Abbracciare l'incertezza per costruire la vita che vogliamo | Patrick Mayne| TEDxYouth@CISB

"Come mai certe persone, con uguali o addirittura minori opportunità di noi, sono capaci di creare vite straordinarie, mentre altre fanno fatica?".

Con un intervento illuminante, Patrick invita il pubblico a rivedere l'approccio verso l'incertezza e a utilizzarla come mezzo per costruire una vita degna di essere vissuta. Avendo lavorato, studiato e vissuto in tre diversi continenti dall'età di 25 anni, Patrick sfrutta l'incertezza come strumento per creare una vita di crescita.

Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx che utilizza il format della conferenza TED, ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale. Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx

Oggi vorrei iniziare con una domanda
molto personale e sincera.

Non voglio che rispondiate ad alta voce
o alziate la mano,

vorrei invece
che vi prendeste del tempo per riflettere.

Passate un po' di tempo

pensando alla vita
che state cercando di creare,

alla vita che state creando?

Dove volete arrivare
a breve e a lungo termine?

Ci pensate

o più che altro reagite
a tutto ciò che vi capita?

Se non siete ancora vicini
a dove vorreste arrivare,

ritenete che la causa sia stata
la mancanza di giuste opportunità,

o forse non aver sfruttato al meglio
le opportunità ricevute?

Come mai alcune persone, con uguali
o addirittura minori opportunità di noi

sono capaci di creare vite straordinarie,
mentre altre fanno fatica?

Oggi vorrei mettere alla prova
il modo in cui percepite l'incertezza

e come possa essere uno strumento
per conoscersi meglio

e costruire una vita
degna di essere vissuta.

Sono originario del sud dell'Argentina,

in Sud America,

e come molte persone qui presenti
e della mia generazione,

sono sempre stato un grande sognatore.

Ho sempre voluto girare il mondo,

incontrare persone di ogni Paese,
vivere in vari continenti.

Continuavo a pensare di essere sfortunato.

Non mi era capitata la fortuna
di quel tipo di vita.

E va beh.

Mi trovavo intrappolato
in una tremenda routine.

Studiavo economia all'università
e dovevo mantenere i voti sopra la media

per mantenere la borsa di studio
e proseguire gli studi

e nello stesso tempo
svolgevo due lavori;

non uno, ma due, mentre studiavo.

Quindi è un eufemismo
dire che fossi molto stressato.

Ero totalmente esaurito.

E ricordo in particolar modo una sera
in cui rientravo a piedi dal lavoro.

Lavoravo a circa due ore
da dove vivevo.

Quindi erano circa le 11 di sera.

E ricordo di aver pensato:
"Non puoi aspettare di avere 40 anni.

Non puoi aspettare di avere 40 anni
e trovare finalmente un lavoro stabile.

Non importa quanto sia noioso,
basta timbrare il cartellino.

Ci pago l'affitto.
È tutto ciò di cui ho bisogno".

Ma quel pensiero mi colpì, e mi fermai.

Quale ventenne vorrebbe avere 40 anni?

È questa la vita che mi sto costruendo:

tutti i miei sogni di scoprire il mondo,
sto mollando ancora prima di tentare?

Proprio in quell'istante
decisi che dovevo partire.

Quindi lasciai lavoro e borsa di studio
e mi ritirai dall'università.

Mi trasferii in Danimarca in cerca
di un presente e di un futuro migliori.

E li trovai, la Danimarca è fantastica.

Ricordo, appena approdato
in quest'esperienza totalmente nuova,

di aver pensato:

"Coglierò ogni opportunità
per fare qualcosa di nuovo.

Sto per costruirmi la vita
che voglio vivere".

E così ho fatto.

Dopo tre anni, mi sono laureato

in uno dei corsi
più prestigiosi del Paese.

Ho costruito startup che mi hanno permesso
di viaggiare per l'Europa

per workshop e conferenze.

Ho iniziato a giocare a rugby
diventando un campione in Danimarca.

Ma soprattutto mi sono circondato
di persone che amavo profondamente.

Ho trovato la crescita, la gioia
e la stabilità che cercavo da tempo.

Stavo finalmente vivendo il mio sogno.

Decisi tuttavia di lasciarmi tutto
nuovamente alle spalle

e questa volta mi trasferii in Cina.

Perché in Cina?

Beh, non saprei.

Non ero mai stato in Cina,
nemmeno in Asia a dire il vero.

Al massimo ero andato ad Atene, in Grecia.

Inoltre, a esser sinceri,
non ero affascinato dalla Cina,

non ne sapevo proprio nulla

e quello fu uno stimolo sufficiente
per partire e provare.

E, come se cambiare continente
non fosse già abbastanza avventuroso,

giocai il tutto per tutto.

Così mi trasferii in treno
da Copenaghen a Pechino.

Ora, chiaramente

non esiste un treno diretto
da Copenaghen a Pechino,

così in viaggio attraversai
molte città e molti Paesi,

dalla Danimarca alla Svezia,
la Finlandia,

tutta la Russia, la Mongolia,
la Cina del Nord,

fino ad arrivare a Pechino.

Un viaggio che mi portò
dalle piccole e sonnolenti città russe

alla fuga da un orso nella foresta
siberiana, a vivere con i nomadi mongoli.

Esperienze rivoluzionarie
che realizzai in poco più di un mese.

Immagino che ora molti di voi
si stiano chiedendo con grande onestà:

"Perché?"

Perché avrei dovuto lasciare
una vita tanto fantastica

che mi ha richiesto tanto lavoro
per essere creata da zero?

Stavo finalmente vivendo il mio sogno,
ne ero pienamente cosciente.

Pensavo a me stesso
come alla persona più felice al mondo.

Perché lasciarsi tutto alle spalle
e cercare di ricominciare?

In un posto che non conosco affatto,

dal lato totalmente opposto del mondo,

dove non avevo la minima idea
di come mi sarei sentito.

Inoltre, perché farlo in treno?

Perché non in aereo
come un comune essere umano?

Perché aggiungere un ulteriore rischio
a questo scenario già abbastanza incerto?

E la risposta per me è stata molto chiara.

L'incertezza è sempre un'opportunità.

Pensateci.

In ogni decisione che prendiamo

è insita l'opportunità
di spingerci oltre i nostri limiti

e avvicinarci di un passo
alla persona che vorremmo diventare.

È solamente uscendo
dalla propria comfort zone

che possiamo costruire vite straordinarie,

una vita che riteniamo
degna di essere vissuta.

Ho capito che quanto apprendo su di me

è proporzionato al rischio che corro.

Per me, una persona forte
è quella che prospera nell'ignoto.

E volevo questo per me.

È diventato un desiderio, uno scopo in sé.

Per capirmi meglio,
di cosa sono capace,

e dove voglio andare.

Imparare a divertirsi
e crescere all'interno dell'ignoto,

non accade dall'oggi al domani.

Non è qualcosa che si avvera d'improvviso
facendolo una volta.

È un cammino

in cui ogni volta che fai qualcosa
che prima consideravi impossibile -

non importa quanto piccola sia,
basta sia una cosa mai fatta prima -

la fiducia in se stessi aumenta.

Ora l'hai fatto.

E questo diventa il tuo nuovo standard,

da cui valuti te stesso
e le tue decisioni.

È una ricerca dinamica

dove impariamo continuamente
e riscopriamo noi stessi -

cosa ci piace, cosa non ci piace.

Perché chi eravamo ieri

non deve definire chi siamo oggi

e chi saremo domani.

La vita è un flusso continuo,
un movimento senza fine,

ed è proprio questo il bello,

ma dovete andare là fuori e scoprirla.

Le esperienze più rivoluzionarie
che avete vissuto

non sono certamente
quelle che vi hanno bussato alla porta.

Dovete mettervi in gioco.

Poco alla volta, ma costantemente.

È un processo di ricerca permanente.

Capisco che molti di voi ora
siano d'accordo con quanto ho detto,

ma so anche che è più facile
a dirsi che a farsi.

Quindi, da dove si parte?

Molti di voi forse si chiedono:
da dove inizio?

E questo è il trucco.

Non importa affatto.

Basta iniziare.

L'azione induce la motivazione.

Se siete stretti tra i sogni
e non sapete come realizzarli,

fate semplicemente qualcosa,
il primissimo e più facile passo.

Per esempio, se volete studiare all'estero
e non avete le possibilità,

il web è pieno di siti di borse di studio.

Create un profilo gratis su uno di quelli.

Fate solo la primissima cosa.

In quella troverete la ragione
per fare il passo seguente

e poi il passo successivo
e quello dopo ancora,

finché troverete la strada.

Ogni decisione è la giusta decisione.

Se vi trovate
in mezzo a decisioni difficili,

il problema non è scegliere
l'opzione sbagliata.

Vedete, funziona così
con le scelte complicate.

Sono complicate
perché l'opzione migliore non è chiara.

Altrimenti non sarebbe difficile.

Il problema sta nel non scegliere affatto,
paralizzati dalla paura di cambiare.

Ricordo che una volta parlai
con un caro e vecchio amico,

una conversazione che abbiamo avuto
più volte negli anni

con persone che hanno
un sacco di opportunità,

ma che decidono ancora di rimanere
bloccati per paura di cambiare:

decidono di esserlo.

Dunque, il mio amico è felice di vedermi,

mi dice: "Patrick,
stai vivendo il mio sogno,

ogni volta che apro Instagram
sei in un posto diverso del mondo.

Penso sempre di raggiungerti
la prossima volta che lo farai".

E io rispondo: "Evviva, fantastico!
E perché non lo fai?"

So che potrebbe.

A quel punto elenca una serie di motivi ;

ragioni molto valide:
università, lavoro, famiglia, amici,

per darsi una giustificazione sul perché
non sia là fuori a inseguire i suoi sogni.

E io penso sempre:

"È giustissimo, chi sono io per giudicare,

potrei sembrare scortese,

ma siamo noi i responsabili
della nostra stessa felicità".

Prendendo il toro per le corna,

sto costruendo una vita
che meriti di essere vissuta.

È anche un sacrificio.

Non è sempre una passeggiata,

ma è l'unico modo
per mettere da parte la paura,

e avvicinarsi alla persona
che si vuole diventare.

Riassumendo,

vorrei mettere alla prova
la vostra percezione dell'incertezza:

da un concetto di rischio e scarsità

a uno di abbondanza e opportunità.

L'incertezza è una preziosa opportunità.

Sfruttatela.

Fatevela amica.

E vedrete come un nuovo mondo
di incredibili possibilità

si aprirà davanti ai vostri occhi.

Basta avere il coraggio di cambiare.

Usatela come strumento
per conoscervi meglio,

per generare amore per voi stessi

ed essere un passo più vicini
alla vita che volete creare.

Perché, dopotutto, siamo responsabili
della vita che costruiamo.

Grazie mille.

(Applausi)