paura di perdermi". Non vuoi perderti, questo è chiaro, né vantarti in quanto ricercatrice di verità. Qualcuno comincia a scoprire la verità nel cuore, ma ciò che tendenzialmente succede, è che comincia a godere delle belle sensazioni e non approfondisce il lavoro; non rimane focalizzato, ma presta attenzione alle sensazioni passeggere: occorre invece, trovare la loro fonte e ciò che le percepisce! Pure ciò che di più sottile sorge nella mente viene percepito: e da cosa? Quando queste domande attirano l'attenzione è già un segno di buon auspicio: si scende più in profondità e ci si stabilizza nella scoperta interiore. Continuo a leggere: "Posso confermare che sia la paura di perdermi, "sia l'identità della ricercatrice, dipendono dall'idea che ho di me stessa: "Non sono vere!", con la 'N' maiuscola, "Sono qualcosa di immaginario, fantasmi". Sta dicendo: "So che la mia paura di perdermi o quella di autocompiacermi "non sono la verità di ciò che sono, non sono vere: "me le sto immaginando, sono solo fantasmi. "Sembra esserci ancora la voce del narratore che interpreta, commenta e giudica, "ma ne sono consapevole e so che non posso essere questa voce". Bellissimo riconoscimento! Rileggo: "Sembra esserci ancora la voce del narratore", la mente psicologica, quella personale ed egoica, continua a chiacchierare: "Guardali, a loro non piaci. Guarda qui, stai facendo davvero bene. "Hai fatto un errore. No, così sbaglierai. A loro non piacerai: fai così". Questa, che tu chiami 'voce del narratore che interpreta, commenta e giudica', la conosci, tutti riconoscono questa tendenza interiore, però dici: "Ne sono consapevole e so che non posso essere questa voce". Il problema di molti, invece, è che danno credito a questa voce! Le credono, nonostante la voce sia bugiarda, ingannatrice: di fatto, è il demonio! Non chiamiamola così, perché a qualcuno non piace, però, sono energie negative, per così dire, i diavoletti nella testa che parlano, interpretano, giudicano gli altri o mortificano te ed esaltano qualcun altro: questo genere di cose. Ne sei consapevole, sai che è la mente illusoria, negativa, a parlare in quel modo; sai di non essere questa voce, tuttavia, sembra continuare! Come liberarsene? Forse non riesci a fermarla immediatamente, ma puoi vederne l'irrealtà: riconoscere che il luogo da cui osservi e vedi che non è reale, è quello della verità. Continua a meditare su questo luogo, che è quello della coscienza più elevata e non reagire alla voce della mente. Può volerci un po' di tempo e di pratica: ogni volta che la mente parla, volgiti altrove, non seguirla, non addormentarti, fai ancora più chiarezza. Questo si abbina alla paura di autocompiacerti di cui parli: ascoltare quella voce, la mente, la mentalità negativa, ti porta a farti sempre coinvolgere in qualche attività, cosicché ti distrai e non presti attenzione al tuo stato naturale, al Sé. Allora subentrano gli stati di sofferenza, confusione, ansia e così via; sorgono pure i dubbi, se presti troppa attenzione a questa voce. Ogni essere umano la conosce e ha il potere di trascendere la sua influenza! Ogni essere umano ha questo potere. Se confidi in Dio, mediti e ascolti la voce dei suoi messaggeri, essa ti guiderà e svilupperai la forza e l'autorità necessarie per trascendere questi stati mentali negativi. "Scelgo di utilizzare tutto per la libertà: il recente trapasso di mia madre, " l'epidemia del coronavirus e questo corpo che un giorno morirà. "Non so niente, proprio nulla, e di questo sono grata". Ascoltate questa donna: "Scelgo di utilizzare tutto per la libertà; "metto tutto nel mio cesto della libertà! "Uso ogni esperienza e il trapasso di mia madre". Questo è molto potente: molti cadono in depressione e si debilitano quando i loro cari devono lasciare le spoglie mortali, ma tu invece, dici: "Uso anche questo! Pure il dolore mi aiuta a trovare la libertà. "Uso l'epidemia del coronavirus col suo aspetto minaccioso e il suo ruggito feroce; "uso anche questo per la mia libertà". Questa è davvero grande saggezza. "Utilizzo persino la certezza che il corpo un giorno morirà. "Uso anche questo, perché adesso sono viva e utilizzo tutto ciò che mi mette alla prova "per trovare la via di casa, nella verità". Proprio meraviglioso! Ammette: "Non so niente, proprio nulla, e di questo sono grata". Chi parla in questo modo? "Non so niente; non mi affido a nulla!". Tutto muta, tutto ciò che appare, scompare; ciò che viene, se ne va! Qualcosa che oggi è in un modo, domani è in un altro. "Non so niente" significa: "Non mi affido a nulla", questo dice Robin. "Non posso fare affidamento su niente". Per tanto tempo abbiamo fatto affidamento sul conto in banca, sul lavoro, sul matrimonio, i figli, sugli amici, pure sul tempo che fa e su molte altre cose! Dove sono adesso? Dove sono? Robin si è resa conto che non si maledice il mondo, perché è bellissimo. Io dico che c'è solo una Terra, ma miliardi di mondi, perché ciascuno di noi ha dentro la propria storia di vita e nella mente costruisce un mondo tutto suo, che non è solo un fenomeno fisico, è anche un fatto psicologico, emotivo. Esiste un detto: "Non vedo il mondo com'è veramente, lo vedo per come sono io". Questo è qualcosa di molto importante su cui riflettere: se sei felice, di solito, tutto sembra gioioso, vedi tutto con occhi e cuore gioiosi e la tua felicità benedice tutto. Quando ti senti giù di morale, triste, non hai nemmeno voglia di vedere gente felice. "Non so niente, proprio nulla e di questo sono grata", ovvero: "Ho compreso che non posso contare sull'esistenza materiale: non basta!". Potresti avere tantissimo denaro in banca ed essere comunque infelice. Io dico che, c'è povertà nella ricchezza e c'è ricchezza nella povertà. Riesci a capirlo? Non credere di essere ricca se possiedi oggetti! La vera ricchezza riguarda lo spirito: è ricchezza di calore, di amore, di gentilezza, apertura, saggezza e riflessività. Mi raccomando, rifletti su questo. Infine: "Non ho domande, ti chiedo solo di confermare ciò che vedo "e di aiutarmi a bruciare ogni dubbio rimasto. "Con profondo amore e gratitudine, Robin". "Non ho domande, ti chiedo solo di confermare ciò che vedo". Quello che posso fare è incoraggiarti ad approfondire la visione; continua ad approfondire sempre più, finché anche il concetto di approfondimento svanisce, ti svuoti di tutti i 'tesori' della mente, per così dire, e sai cosa succede quando sei vuota? Trovi l'armonia con tutto ciò che esiste. Non devi mettere da parte nulla, perché non attingi dal tuo conto, sei collegata alla centralina di Dio e non devi preparare, programmare o manipolare nulla, perché sei figlia di Dio, figlia dell'universo: agisci in modo più spontaneo, rinnovato, intuitivo e armonioso. Questo però, fa sentire in pericolo l'ego, che cerca sempre di creare una tecnica di vita, che ti dice come comportarti, invece di essere te stessa. Dunque, hai il mio rispetto e il mio amore, la tua lettera mi piace molto, Robin. Ritengo che tu sia una studentessa autentica della verità, nel ritratto dinamico di te stessa. Inoltre, ti stai concentrando, stai scoprendo e ti stai stabilizzando sempre di più, nella tua natura fondamentale. Questo è meraviglioso! Che Dio ti benedica. Credo che oggi leggerò solo un'altra lettera. Eccola qui: "Amato Guruji, grazie per questa opportunità. "La mia anima è in pace, sapendo che Dio è dietro le quinte "di tutto ciò che accade oggi nel mondo, e non ne ho paura". Che meravigliosa affermazione! "La mia anima è in pace, sapendo che Dio è dietro le quinte "di tutto ciò che accade oggi nel mondo, e non ne ho paura". Solo così puoi trovare la pace, solo se il mondo non è nelle tue mani. A volte pensiamo: "La mia vita è nelle mie mani. "Il mio futuro e la felicità dipendono da me". Qui invece c'è una giovane donna, Moni Valo dalla Macedonia, che ha capito: "La mia anima è in pace, sapendo che Dio è dietro le quinte "di tutto ciò che accade oggi nel mondo e non ho paura di quello. "Ciò che causa una profonda tristezza nel cuore, è vedere la gente dar di matto "per via della convivenza forzata di questo periodo di quarantena". Sì, è così: c'è tanta follia! Molta gente non ha imparato a stare da sola, anche con se stessa, non ha imparato a rimanere sola nel senso più elevato; soffre di solitudine, non sa apprezzarla nel suo vero significato. Se metti insieme delle persone che sono a disagio a stare sole con se stesse, allora avranno problemi. Però senti questa: i problemi, quali che siano, di qualsiasi genere siano, le renderanno più forti, ma occorre avere la giusta disposizione d'animo, un'apertura sufficiente ad accettare ciò che dico, perché se mantengono cattive abitudini di pensiero, negatività, giudizio e così via, perdono la loro occasione! La vita ti mette in una certa situazione, in cui senti di avere le mani legate, ma è per il tuo bene; è positivo! Ci sono persone che devono essere legate, altrimenti si fanno del male: è qualcosa di estremo, ma questi casi esistono; ci sono persone che bisogna legare per il loro bene, altrimenti si fanno del male. Voi non vi siete spinti così avanti. Per alcuni, più le restrizioni... la mente ha paura di queste, ma spesso ci fanno comprendere, scoprire e maturare: questa è la cosa incredibile! Vale lo stesso per le malattie, che a volte sono un processo di guarigione! Ma chi ce lo dice? Se siamo malati andiamo dal medico, che ci riempie di farmaci: siamo abituati a fare così. A volte però, la malattia è una purificazione, un inizio di guarigione. Certo, mentre ci disintossichiamo, non stiamo bene, ci sentiamo malissimo! Però, siamo comunque in una fase, in un processo di guarigione, e dobbiamo essere pazienti. Questo è ciò che accade a molte persone: quando vengono messe in quarantena, trovano la situazione molto difficile. Ho visto un video che qualcuno ha mandato a un membro del sangha, un video divertente, in questo periodo di quarantena. Qualcuno parlava a un giovane e diceva: "Adesso che è stata istaurata la quarantena a causa del virus, "ti viene data una possibilità di scelta: A oppure B, devi scegliere. "Opzione A: devi restare confinato con tua moglie e tua figlia. "Opzione B..." e il giovane subito ha gridato 'B', senza nemmeno ascoltare: è stato divertente! Ha detto: "No, non voglio essere bloccato in casa con mia moglie e mia figlia!". Forse, sembra bizzarro, per qualcuno un po' quadrato, potrà pensare che è terribile, per niente divertente, ma molti colgono l'aspetto ironico! Una delle mie zie, e sono sincero al riguardo, è stata sposata in Inghilterra per moltissimi anni. Qualcuno rimane sposato per cinquanta o sessant'anni e va avanti nella routine: va al lavoro, la sera torna a casa, cena, legge il giornale, guarda la tivù e va a dormire. Sono andati avanti così per molto tempo, non so cosa facessero nei fine settimana. Poi, lui ha perso il lavoro per esubero del personale, credo avesse circa cinquant'anni e dal momento che lo hanno licenziato, ha dovuto starsene a casa; dopo poco tempo hanno divorziato: non si sopportavano. Mi spiace, non dovrei ridere! Non è divertente! Non so perché, ho uno strano senso dell'umorismo. Mi spiace, non è un bel momento per ridere, mentre molti di voi sono in difficoltà, però, a volte è buffo. La quarantena ha permesso di stare più tempo in famiglia e ho visto che tanta gente si è resa conto di molte cose meravigliose! Qualcuno si rende conto di cominciare ad apprezzare la famiglia; a volte si trovano modi più creativi di stare insieme e passare il tempo. Altri imparano a rimanere seduti a meditare e abbiamo cercato di aiutare in questo senso, altri ancora fanno dei giochi e così via. Ma anche se non è questo il tuo caso, la difficoltà di trascorrere del tempo da sola ti fa maturare a un livello profondo, che forse non apprezzi ancora. Piano piano, ti renderai conto che era un bene per te, ma non ringrazierai in quel momento. Moni dice: "Ciò che causa una profonda tristezza nel cuore, è vedere la gente dar di matto "a causa della convivenza forzata durante la quarantena, "a partire dalla mia famiglia, dagli amici, dai parenti e così via: "ciascuno cerca distrazioni solo per evitare gli altri". Cercano qualcosa, di fatto cerchiamo distrazioni per evitare, anzitutto, noi stessi. Molti cercano distrazioni per tutta la vita, per evitare di stare con se stessi. Cosa significa? Odiamo noi stessi, o cosa? No, significa che, al momento, non accettiamo il nostro sé attuale, come il nostro Sé superiore, e qualcosa dentro lo sa! Solitamente, crediamo di essere il nostro ego e sai che, a un certo livello, grossomodo, non è vero, non è la verità! Qualcosa vuole evitare di affrontare la verità, d'incontrarla. C'è un'energia dentro di noi... c'è un gioco fra due tipi di energie: una sembra obbligarci a distrarci, ad andare in cerca di cose da fare per intrattenere la mente e distrarci da qualcosa! L'altra energia eleva la nostra coscienza e la fa operare a un livello sempre più elevato; ci porta a essere più profondi e intuitivi, più stabili e calmi. Queste due energie agiscono in te: di fatto, non sei nessuna delle due, in senso assoluto, ma sono collegate a te, devi imparare a destreggiarti per capire e usare bene i tuoi poteri. "Ognuno cerca distrazioni per evitare gli altri. Il mio cuore è molto mite". Non udiamo molto la parola 'mite' nel linguaggio moderno; sentiamo 'debole', ma non 'mite'. 'Mite' implica piuttosto qualcosa di gentile e compassionevole, è una parola più leggera; 'mite e dolce' indica qualcuno che è gentile e aperto. "Il mio cuore si fa mite nel constatare questa pazzia, "perché vivo le relazioni con le persone in modo diverso, "più profondo, con presenza, amore e senza egoismo"; questa è la verità. Lei conosce, per esperienza propria, perché ha trascorso del tempo con se stessa, il valore di questo, la sua ricchezza e la sua bellezza. Forse quelli di cui parla non hanno ancora scoperto quelle potenzialità, quel potenziale e quella capacità interiore, per cui più si è con se stessi, più si osserva la mente con distacco e neutralità. Se si è guidati da una forza spirituale interiore, che ci aiuta a non farci coinvolgere dalle stranezze psicologiche della mente, ma a osservarle con distacco, allora si comincia ad apprezzare, a gioire: questo è il vero significato di godere appieno di se stessi, del Sé! Non vuole dire gioire nel fare qualcosa, bensì godere del proprio essere. Questo è il vero significato di 'godersela'. Continuo: "Ogni relazione che ho avuto con persone dalla mentalità umana è fallita". Che affermazione forte! "Ogni relazione che ho avuto con persone dalla mentalità umana", ovvero, quelle che sono bloccate in una modalità personale: queste relazioni non sono andate bene. Quante volte siamo entrati in relazione con qualcuno, a volte profondamente romantiche, altre superficiali o magari amichevoli, per poi vederne la fine? Perché finiscono? Un'amicizia presuppone una crescita insieme: perché finisce? Perché accade spesso, di questi tempi, che si sta insieme per un po', e ci si separa dopo due, tre mesi? Perché non c'è vigore! Non in senso fisico, ma la forza della pazienza, della compassione, dell'introspezione e del silenzio. Se non riesci ad affrontare te stessa, tanto meno lo farai con gli altri: accade che ci immaginiamo che qualcun altro ci renderà felici. No! Sarai tu a renderti felice; Dio che è in te, ti renderà felice! Non puoi essere infelice e qualcuno ti rende felice: se credi questo, non durerà, te lo dico io. Bene. "Ogni relazione che ho avuto con persone dalla mentalità umana "è fallita, e mi sento molto sola". Rimani sola, senza sentirti sola; sii sola nel tuo stesso essere. Non sentirti sola per reazione alla presa di coscienza che quando le persone sono molto identificate con l'ego diventano difficili, quasi incompatibili con gli altri. Questo è vero, ma non vale per tutti! Ci sono persone flessibili, che non sono legate a dei concetti in modo rigido e che hanno una mente aperta: cambiano idea senza vergognarsi, non sono in competizione concettuale con gli altri, sono serene, flessibili e molto gradevoli; con loro si sta bene, ma non sono sempliciotte o stupide! Sono divertenti e sono pure un esempio che ti ispira. "Ti prego, dammi il coraggio di lasciare questa identità debole "che si sente molto invischiata nell'esperienza di questo cerchio di sofferenza". Sì. Fatti coraggio. "Dammi il coraggio di lasciare questa identità debole". È questa debole identità a soffrire per l'identità debole degli altri. Quando sei forte, accade che cominci a ispirare gli altri a elevarsi verso piani più alti della coscienza, dello spirito, per cui, non lasciarti indebolire da persone dall'indole debole. Rimani nella luce con cui è iniziata la lettera! Ricorda l'inizio: "La mia anima è in pace, sapendo che Dio è dietro le quinte "di tutto ciò che accade oggi nel mondo, e non mi fa paura". Perché allora termini in questo modo? La prima affermazione è più forte di tutte le altre! L'affermazione che Dio è dietro le quinte di tutti gli accadimenti del mondo dovrebbe darti grande pace. "La mia anima è in pace, "sapendo che Dio è dietro a tutto ciò che accade oggi nel mondo, e non ho paura". Rimani in quella pace e lascia tutto a Dio. Non lasciare che la mente interpreti ciò che accade, perché spesso sbaglia; sbaglia spesso, e non credere a ciò che dice la gente, dice ogni genere di cose, oggi una, domani un'altra: non basarti su ciò che dicono gli esseri umani. Rimani nel tuo cuore, sii fedele a esso e comincerai a udire la voce di Dio in te. Rileggo le ultime parole della lettera: "Ti prego, dammi il coraggio di lasciare questa identità debole "che si sente molto invischiata nell'esperienza di questo ciclo di sofferenza". Non dare troppa importanza a questo: sono cose che vanno e vengono. Non cercare la tua felicità negli altri. Rivolgiti a Dio, oppure interiormente al tuo essere più profondo e scoprirai che la felicità sorge al tuo interno. Non avere aspettative sugli altri: non possono renderti felice! Ti fanno divertire, ma non ti danno vera gioia, vera felicità, se la scintilla di quella felicità non brilla già in te! Non cercare ciò che gli altri ti possono dare, chiediti cosa puoi donare tu a loro. "Eleva la mia coscienza verso la fonte, ti prego; "eleva la mia coscienza verso di essa"; attirala, elevala affinché torni a casa, verso la sua sorgente che è Dio, la pura consapevolezza, il Sé, l'assoluto, l'unico che esiste e non ce ne sono due, non ha un secondo; è uno senza due, esiste lui soltanto, tutta l'esistenza è il suo gioco e niente è separato da lui; non esiste un solo atomo che sia separato da lui. "Ti amo, padre". Vi ringrazio per la vostra attenzione e il tempo che trascorrete in questo modo. Spero che queste lettere... mentre le leggo, so, nel mio cuore, che è cosa buona: dà spazio alle vostre voci, a come vi sentite in questo momento della vostra vita. Traetene forza e scendete nel profondo; la vita umana è qualcosa di molto potente! Tutto ciò che potete avere dall'esterno, in questo mondo, non può essere paragonato a ciò che potete trovare dentro di voi! Dedicateci un po' di tempo: è il momento giusto, quello migliore! Avete accesso a internet, cercate qualcosa sull'argomento. "Come faccio a trovare la pace, a risvegliarmi al Sé, a realizzare Dio?". Ci sono moltissime voci che possono guidarvi e io sono una di queste. Provate ad ascoltare con il cuore. Non serve che ascoltiate qualcosa di complesso o troppo mentale, ascoltate ciò che parla al vostro cuore e attenetevi a quello. Restate immersi in ciò che risuona in voi. A poco a poco, vi accorgerete che il vostro tempo a casa si trasformerà da una prigione al paradiso! La mente vuole considerarlo una prigionia: "Sei rinchiuso". No, siete in paradiso: e dov'è? Nella vostra stanza? No, nel vostro cuore. Termino oggi, con questa benedizione: che ciascuno di voi, che capisca o meno le lettere... molte sono scritte da persone che stanno già facendo un percorso spirituale della scoperta del Sé, della realizzazione di Dio. Rispondo a molte lettere di questo genere. Non pensiate però, che non vi riguardino: ciascuna è pertinente, perché, fondamentalmente, siete coscienza. Queste conversazioni, questi discorsi, queste risposte, sorgono dalla coscienza rispondono alla coscienza e riguardano la coscienza; è la coscienza che risponde alla coscienza in merito all'universo di Dio in cui esistiamo e che siamo, perché quella è la nostra natura fondamentale. Fate buon uso di questo, continuate a rispettare le istruzioni dei governi, di coloro che aiutano, degli infermieri, dei molti bravi infermieri e medici che hanno rinunciato a tanto per assistervi sul piano fisico, in questo momento, così come gli psicologi e altri ancora, che offrono consigli e sostegno a vari livelli. Ci sono anche gli insegnanti di tutto il mondo, i predicatori e i profeti che sono presenti, per aiutare e guidare, in questo periodo, chi è aperto. Trovate una voce che vi risuoni, che vi aiuti a non sentirvi impauriti, che vi incoraggi; abbiate coraggio e anche speranza, ma non solo quella: sentitevi rinvigoriti e ispirati, perché la vostra vita non è finita, non finirà mai, nel senso vero della parola! Spero che abbiate capito qualcosa, ascoltando le risposte alle lettere. Auguro il meglio a ciascuno di voi, a tutti, ovunque vi troviate. Benedico i governi di tutto il mondo e prego per i governanti, per i presidenti, i primi ministri, per tutti loro, affinché ricevano la grazia di Dio per poter guidare il loro popolo nel modo giusto; affinché i governi, i ministri, gli eserciti e le nazioni trovino buone soluzioni per le sfide di questo momento. Cito luoghi come il Portogallo e altri paesi che stanno mostrando un ottimo esempio di come dovremmo comportarci, con le nostre famiglie, coi nostri vicini e con noi stessi. Danno il buon esempio, anche se non si propongono di farlo: non si può farne a meno se si è compassionevoli, pieni d'umanità e amorevoli. Nel mondo stanno accadendo molte cose meravigliose. Auguro ogni bene al mondo e vi auguro una vita felice, prospera nello spirito e anche nel corpo, perché no? E benevolenza verso tutti. Vi benedico. Vi auguro una giornata meravigliosa, ovunque siate. Che Dio vi benedica! Copyright © 2020 Mooji Media Ltd. Tutti i diritti riservati. Nessun estratto di questa registrazione può essere riprodotto senza il consenso scritto di Mooji Media Ltd. Nella descrizione trovate i collegamenti alle meditazioni guidate e ulteriori informazioni