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La bellezza può aprire il cuore a conversazioni difficili?

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    Credo ci sia della bellezza
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    nell'ascoltare le voci di coloro
    che non sono stati ascoltati.
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    ["Disegnando tende" 2014]
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    ["Il Progetto Jerome
    (Catrame e Gesso) III," 2014]
  • 0:13 - 0:15
    [Sotto un sole impietoso
    (Da uno spazio tropicale)," 2020]
  • 0:15 - 0:17
    È un'idea complessa
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    poiché le cose che devono essere dette
    non sono sempre piacevoli.
  • 0:23 - 0:25
    Ma in qualche modo,
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    se corrispondono alla verità,
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    è ciò che le rende meravigliose.
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    (Musica)
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    C'è la bellezza estetica dell'opera
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    che in alcuni casi funziona
    come un cavallo di Troia.
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    Permette di aprire il cuore
    a conversazioni difficili.
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    Magari venite attratti dalla bellezza
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    e mentre siete ammaliati dalla tecnica,
  • 1:08 - 1:09
    dal colore,
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    dalla forma o dalla composizione,
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    può darsi che si intrufoli
    la conversazione difficile.
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    ["Billy Lee e Ona Judge
    Ritratti in Catrame," 2016]
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    Ho imparato completamente
    da solo a dipingere
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    passando il tempo nei musei
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    e guardando le persone che –
  • 1:26 - 1:30
    o meglio gli artisti –
    che mi avevano detto fossero i migliori.
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    Guardando le opere di Rembrandt
    ["La ronda di notte"],
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    Renoir ["La colazione dei canottieri"],
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    Manet ["La colazione sull'erba"],
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    diventa abbastanza evidente
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    che se dovessi imparare
    a dipingere un autoritratto
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    studiando queste persone,
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    verrei messo alla prova
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    nel creare il mix perfetto
    per il colore della mia pelle
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    o della pelle dei miei familiari.
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    Ci sono letteralmente delle formule,
    scritte in passato,
  • 1:57 - 2:00
    che mi dicono come dipingere
    la pelle bianca,
  • 2:00 - 2:02
    i colori che dovrei usare per la base,
  • 2:02 - 2:06
    quali colori dovrei usare
    per i punti di luce nell'impasto,
  • 2:06 - 2:10
    questo non esiste affatto
    per la pelle scura.
  • 2:10 - 2:11
    Non esiste.
  • 2:11 - 2:12
    Non esiste
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    perché la realtà è che la nostra pelle
    non era considerata bella.
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    L'immagine, il mondo rappresentato
    nella storia della pittura
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    non mi rappresenta.
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    Non riflette le cose a cui io
    attribuisco quel valore
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    e il conflitto con cui lotto così spesso
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    è che io amo la tecnica di questi dipinti,
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    ho imparato dalla tecnica
    di questi dipinti
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    e tuttavia so che non hanno
    niente a che fare con me.
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    E così ci sono tanti di noi
    che stanno cambiando questa storia
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    semplicemente per dire "noi c'eravamo".
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    Il fatto che non foste in grado di vedere
    non vuol dire che noi non fossimo lì.
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    Eravamo lì.
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    Eravamo qui.
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    Abbiamo continuato
    ad essere visti come non belli,
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    ma lo siamo
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    e siamo qui.
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    Molte delle cose che creo
  • 3:19 - 3:25
    finiscono per essere tentativi,
    forse futili, di rafforzare questa idea.
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    ["Disegnando tende," 2014]
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    ["Guardare attraverso il tempo," 2018]
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    Anche se ho avuto
    una formazione occidentale,
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    il mio occhio è ancora attratto
    dalle persone che mi assomigliano.
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    E quindi alcune volte nei miei lavori,
  • 3:42 - 3:48
    ho usato strategie come coprire
    di bianco il resto dell'opera
  • 3:48 - 3:54
    per focalizzarsi sul personaggio
    che altrimenti passerebbe inosservato.
  • 3:54 - 4:00
    Ho eliminato altri personaggi dal dipinto:
  • 4:00 - 4:02
    primo, per enfatizzare la loro assenza
  • 4:02 - 4:08
    e secondo, per farvi focalizzare
    sulle altre persone nell'opera.
  • 4:08 - 4:10
    ["Flebo (Da uno spazio tropicale)," 2020]
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    Così "Il progetto Jerome" esteticamente
    attinge a centinaia di anni
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    di pittura di icone religiose,
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    ["Il progetto Jerome
    (La mia perdita)," 2014]
  • 4:21 - 4:28
    una sorta di struttura estetica
    che era riservata alla Chiesa,
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    riservata ai santi.
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    ["Madonna e bambino"]
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    ["Foglio di salterio greco
    e Nuovo Testamento"]
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    ["Cristo Pantocratore"]
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    Questo progetto è un'esplorazione
    del sistema di giustizia penale,
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    senza porsi la domanda "Queste persone
    sono innocenti o colpevoli?"
  • 4:44 - 4:49
    ma: "È questo il modo in cui dovremmo
    comportarci con i nostri cittadini?"
  • 4:49 - 4:51
    Ho iniziato una serie di opere
  • 4:51 - 4:55
    perché dopo essere stato
    separato da mio padre
  • 4:55 - 4:57
    per quasi 15 anni,
  • 4:57 - 5:01
    ho riallacciato i rapporti con lui e...
  • 5:03 - 5:07
    Non sapevo proprio come trovare
    uno spazio per lui nella mia vita.
  • 5:07 - 5:11
    Come la maggior parte
    delle cose che non capisco,
  • 5:11 - 5:13
    le risolvo in studio.
  • 5:13 - 5:17
    E così ho iniziato a fare questi ritratti
    di foto segnaletiche
  • 5:17 - 5:21
    perché feci una ricerca su Google
    su mio padre,
  • 5:21 - 5:24
    chiedendomi solo cosa fosse successo
    in questi 15 anni.
  • 5:24 - 5:25
    Dove era finito?
  • 5:25 - 5:29
    E ho trovato la sua foto segnaletica,
    il che ovviamente non era una sorpresa.
  • 5:29 - 5:34
    Ma in quella prima ricerca ho trovato
    altri 97 uomini neri
  • 5:34 - 5:36
    con lo stesso nome e cognome
  • 5:36 - 5:40
    e ho trovato le loro foto segnaletiche,
    e quello – quello è stato una sorpresa.
  • 5:40 - 5:42
    E non sapendo cosa fare,
  • 5:42 - 5:44
    ho iniziato a dipingerli.
  • 5:45 - 5:49
    All'inizio, il catrame era una formula
    che mi permetteva di capire
  • 5:49 - 5:54
    quanto della vita di questi uomini fosse
    andato perduto con l'incarcerazione.
  • 5:54 - 5:56
    Poi ho smesso di usarlo
  • 5:56 - 5:59
    e il catrame ha assunto
    un valore molto più simbolico
  • 5:59 - 6:00
    man mano che andavo avanti,
  • 6:00 - 6:02
    perché mi sono reso conto
  • 6:02 - 6:05
    che la quantità di tempo
    trascorso in prigione è solo l'inizio
  • 6:05 - 6:08
    di quanto influirà
    sul resto della tua vita.
  • 6:08 - 6:13
    Quindi in termini di bellezza
    all'interno quel contesto
  • 6:13 - 6:17
    so da amici e familiari
  • 6:17 - 6:19
    che sono stati in carcere,
  • 6:19 - 6:21
    che sono attualmente in carcere,
  • 6:21 - 6:23
    che le persone
    vogliono essere ricordate.
  • 6:24 - 6:26
    Le persone vogliono essere viste.
  • 6:26 - 6:29
    Rinchiudiamo le persone in prigione
    per molto tempo
  • 6:29 - 6:31
    in alcuni casi,
  • 6:31 - 6:33
    per l'unica cosa sbagliata
    che hanno commesso.
  • 6:33 - 6:35
    Quindi in un certo senso,
  • 6:35 - 6:39
    è un modo per dire semplicemente
  • 6:39 - 6:40
    "Ti vedo.
  • 6:40 - 6:42
    Ti vediamo."
  • 6:42 - 6:46
    E penso che un gesto come questo
  • 6:47 - 6:48
    sia bellissimo.
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    Nel dipinto "Dietro al mito
    della benevolenza",
  • 6:51 - 6:56
    c'è questa specie di tenda
    di Thomas Jefferson
  • 6:56 - 7:03
    dipinta e spostata indietro per mostrare
    una donna nera nascosta.
  • 7:03 - 7:08
    Questa donna nera è
    al tempo stesso Sally Hemings,
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    ma è anche tutte le altre donne nere
  • 7:11 - 7:14
    che erano in quella
    piantagione a Monticello
  • 7:14 - 7:16
    e in tutte le altre.
  • 7:16 - 7:19
    L'unica cosa che sappiamo
    su Thomas Jefferson
  • 7:19 - 7:21
    è che credeva nella libertà,
  • 7:22 - 7:26
    forse con maggiore forza di chiunque altro
    abbia mai scritto sull'argomento.
  • 7:26 - 7:29
    E se sappiamo che è vero,
    se crediamo che sia vero,
  • 7:29 - 7:33
    allora l'unica cosa caritatevole
    da fare in quel contesto
  • 7:33 - 7:36
    sarebbe stato di estendere quella libertà.
  • 7:37 - 7:39
    Perciò in questo lavoro
  • 7:39 - 7:43
    ho utilizzato due dipinti separati
  • 7:43 - 7:48
    che sono costretti insieme
    l'uno sull'altro
  • 7:48 - 7:55
    per enfatizzare il rapporto tumultuoso
    tra nero e bianco
  • 7:55 - 7:57
    in queste opere.
  • 7:57 - 7:59
    Perciò, quella...
  • 8:00 - 8:01
    quella contraddizione,
  • 8:01 - 8:06
    quella devastante realtà
    che è sempre nascosta dietro le tende,
  • 8:06 - 8:11
    quello che sta succedendo nelle
    relazioni razziali in questo paese...
  • 8:12 - 8:15
    Questo è il senso del dipinto.
  • 8:19 - 8:23
    Il nome di questo dipinto è
    "Un'altra lotta per la memoria".
  • 8:23 - 8:25
    Il titolo parla di ripetitività.
  • 8:25 - 8:32
    Il titolo si riferisce alla violenza
    contro le persone nere
  • 8:32 - 8:34
    da parte della polizia
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    che esiste e continua ad accadere
  • 8:37 - 8:40
    e che stiamo vedendo accadere di nuovo.
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    Il dipinto è visto
    come un dipinto su Ferguson.
  • 8:48 - 8:50
    Non è che non sia su Ferguson,
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    ma allo stesso tempo non è nemmeno
    che non sia su Detroit,
  • 8:56 - 9:01
    o che non sia su Minneapolis.
  • 9:01 - 9:04
    Ho iniziato questo dipinto perché
  • 9:05 - 9:07
    durante un viaggio a New York
  • 9:08 - 9:11
    per vedere alcune delle mie opere
    con mio fratello,
  • 9:12 - 9:15
    dopo aver passato ore a camminare
    dentro e fuori le gallerie,
  • 9:15 - 9:22
    alla fine siamo stati fermati
    da un'auto della polizia sotto copertura
  • 9:22 - 9:23
    nel mezzo della strada.
  • 9:23 - 9:26
    Questi due agenti di polizia,
    con le pistole in mano,
  • 9:26 - 9:28
    ci hanno detto di fermarci.
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    Ci hanno messo contro il muro.
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    Mi hanno accusato di aver rubato
    delle opere d'arte
  • 9:32 - 9:36
    da una galleria nella quale
    io stesso stavo esponendo le mie opere.
  • 9:37 - 9:40
    E mentre se ne stavano lì,
    tenendo le armi in mano,
  • 9:40 - 9:45
    ho chiesto all'agente che differenza
    ci fosse tra la mia cittadinanza
  • 9:45 - 9:48
    e quella di tutte le altre persone
  • 9:48 - 9:52
    che non erano state disturbate
    in quel momento.
  • 9:52 - 9:56
    Mi ha risposto che
    ci stavano seguendo da due ore
  • 9:56 - 10:00
    e che avevano ricevuto delle lamentele
    riguardo degli uomini neri,
  • 10:00 - 10:03
    due uomini neri che entravano
    e uscivano da gallerie.
  • 10:04 - 10:08
    Quel dipinto parla della realtà
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    e la vera domanda non è
  • 10:12 - 10:16
    se questo accadrà di nuovo,
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    ma quando.
  • 10:21 - 10:24
    Questa ultima serie di lavori si chiama
    "Da uno Spazio tropicale".
  • 10:24 - 10:28
    Questa serie di dipinti
    racconta delle madri nere.
  • 10:28 - 10:34
    Questa serie di dipinti si svolge
    in un mondo supersaturato,
  • 10:34 - 10:36
    forse surreale,
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    non molto lontano da quello
    in cui viviamo.
  • 10:40 - 10:41
    Ma in questo mondo
  • 10:41 - 10:45
    i bambini di queste donne nere
  • 10:46 - 10:47
    stanno scomparendo.
  • 10:49 - 10:52
    Ciò di cui parla veramente
    questo lavoro è il trauma,
  • 10:53 - 10:57
    le cose che le donne nere
    e le donne di colore in particolare
  • 10:57 - 10:58
    nella nostra comunità
  • 10:58 - 11:03
    devono affrontare
    per mettere i loro figli
  • 11:03 - 11:05
    sulla giusta strada nella vita.
  • 11:06 - 11:08
    Ciò che mi incoraggia
  • 11:08 - 11:13
    è che questa mia arte
  • 11:13 - 11:16
    mi ha dato l'opportunità
  • 11:16 - 11:20
    di lavorare con i giovani
    nella mia comunità.
  • 11:20 - 11:23
    Sono abbastanza certo che le risposte
    non siano dentro di me,
  • 11:23 - 11:24
    ma credo fermamente
  • 11:24 - 11:27
    che possano essere dentro di loro.
  • 11:27 - 11:31
    "NXTHVN" è un progetto
    iniziato circa cinque anni fa.
  • 11:32 - 11:35
    NXTHVN è un'incubatore artistico
    di 40.000 metri quadrati
  • 11:35 - 11:37
    nel cuore del quartiere di Dixwell
  • 11:37 - 11:38
    a New Haven, Connecticut.
  • 11:38 - 11:41
    Questo è principalmente
    un quartiere nero e latino.
  • 11:41 - 11:48
    È un quartiere che ha
    la storia del jazz ad ogni angolo.
  • 11:48 - 11:52
    Il nostro quartiere, sotto molti aspetti,
    è stato disinvestito.
  • 11:52 - 11:58
    Le scuole stanno lottando per preparare
    veramente la nostra popolazione
  • 11:58 - 12:01
    per il futuro che le attende.
  • 12:01 - 12:06
    So che la creatività è un bene essenziale.
  • 12:07 - 12:10
    C'è bisogno di creatività
  • 12:11 - 12:15
    per riuscire ad immaginare un futuro
  • 12:15 - 12:17
    che è diverso da quello che hai davanti.
  • 12:18 - 12:25
    Così ogni artista nel nostro programma
    ha un assistente di studio dalla scuola:
  • 12:25 - 12:29
    c'è uno studente del liceo
    che viene dalla città di New Haven
  • 12:29 - 12:32
    che lavora con loro
    e impara il loro mestiere,
  • 12:32 - 12:34
    impara la pratica.
  • 12:34 - 12:37
    E abbiamo visto il modo in cui
  • 12:37 - 12:41
    portare le persone
    verso il potere della creatività
  • 12:41 - 12:43
    possa cambiarle.
  • 12:44 - 12:47
    La bellezza è complicata,
  • 12:48 - 12:50
    a causa di come la definiamo.
  • 12:51 - 12:56
    Penso che bellezza e verità
  • 12:56 - 12:59
    siano in qualche modo intrecciate.
  • 12:59 - 13:01
    C'è qualcosa
  • 13:03 - 13:04
    di bello
  • 13:04 - 13:06
    nel dire la verità.
  • 13:08 - 13:09
    Ovvero:
  • 13:10 - 13:14
    l'atto stesso di dire la verità
  • 13:14 - 13:18
    e la miriade di modi in cui si manifesta-
  • 13:18 - 13:21
    qui si trova la bellezza.
Title:
La bellezza può aprire il cuore a conversazioni difficili?
Speaker:
Titus Kaphar
Description:

L'artista Titus Kaphar dice che i colori o la composizione di un'opera può portarti verso e metterti sulla via per avere conversazioni importanti e difficili. In questo stupendo discorso espone le sue riflessioni sulla sua evoluzione artistica e ci fa fare un tour nella sua carriera dal "The Jerome Project [Il progetto Jerome]", che parte dalle icone religiose per analizzare il sistema di giustizia penale americano, a "From a Tropical Space [Da uno spazio tropicale]," una raccolta di opere incentrata su madri nere i cui figli sono scomparsi. Kaphar condivide anche l'idea alla base di NXTHVN, un'incubatore di arte e una comunità per i giovani della sua città.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
13:35

Italian subtitles

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