Buona sera.
Ci troviamo in questo meraviglioso
anfiteatro all'aperto,
e ci stiamo godendo
questa serata
dalla temperatura gradevole,
ma quando il Qatar ospiterà
I Mondiali di calcio
tra 10 anni,
nel 2022,
sappiamo già che si terranno
in estate, a giugno e luglio,
quando ci sono molto caldo e molto sole.
Quando il Qatar è stato scelto
per ospitare i Mondiali di Calcio,
molte persone in tutto il mondo
si sono chieste come avrebbero fatto
i giocatori a giocare
partite spettacolari,
correndo in questo clima
desertico. Come faranno
gli spettatori a rimanere seduti
e a divertirsi in questi stadi scoperti
in questo clima così torrido?
Assieme agli architetti
di Albert Speer & Partner, i nostri ingegneri
del Transsolar stanno
concependo e sviluppando
degli stadi aperti alimentati al 100%
da energia solare per il raffreddamento dell'aria.
Ora ve ne parlerò,
ma lasciate che vi parli del confort prima.
Lasciate che inizi con questo argomento,
perché molte persone
confondono
la temperatura dell'ambiente
con il confort termico.
Noi siamo abituati ad osservare grafici come questo,
con una linea rossa
che indica la temperatura dell'aria
a giugno e luglio, che arriva, è proprio così,
a punte di 45° centigradi.
Fa veramente molto caldo.
Ma la temperatura dell'aria
non è che uno dei parametri
che definiscono il confort.
Vi mostrerò delle analisi
fatte da un mio collega riguardo
a diversi eventi sportivi internazionali di calcio
e di giochi olimpici in tutto il mondo,
che ha studiato e analizzato
il grado di confort percepito
dagli spettatori
dei diversi eventi sportivi,
e comincerò dal Messico.
La temperatura dell'aria
in Messico variava
tra 15° e i 30° C, e le persone
si divertivano.
L'incontro svoltosi a Città del Messico
fu molto gradevole. Date un'occhiata.
Orlando, stesso tipo di stadio,
uno stadio scoperto.
Gli spettatori erano seduti in pieno sole,
durante pomeriggi
carichi di umidità, e non si divertivano.
Non era piacevole stare seduti lì.
La temperatura dell'aria non era troppo alta,
ma non si stava bene durante i giochi.
E che dire di Seoul? A Seoul,
per via degli accordi per le riprese televisive
i giochi si svolgevano nel tardo pomeriggio.
Il sole era già tramontato,
e gli spettatori si trovavano a proprio agio
durante lo svolgimento dei giochi.
E ad Atene? Un clima mediterraneo,
ma stare al sole
non era piacevole. La gente non si godeva i giochi.
E lo vediamo anche in Spagna,
con la storia del "sole e ombra".
Quando comprate il biglietto,
se scegliete un posto all'ombra
lo pagate di più,
perché si trova in una zona più confortevole.
E a Pechino?
Di nuovo, tanto sole
e molta umidità,
e non era piacevole.
Perciò, se proviamo
a incrociare tutti questi dati,
ciò che vediamo
è che in tutti questi luoghi
a temperatura andava dai 25
ai 35 gradi, e se andate
sulla linea dei 30 gradi
di temperatura ambientale,
vedrete che lungo quella linea
c'è tutta la graduatoria
del confort percepito all'aperto,
che varia
dal molto confortevole
al molto disagevole.
Perché accade questo?
Perché ci sono diversi parametri
che condizionano
il nostro confort termico,
come il tipo di sole, diretto
o indiretto, il tipo di vento,
se forte o lieve,
il grado di umidità dell'aria,
la temperatura radiante
dell'ambiente circostante.
E questa è la temperatura dell'aria.
Tutti questi parametri
vanno a definire il confort
percepito dal nostro corpo,
e gli scienziati hanno sviluppato un parametro,
ossia la temperatura percepita,
in cui tutti confluiscono
tutti gli altri parametri,
aiutando i designer a comprendere
il parametro principale
che mi fa percepire un maggiore
o un minore comfort.
Qual è il parametro fondamentale
che mi dà la temperatura
percepita?
E questi parametri climatici
sono collegati al metabolismo umano
Infatti, a causa del metabolismo,
noi in quanto esseri umani
produciamo calore.
Sono emozionato mentre vi parlo,
quindi sto probabilmente producendo
150 watt
in questo momento. Voi state seduti,
siete rilassati, mi state guardando.
Probabilmente ognuno di voi
sta producendo 100 watt,
e abbiamo bisogno di smaltire
questa energia. Io devo liberare
il mio corpo da questa energia,
e più questo compito
è difficile per il mio organismo,
minore è il confort che percepisco.
Tutto qui. E se non riesco
a smaltire questa energia
morirò.
Se proviamo a sovrapporre
le varie situazioni che si verificando durante i Mondiali,
vediamo che a giugno e luglio
avremo certo
una temperatura dell'aria molto maggiore,
ma dato che la competizione
si svolgerà nel pomeriggio,
probabilmente ci sarà lo stesso livello
di confort che abbiamo riscontrato
in altre località
ritenute non confortevoli.
Allora ci siamo messi al tavolo col gruppo
che aveva preparato il Bid Book, l'obiettivo,
e ci siamo detti:
puntiamo alla temperatura percepita
per il confort all'aperto,
che corrisponde
a una temperatura percepita
di 32 gradi centigradi,
una temperatura estremamente gradevole.
Le persone stavano davvero bene
in un ambiente aperto.
Ma cosa significa questo?
Se consideriamo cosa succede,
vediamo che la temperatura è troppo alta.
Anche se adottassimo la migliore progettazione architettonica,
il miglior design di ingegneria del clima,
le cose non migliorerebbero sostanzialmente.
E allora dobbiamo fare qualcosa di diverso.
Per esempio, dovremmo introdurre
la tecnologia dell'irraggiamento del freddo,
combinata con la cosiddetta
climatizzazione soft.
E come ci si riesce in uno stadio?
Lo stadio ha alcuni elementi
che concorrono a creare
comfort esterno.
Innanzitutto crea delle protezioni.
Deve proteggere le persone
da venti forti
e caldi.
Ma questo non basta,
dobbiamo far uso
di sistemi attivi.
Invece di far circolare una corrente
d'aria fredda per tutto lo stadio,
possiamo usare
tecnologie di irraggiamento del freddo,
ad esempio un sistema a pavimento
con tubazioni contenenti acqua.
E facendo circolare
acqua fredda nei tubi
si può smaltire il calore
assorbito durante il giorno
nello stadio,
creando confort, e poi aggiungendo
aria asciutta anziché
raffreddata, gli spettatori
e i giocatori in campo
soddisfano
le proprie necessità di benessere
e il proprio equilibrio energetico,
fino a trovare
l' equilibrio ideale.
Probabilmente verranno costruiti
altri 12 stadi, ma ci sono già
32 campi d'allenamento
in cui tutti i paesi partecipanti
si alleneranno.
Noi abbiamo applicato lo stesso concetto:
protezione del campo di allenamento
con una barriera anti-vento,
e poi uso di prati d'erba.
I terreni a irrigazione naturale
sono un ottimo sistema
per stabilizzare la temperatura,
a poi si usa aria deumidificata
per creare maggior benessere.
Ma anche la migliore progettazione passiva
non sarebbe sufficiente.
Ci servono dei sistemi attivi.
E come li realizziamo?
La nostra idea per l'appalto
era un raffreddamento solare al 100%,
basato sull'idea di utilizzare
il tetto dello stadio
per ricoprirlo con elementi
di sistemi fotovoltaici.
Non prendiamo energia in prestito
dalla storia.
Non usiamo energie fossili.
Non chiediamo energia
ai nostri vicini.
Usiamo solo energia che raccogliamo
dai nostri tetti,
ma anche dai campi di allenamento,
ricoperti da membrane grandi e flessibili.
La ricerca industriale ci darà,
nei prossimi anni, dei prodotti
fotovoltaici flessibili,
che ci offriranno la possibilità
di proteggerci
dal sole forte, producendo al contempo
energia elettrica.
E questa energia
è ora disponibile tutto l'anno,
prodotta e mandata in rete,
rimpiazzando l'energia
da fonti fossili,
e se mi serve per raffreddare,
è sufficiente che la riprenda dalla rete,
usando l'energia solare
che avevo prima mandato in rete,
ogni volta che mi serve
il raffreddamento solare.
Lo posso già fare a partire dal primo anno,
e rientrare delle spese nel giro di 10 anni;
e per i successivi 20 anni,
questa energia,
necessaria per il condizionamento degli stadi
dei Mondiali in Qatar;
questa energia, per i prossimi 20 anni,
sarà immessa nella rete elettrica del Qatar.
Insomma tutto questo -- (Applausi)
Molte grazie. (Applausi)
Tutto questo non è solo utile
per gli stadi. Possiamo fare lo stesso
per i luoghi all'aperto e per le strade,
e abbiamo lavorato alla progettazione
della Città del Futuro
a Masdar, che si trova
negli Emirati Arabi, ad Abu Dhabi.
Io ho il piacere di lavorare al progetto
della zona commerciale centrale.
Tutto questo usando il medesimo concetto,
per creare condizioni ambientali
all'aperto,
percepite come gradevoli.
Alla gente piace stare lì
anziché andare in un centro commerciale,
che viene raffreddato esageratamente.
Noi intendiamo creare
uno spazio all'aperto
così confortevole, che le persone
possano andarci
nel primo pomeriggio,
anche durante i caldi e assolati mesi estivi,
e possano godere di questi spazi
assieme alle loro famiglie. (Applausi)
E lo stesso concetto:
protezione dal sole,
protezione dal vento,
e l'utilizzo e lo sfruttamento del sole,
la cui energia si può imbrigliare
sul posto.
E poi questi bellissimi ombrelli.
In conclusione, vorrei invitarvi
a prestare maggior attenzione
al vostro benessere termico,
al vostro ambiente termico,
stasera e domani,
e se voleste saperne di più,
vi invito a visitare
il nostro sito web.
Lì troverete un semplicissimo
calcolatore della temperatura percepita,
con cui potrete verificare
il vostro grado di benessere all'aperto.
E spero anche che
condividiate l'idea
che se gil ingegneri e i designer
possono usare
tutti questi diversi parametri,
sarà possibile creare
delle condizioni ambientali
davvero buone e confortevoli,
per cambiare la nostra percezione termica
di benessere
in ambienti aperti,
e ci possiamo riuscire
col miglior design passivo,
ma anche con l'utilizzo delle fonti
di energia del Qatar,
ossia il sole.
(Applausi)
Molte grazie. (Applausi)
Shukran. (Applausi)