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Onorare le culture e le storie degli indigeni | Jill Fish | TEDxMinneapolis

  • 0:14 - 0:17
    [Parla in lingua straniera]
  • 0:18 - 0:21
    Buonasera a tutti.
    Mi chiamo Jill Fish.
  • 0:21 - 0:24
    Vengo da Skarú:rę' Kayeda:kreh,
    la nazione Tuscarora.
  • 0:25 - 0:27
    Prima di cominciare,
  • 0:27 - 0:30
    vorrei ricordare che la terra su cui
    questo call center è stato costruito
  • 0:30 - 0:35
    e su cui ci troviamo ora è parte
    delle terre natie della tribù dei Dakota.
  • 0:37 - 0:39
    Per permettervi
    di vivere a Minneapolis oggi
  • 0:40 - 0:43
    i Dakota sono stati massacrati.
  • 0:43 - 0:47
    Sono stati anche vittime di
    deportazioni ed assimilazione.
  • 0:47 - 0:50
    I colonizzatori hanno preso le loro terre
  • 0:50 - 0:52
    e le hanno trasformate nelle vostre.
  • 0:53 - 0:56
    Questo è il colonialismo.
  • 0:56 - 0:59
    Non riguarda solo
    gli Stati Uniti o le Americhe.
  • 0:59 - 1:02
    Potete vedere esempi in tutto il mondo.
  • 1:02 - 1:06
    Una popolazione colonizzatrice
    presuppone la propria superiorità
  • 1:06 - 1:08
    rispetto alle popolazioni indigene.
  • 1:08 - 1:13
    La storia delle popolazioni indigene
    viene cancellata dai colonizzatori
  • 1:13 - 1:16
    che la sostituiscono
    con una storia creata da loro.
  • 1:16 - 1:19
    Quando si costruisce
    una nazione usando quella storia,
  • 1:19 - 1:24
    c'è spazio per una sola storia.
    Quella dei colonizzatori.
  • 1:26 - 1:28
    Questo è un problema
    perché le storie contribuiscono
  • 1:28 - 1:31
    alla creazione della nostra
    identità come persone.
  • 1:31 - 1:33
    Ci dicono dove siamo stati,
    dove siamo ora,
  • 1:33 - 1:36
    e dove potremmo andare a finire.
  • 1:37 - 1:39
    Le storie degli indigeni
    non vengono accettate
  • 1:39 - 1:41
    per favorire le storie dei colonizzatori.
  • 1:41 - 1:45
    Storie di conquiste e di esplorazioni.
  • 1:45 - 1:47
    Un continente domato.
  • 1:48 - 1:54
    "Negli ultimi decenni
    troppi hanno dimenticato la verità.
  • 1:54 - 1:58
    Hanno dimenticato che i nostri antenati
    sconfissero un impero.
  • 1:58 - 2:06
    Domarono un continente e trionfarono
    sui peggiori mali della storia."
  • 2:07 - 2:10
    Così negate agli indigeni
    il diritto di esistere.
  • 2:12 - 2:15
    Come facciamo noi indigeni
    a onorare e trascendere
  • 2:15 - 2:18
    un passato che raramente
    ci viene riconosciuto?
  • 2:18 - 2:21
    È grazie al nostro tormento,
    non alla nostra pazienza.
  • 2:21 - 2:25
    Una cultura non considerata fiorente
    ma scomparsa da tempo.
  • 2:26 - 2:28
    Mi faccio spesso questa domanda.
  • 2:29 - 2:32
    Vi ho dedicato le mie ricerche
    in psicologia.
  • 2:32 - 2:35
    Ho passato molto tempo
    come terapeuta con altre persone
  • 2:35 - 2:38
    cercando di aiutarle
    a conciliare passato e presente.
  • 2:38 - 2:40
    Per me è una questione personale.
  • 2:41 - 2:44
    Il mio passato risale al 15esimo secolo.
  • 2:45 - 2:50
    Le mie genti, i Tuscarora, decisero
    di vivere insieme intorno ai Grandi Laghi.
  • 2:50 - 2:52
    Nel tempo i miei antenati migrarono
  • 2:52 - 2:55
    fino alla Carolina del Nord,
    negli Stati Uniti.
  • 2:55 - 2:58
    E lì vissero fino al 17esimo secolo.
  • 2:58 - 3:01
    I coloni europei cominciarono
    ad arrivare nel nostro territorio.
  • 3:02 - 3:05
    Distrussero tutto e catturarono
    persone da vendere come schiavi.
  • 3:07 - 3:11
    Questi atti di violenza
    innescarono la guerra dei Tuscarora.
  • 3:12 - 3:16
    In un preciso momento di questa guerra,
    circa 1000 uomini, donne e bambini
  • 3:16 - 3:21
    furono uccisi e catturati
    nella loro roccaforte Neoheroka.
  • 3:23 - 3:26
    Dopo questo momento
    di violenza in particolare,
  • 3:26 - 3:30
    i miei antenati fecero ritorno
    alla regione dei Grandi Laghi.
  • 3:31 - 3:35
    Lì si unirono a Mohawk, Oneida,
    Onondaga, Cayuga e Seneca.
  • 3:35 - 3:37
    Così nacque la
    Confederazione Haudenosaunee.
  • 3:39 - 3:43
    In questo viaggio di 2000 chilometri,
  • 3:43 - 3:46
    a piedi e via mare
    tra le foreste e le montagne,
  • 3:47 - 3:51
    i miei antenati portarono con loro
    quello che rimaneva delle loro famiglie
  • 3:51 - 3:53
    che avevano perso
    per colpa di questo sacrificio.
  • 3:55 - 3:56
    Siamo sopravvissuti.
  • 3:58 - 4:02
    La nostra comunità vive ora in un'area
    che ci è stata donata dai Seneca.
  • 4:04 - 4:06
    Io sono nata nella riserva dei Tuscarora.
  • 4:06 - 4:09
    Sono stata cresciuta nella comunità
  • 4:09 - 4:12
    con la mia cultura, la mia lingua,
    le mie credenze e le mie tradizioni.
  • 4:12 - 4:15
    Lì è dovre ho frequentato
    la scuola primaria.
  • 4:16 - 4:20
    Non solo siamo sopravvissuti,
    continuiamo a vivere.
  • 4:20 - 4:23
    La nostra storia
    è sopravvissuta per più di 300 anni.
  • 4:25 - 4:26
    Quanti di voi sapevano tutto questo
  • 4:28 - 4:31
    sulla mia tribù, la nostra migrazione
    e la nostra comunità odierna?
  • 4:32 - 4:34
    Guardatevi intorno.
  • 4:34 - 4:36
    Guardate quanti hanno la mano alzata.
  • 4:37 - 4:41
    Mi sento spesso così:.
    una Tuscarora in mezzo ai colonizzatori.
  • 4:42 - 4:46
    Tutte queste persone che mi guardano
    ma non mi vedono davvero.
  • 4:48 - 4:50
    Così mi sentivo
    alla fine delle elementari.
  • 4:50 - 4:54
    La riserva non aveva le risorse
    per continuare la nostra formazione.
  • 4:54 - 4:57
    Fummo costretti a spostarci
    in una scuola di un paese vicino.
  • 4:58 - 5:02
    Passai da una classe
    di meno di 30 studenti irochesi
  • 5:02 - 5:06
    a un gruppo di oltre 300 bambini
    a predominanza bianca.
  • 5:07 - 5:09
    Tutte queste persone mi guardavano
  • 5:09 - 5:12
    senza però riconoscere
    la mia storia o la mia cultura.
  • 5:13 - 5:15
    Fu la prima volta che mi tagliai.
  • 5:18 - 5:20
    Scrissi la parola "odio" sul mio braccio.
  • 5:23 - 5:28
    Ero una ragazza nativa di 12 anni
    che odiava se stessa.
  • 5:31 - 5:34
    Non fu un singolo evento
    a portarmi a compiere questo gesto.
  • 5:34 - 5:36
    Ne seguirono molti altri.
  • 5:37 - 5:40
    Fu un processo
    e portò via la mia umanità
  • 5:40 - 5:42
    in tutta la sua ricchezza e complessità.
  • 5:42 - 5:44
    Me la tolse a poco a poco
  • 5:44 - 5:48
    e invece che un punto di forza
    la rese una debolezza.
  • 5:50 - 5:52
    In psicologia questo
    viene chiamato "modello del deficit".
  • 5:52 - 5:54
    È qualcosa di più di
    uno schema per capire
  • 5:54 - 5:57
    esperienze psicologiche
    di gruppi culturali diversi.
  • 5:58 - 6:00
    È un punto di vista, una scala di valori.
  • 6:00 - 6:04
    Ripete una storia specifica.
  • 6:04 - 6:05
    La storia è questa:
  • 6:06 - 6:10
    "La mia cultura e la mia storia
    sono diverse dalla tua.
  • 6:10 - 6:13
    Per questo motivo
    io sono in una situazione di deficit."
  • 6:14 - 6:18
    E questo divenne evidente per me
    durante tutte le mie esperienze.
  • 6:20 - 6:24
    Dovetti immediatamente scambiare i miei
    corsi di lingua e cultura Tuscarora
  • 6:24 - 6:26
    con storia francese e americana.
  • 6:27 - 6:30
    I miei compagni sputavano su di me
    e mi insultavano perché ero povera.
  • 6:32 - 6:35
    I genitori degli amici
    che ero riuscita a farmi
  • 6:35 - 6:37
    proibivano ai loro figli
    di passare del tempo con me.
  • 6:38 - 6:42
    Oltretutto, i dirigenti scolastici
    contattarono i miei genitori.
  • 6:42 - 6:45
    Minacciarono di mandare
    la polizia al mio compleanno
  • 6:45 - 6:47
    per controllare l'uso di droga e alcool.
  • 6:48 - 6:50
    Tutto questo perché venivo dalla riserva.
  • 6:52 - 6:55
    E sarà pur vero
    che non avevamo molto denaro,
  • 6:55 - 6:57
    e c'erano storie di dipendenze
    nella mia famiglia,
  • 6:57 - 7:00
    ma questo non era dovuto
    al fatto che sono nativa.
  • 7:01 - 7:02
    La società dei colonizzatori
  • 7:02 - 7:06
    estende le proprie dinamiche coloniali
    sulla nazione che costituisce.
  • 7:06 - 7:09
    Punta a opprimere nel presente
    come ha già fatto nel passato.
  • 7:10 - 7:12
    Non lo sapevo ai tempi.
  • 7:12 - 7:16
    A 12 anni mi sentivo alienata
    e non voluta.
  • 7:18 - 7:21
    Così si sentono
    tanti altri giovani nativi.
  • 7:22 - 7:26
    I ragazzi nativi tra i 10 e i 24 anni
    compongono il 35% dei sucidi totali
  • 7:26 - 7:32
    in confronto all'11% dei bianchi.
  • 7:34 - 7:36
    Nell'istruzione superiore,
  • 7:36 - 7:39
    i nativi americani hanno il più basso
    tasso di diplomati della nazione
  • 7:39 - 7:42
    paragonati a tutti
    gli altri gruppi razziali e etnici.
  • 7:45 - 7:47
    Nell'istruzione universitaria,
  • 7:47 - 7:50
    solo l'1% dei laureati
    sono nativi americani.
  • 7:51 - 7:55
    Il 68% è composto da bianchi.
  • 7:58 - 8:00
    Stasera c'è una cosa che voglio sapere.
  • 8:00 - 8:02
    Quando smetterete di chiedere
    cosa c'è di sbagliato
  • 8:02 - 8:05
    nei giovani indigeni e
    comincerete a chiedervi cosa c'è
  • 8:05 - 8:07
    di sbagliato nella nostra società?
  • 8:08 - 8:11
    Che succederebbe se
    smettessimo di cancellare
  • 8:11 - 8:13
    i legami che abbiamo
    con la storia e la cultura?
  • 8:13 - 8:17
    Sono fondamentali per la
    consapevolezza di noi stessi nel mondo.
  • 8:17 - 8:21
    Perché non usarli come fondamento
    per comprendere le nostre esperienze?
  • 8:21 - 8:24
    Immaginate che impatto
    avrebbe sul nostro sviluppo.
  • 8:25 - 8:27
    Volevo rispondere a questa domanda.
  • 8:27 - 8:30
    Sono stata la prima in famiglia
    a proseguire gli studi.
  • 8:31 - 8:34
    Quando sono diventata
    una studentessa di dottorato,
  • 8:34 - 8:36
    ho trovato un modello di sviluppo umano
  • 8:36 - 8:38
    che prende in considerazione
    la cultura e la storia.
  • 8:38 - 8:40
    È chiamato "modello dei sistemi ecologici"
  • 8:40 - 8:43
    ed è stato creato
    dallo psicologo Urie Bronfenbrenner.
  • 8:44 - 8:48
    Al centro del modello c'è l'individuo
    e le sue interazioni con l'ambiente.
  • 8:48 - 8:52
    Mostra come queste interazioni
    contribuiscono al suo sviluppo.
  • 8:53 - 8:58
    Il modello è usato in psicologia
    ma anche nella nostra società.
  • 8:58 - 9:01
    Si usa per creare i programmi scolastici
  • 9:01 - 9:03
    e anche la programmazione comunitaria.
  • 9:04 - 9:05
    Vediamolo nel dettaglio.
  • 9:06 - 9:08
    Al centro abbiamo l'individuo.
  • 9:08 - 9:11
    Ci sono le sue peculiarità
    e il suo carattere.
  • 9:11 - 9:14
    Se dovessimo usare me come esempio
  • 9:14 - 9:15
    sarei collocata lì.
  • 9:15 - 9:18
    Ci sarei io al centro del modello.
  • 9:20 - 9:23
    Al secondo livello c'è il microsistema.
  • 9:23 - 9:26
    Il microsistema si riferisce agli ambienti
  • 9:26 - 9:30
    in cui l'individuo interagisce
    e al loro impatto sul suo sviluppo.
  • 9:31 - 9:36
    Per me includerebbe i miei genitori,
    i miei compagni e la scuola.
  • 9:38 - 9:41
    Al terzo livello abbiamo il mesosistema.
  • 9:41 - 9:44
    Il mesosistema si riferisce
    alle interazioni tra gli ambienti
  • 9:44 - 9:48
    contenuti nel microsistema
    e come condizionano il mio sviluppo.
  • 9:49 - 9:51
    Il perfetto esempio sarebbe la scuola
  • 9:51 - 9:54
    che contatta i miei genitori
    e li minaccia con la polizia.
  • 9:54 - 9:56
    Si tratta di un'interazione
    tra due microsistemi
  • 9:56 - 9:58
    che ha avuto un impatto su di me.
  • 10:01 - 10:03
    Al quarto livello troviamo l'exosistema.
  • 10:03 - 10:06
    L'exosistema si riferisce
    alle interazioni tra gli ambienti.
  • 10:06 - 10:09
    È simile al mesosistema,
  • 10:09 - 10:13
    ma in questo caso uno degli ambienti
    non riguarda direttamente me,
  • 10:13 - 10:16
    e l'impatto che ha su di me è indiretto.
  • 10:16 - 10:20
    Un esempio sarebbero
    i genitori dei miei amici
  • 10:20 - 10:22
    che proibiscono
    ai loro figli di venire a giocare da me.
  • 10:22 - 10:26
    Non conoscevo i genitori
    e non avevo nessun legame con loro.
  • 10:26 - 10:28
    Eppure le loro decisioni
    hanno avuto un'influenza
  • 10:28 - 10:31
    e un impatto sul mio sviluppo.
  • 10:34 - 10:37
    Al quinto livello del modello
    troviamo il macrosistema.
  • 10:37 - 10:42
    Si riferisce a tendenze registrate
    negli precedenti ambienti del modello.
  • 10:43 - 10:48
    Ad esempio comportamenti,
    ideologie e strutture organizzative.
  • 10:48 - 10:50
    È dove ritroviamo la cultura.
  • 10:51 - 10:54
    Dopo le elementari la mia cultura
    non era più il centro del mio sviluppo.
  • 10:54 - 10:57
    Si trovava ai margini.
  • 10:57 - 10:59
    Se si parlava di cultura,
    spesso non era la mia.
  • 10:59 - 11:03
    Era la cultura della società uniformata,
    quella dei colonizzatori.
  • 11:03 - 11:07
    Quindi società, lingua,
    credenze e norme dei colonizzatori.
  • 11:10 - 11:16
    Dopo decenni un altro livello
    fu aggiunto al modello originale,
  • 11:16 - 11:18
    il cosiddetto cronosistema.
  • 11:18 - 11:25
    È la terza dimensione del modello
    e attraversa tutti gli altri livelli.
  • 11:25 - 11:31
    Si riferisce alla coerenza
    del modello col passare del tempo.
  • 11:31 - 11:34
    Possiamo rintracciare qui
    cose come la storia personale
  • 11:34 - 11:36
    o quella degli antenati.
  • 11:37 - 11:41
    Sfortunatamente potete notare
    che questo livello si trova in basso.
  • 11:41 - 11:43
    È nascosto sotto al modello.
  • 11:43 - 11:46
    La cultura e la storia
    vengono facilmente trascurati.
  • 11:47 - 11:50
    Inoltre questa versione con
    il cronosistema è stata sviluppata dopo
  • 11:50 - 11:54
    e per questo non viene presa in
    considerazione e viene ignorata.
  • 11:56 - 12:00
    Il modello ecologico aveva
    tutte le componenti che cercavo io.
  • 12:00 - 12:03
    Però era impostato in un modo
    che non apportava elementi nuovi
  • 12:03 - 12:05
    sull'esperienza degli indigeni.
  • 12:05 - 12:08
    In realtà lo usai come base
    per analizzare i testi scientifici
  • 12:08 - 12:10
    di psicologia dei nativi americani.
  • 12:10 - 12:13
    Capii che incoraggiava
    la prospettiva del deficit.
  • 12:13 - 12:16
    Posizionare l'individuo
    al centro del modello
  • 12:16 - 12:21
    incentiva i ricercatori a identificare
    l'individuo come punto di analisi.
  • 12:21 - 12:24
    Per questo tutti i problemi
    sono ricondotti agli individui
  • 12:24 - 12:26
    e alle comunità da cui provengono.
  • 12:26 - 12:30
    Gli altri fattori all'esterno
    del modello non sono considerati.
  • 12:31 - 12:35
    Ma i miei antenati
    non viaggiarono per 2000 chilometri
  • 12:35 - 12:37
    perché io mi accontentassi
    dello status quo.
  • 12:37 - 12:40
    Perciò decisi
    di ritornare al modello ecologico
  • 12:40 - 12:43
    per risistemarlo e riconcettualizzarlo.
  • 12:43 - 12:46
    Lo adattai all'esperienza
    dei nativi americani
  • 12:46 - 12:49
    e poi lo usai per la mia ricerca
    nelle nostre comunità.
  • 12:50 - 12:55
    Così presi questo modello di 39 anni fa
    e decisi di fare due cambiamenti.
  • 12:57 - 13:01
    Presi il cronosistema
    e lo spostai al centro del modello.
  • 13:01 - 13:07
    Rimaneva la terza dimensione
    ma era il punto di partenza del modello.
  • 13:08 - 13:11
    La seconda cosa che decisi
    di fare fu spostare il macrosistema.
  • 13:11 - 13:14
    Dalla posizione esterna
    lo portai all'interno del modello.
  • 13:14 - 13:18
    Così era il secondo livello del modello.
    Tutto il resto rimase invariato.
  • 13:18 - 13:23
    Seguivano l'individuo, il microsistema,
    il mesosistema e l'exosistema.
  • 13:25 - 13:31
    Questo cambiamento permetteva
    di raggiungere tantissimi obiettivi.
  • 13:32 - 13:36
    Il cronosistema al centro del modello
    diviene il punto di partenza
  • 13:36 - 13:40
    per comprendere
    tutti gli altri livelli rimanenti.
  • 13:40 - 13:44
    Ogni considerazione
    sulle esperienze dei nativi americani
  • 13:44 - 13:45
    deve essere ricondotta al passato.
  • 13:47 - 13:51
    Portando il macrosistema
    da fuori al secondo livello del modello
  • 13:51 - 13:55
    cultura e sviluppo sono al centro.
  • 13:55 - 13:59
    Mettiamo al centro il patrimonio
    dei nativi invece di lasciarlo all'esterno
  • 13:59 - 14:03
    come accade in tutte
    le esperienze di cui abbiamo parlato.
  • 14:05 - 14:11
    Portando cronosistema e macrosistema
    al centro prima di tutto il resto,
  • 14:11 - 14:16
    stiamo collegando cultura e storia
    ai livelli rimanenti del sistema.
  • 14:16 - 14:19
    In questo modo è impossibile
    ignorare il ruolo di cultura e storia
  • 14:19 - 14:22
    nello sviluppo e nelle esperienze
    dei nativi americani.
  • 14:24 - 14:27
    Adottare il modello riconcettualizzato
  • 14:27 - 14:30
    ci allontana
    dalla prospettiva del deficit.
  • 14:31 - 14:36
    Ci fa prendere coscienza
    che il colonialismo ha creato incongruenze
  • 14:36 - 14:38
    tra i nativi e la società colonizzatrice
    nel presente.
  • 14:39 - 14:43
    Vi spingerà a guardare oltre l'individuo
    e notare come la sua storia e cultura
  • 14:43 - 14:47
    interagiscono con la storia
    e la cultura della società.
  • 14:48 - 14:50
    Comincerete a chiedervi
  • 14:50 - 14:53
    se la società supporta
    o reprime le storie degli indigeni.
  • 14:54 - 14:57
    E vi allontanerà dal punto di vista
  • 14:57 - 15:01
    secondo il quale
    i nativi possiedono un deficit.
  • 15:02 - 15:04
    Capirete che
    è la società ad avere un deficit
  • 15:04 - 15:09
    nel soddisfare i bisogni di coloro che
    non appartengono a una cultura dominante.
  • 15:09 - 15:13
    (Applausi)
  • 15:17 - 15:22
    Una società che non riesce a includere
    storie e culture indigene al suo interno.
  • 15:23 - 15:26
    Adottare il modello
    riconcettualizzato vi porterà
  • 15:26 - 15:30
    a valorizzare
    i vari punti di forza di ogni cultura.
  • 15:30 - 15:34
    Facendo leva sul cronosistema
    e il macrosistema,
  • 15:34 - 15:37
    potrete cominciare a dare valore
    alla cultura e alla storia dei nativi.
  • 15:38 - 15:42
    Per farlo dovrete cominciare
    a porvi molte domande.
  • 15:42 - 15:47
    E se fossero le vostre azioni,
    i luoghi, le istituzioni, le classi
  • 15:47 - 15:53
    basate sulla società coloniale a
    escludere le storie e le culture indigene?
  • 15:55 - 16:00
    State lavorando verso il cambiamento
    per rendere questi spazi più inclusivi?
  • 16:02 - 16:06
    State correggendo le storie false,
    gli stereotipi negativi
  • 16:06 - 16:09
    e la degradazione delle storie
    e delle culture indigene?
  • 16:10 - 16:14
    Ci sono più di 567 tribù
    negli Stati Uniti.
  • 16:14 - 16:18
    Conoscete le culture e le storie
    dei luoghi che occupate?
  • 16:19 - 16:22
    E fino a che punto siete in contatto
    con la vostra cultura e la vostra storia?
  • 16:22 - 16:25
    Come influenzano il vostro presente?
  • 16:26 - 16:28
    Chiedetevi queste cose.
  • 16:28 - 16:33
    Solo così potete cominciare
    a comprendere il vostro passato coloniale.
  • 16:33 - 16:35
    Yawa. Grazie.
  • 16:35 - 16:37
    (Applausi)
Title:
Onorare le culture e le storie degli indigeni | Jill Fish | TEDxMinneapolis
Description:

Cosa accade agli esseri umani quando la loro cultura e la loro storia vengono sistematicamente cancellate? In questo intenso racconto, la psicologa dottoranda Jill Fisher racconta la sua esperienza di donna Tuscarora in un mondo che non riesce a riconoscere le culture e le storie dei nativi americani.
Includendo teorie psicologiche e ricerche che riguardano le sue esperienze personali e quelle della sua comunità Tuscarora, Jill Fish mostra la necessità fondamentale di prestare attenzione al ruolo che la cultura e la storia giocano nelle vite odierne delle popolazione indigene. Con il suo modello di sviluppo umano, obbliga gli individui a riconoscere le conseguenze del colonialismo e li sprona a fare qualcosa a riguardo.

Questo intervento è stato presentato ad un evento TEDx che utilizza il format della conferenza TED, ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale. Per maggiori informazioni, visita il sito https://www.ted.com/tedx

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
16:39

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