Einstein e l'infinito | Gabriella Greison | TEDxPavia
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0:21 - 0:24Tutte le storie che hanno a che fare
con la grande scienza -
0:24 - 0:26sono tutte storie straordinarie.
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0:26 - 0:28perché hanno a che fare con qualcosa,
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0:28 - 0:30un'idea, una scoperta, una trovata,
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0:30 - 0:32che prima non c'era e poi esiste.
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0:32 - 0:35E quando è davvero grande,
cambia per sempre -
0:35 - 0:38la vita del mondo e
il futuro delle persone. -
0:38 - 0:42Ma soprattutto le storie
di grande scienza sono appassionanti -
0:42 - 0:44perché hanno a che fare
con i grandi scienziati. -
0:45 - 0:48Che per averle scoperte, queste idee
queste scoperte, queste trovate -
0:49 - 0:51dovevano essere per forza dei tipi
piuttosto particolari. -
0:52 - 0:55Uno un fisico se lo immagina
con gli occhialini tondi, -
0:55 - 0:58che se ne sta chiuso nella sua stanza
e non vede mai la luce. -
0:58 - 1:02Ma non è così: la storia della scienza
è fatta di fatti sconvolgenti, -
1:02 - 1:05di paradossi, di gatti dentro alle scatole
e di big bang. -
1:05 - 1:09E per averle pensate, queste idee,
queste scoperte, -
1:09 - 1:11dovevano essere per forza
dei tipi curiosi, -
1:12 - 1:15dei tipi che riflettevano sull'anima,
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1:15 - 1:18che riflettevano su qualcosa
che va oltre, -
1:18 - 1:19su come è fatto il mondo.
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1:20 - 1:22Curioso era Albert Einstein.
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1:22 - 1:25Albert Einstein nasce a Ulm, in Germania,
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1:25 - 1:28Il 14 marzo del 1879.
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1:29 - 1:32Fin dai primi tempi
della sua esperienza terrena, -
1:32 - 1:35mostra i segni di un'esistenza
tutt'altro che ordinaria. -
1:35 - 1:39Il padre Hermann, e la madre, Pauline,
pare si dichiarassero -
1:39 - 1:42preoccupati per questo loro figlio,
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1:42 - 1:44che era così diverso
da tutti gli altri bambini. -
1:44 - 1:48Una certa conformazione del cranio,
una apparente dislessia, -
1:48 - 1:51una chiusura ostinata nei confronti
del mondo esterno. -
1:52 - 1:55Inizia a parlare all'età di 3 anni
e aveva il vizio -
1:55 - 1:58o meglio il vezzo,
di ripetere le frasi due volte, -
1:58 - 2:01come se gli altri non capissero
quello che diceva. -
2:01 - 2:04Certo, era Albert Einstein sin da bambino.
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2:04 - 2:07Entrò a scuola regolarmente,
all'età di 6 anni -
2:08 - 2:11e malgrado quella
che è la credenza popolare, -
2:11 - 2:14i sui biografi riferiranno di un ottimo
andamento a scuola. -
2:14 - 2:17Però è vero che i suoi professori
parleranno di lui -
2:17 - 2:20in termini poco idilliaci.
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2:21 - 2:25A 13 anni inizia a frequentare
il Luitpold Gymnasyum di Monaco. -
2:25 - 2:28Bene in Latino e in Matematica,
male con il sistema scolastico -
2:28 - 2:30e la rigidità delle scuole tedesche,
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2:30 - 2:33che abbandona presto,
abbandona all'età di 15 anni -
2:33 - 2:37per raggiungere il resto della famiglia
che si era trasferita a Milano -
2:37 - 2:38e poi a Pavia.
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2:38 - 2:41Il padre era un imprenditore,
di macchinari elettrici -
2:41 - 2:44e aveva continui problemi sul lavoro.
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2:45 - 2:49I suoi professori non si rammaricarono
certo dell'abbandono -
2:49 - 2:51del giovane Einstein da scuola.
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2:51 - 2:54Era in continuo confiltto
con le regole imposte dall'alto, -
2:54 - 2:57con le leggi della fisica
note fino ad allora. -
2:57 - 2:59"Con la sua sola presenza, lei distrugge
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2:59 - 3:02il rispetto della classe
nei miei confronti" -
3:02 - 3:05gli urleranno così in classe,
i suoi maestri. -
3:06 - 3:12Nel 1895 si trasferisce in Svizzera,
dove sostiene l'esame, fallendolo, -
3:12 - 3:14per entrare al Politecnico di Zurigo.
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3:14 - 3:19Ma allora non era un ragazzo così bravo
a scuola come ci siamo immaginati? -
3:19 - 3:23No, lo era, lo era, eccome,
soltanto che nel 1895 -
3:23 - 3:26non aveva né l'età
e neanche un titolo di studio -
3:26 - 3:28per entrare al Politecnico.
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3:29 - 3:32E dunque lo mandano ad Aarau,
vicino a Zurigo, -
3:32 - 3:35consegue il diploma, e poi si iscrive
regolarmente al Politecnico. -
3:36 - 3:39E lì conosce Mileva, Mileva Marich.
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3:40 - 3:42Mileva Marich era una studentessa modello,
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3:42 - 3:45era l'unica donna nella sua classe
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3:45 - 3:48ed era tra i primi banchi sempre, attenta,
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3:48 - 3:49era secchiona.
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3:49 - 3:53A quei tempi non era figo come oggi
essere secchione. -
3:53 - 3:55Ma ad Einstein piaceva.
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3:55 - 3:57Lui era di quelli
che si mettevano in fondo, -
3:57 - 4:00che si metteva a tirare le carte
appena i professori si giravano, -
4:00 - 4:02quelli che fanno casino.
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4:02 - 4:04Figuriamoci, a lei uno così
gli dava proprio ai nervi. -
4:05 - 4:08E lui invece, la seguiva,
in ogni cosa che faceva. -
4:08 - 4:11Era sempre preparatissima,
in matematica era molto più brava di lui. -
4:12 - 4:16Prosegue il suo percorso
e a lei dava sempre sui nervi, -
4:16 - 4:18perché lo vedeva sempre
che ciondolava al caffè Metropole, -
4:19 - 4:22stazionava da un tavolino all'altro,
perdeva tempo. -
4:22 - 4:26Ecco, in quegli anni ha iniziato
a farsi le sue idee su tutto. -
4:26 - 4:29Il suo sogno di diventare apolide
lo realizzò presto. -
4:29 - 4:31Si tolse la cittadinanza tedesca
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4:31 - 4:33e per otto mesi non ne ebbe alcuna,
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4:33 - 4:36fino ad ottenere quella
della neutrale e liberale Svizzera. -
4:36 - 4:39Anche sulla religione aveva la sua teoria.
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4:40 - 4:43"La parola di Dio
non è niente di più che il prodotto -
4:43 - 4:45della nostra umana debolezza,
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4:45 - 4:47e la Bibbia una collezione
di onorevoli e primitive leggende. -
4:47 - 4:49E anche piuttosto infantili.
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4:49 - 4:53La religione ebraica,
come tutte le altre, è l'incarnazione -
4:53 - 4:55delle superstizioni più puerili."
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4:55 - 4:58Anche sulla musica
aveva un suo pensiero. -
4:58 - 5:02Ecco, Mileva suonava il pianoforte
e lui suonava il violino -
5:02 - 5:06e spesso si concedevano
questi pomeriggi di musica insieme. -
5:06 - 5:09E anche sulla musica
aveva i suoi pensieri. -
5:10 - 5:13"La musica di Mozart è così pura
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5:13 - 5:15che pare essere
sempre esistita nell'universo. -
5:15 - 5:19Beethoven creava la sua musica,
ma mi sento a disagio ascoltandolo, -
5:19 - 5:21penso sia troppo emotivo, quasi nudo.
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5:21 - 5:25Datemi Bach, piuttosto,
Bach, Bach e ancora Bach. -
5:25 - 5:27Mentre penso che Handel
mostri una certa approssimazione -
5:27 - 5:29in alcuni eseguimenti.
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5:29 - 5:31Mendelsson dimostra
un talento considerevole, -
5:31 - 5:36ma anche una indefinibile superficialità
che spesso porta alla banalità. -
5:36 - 5:40Wagner? Wagner risente
di una totale mancanza -
5:40 - 5:43di struttura architettonica
che io considero segno di decadenza. -
5:44 - 5:48Strauss? Strauss dimostra talento,
anzi molto talento, -
5:48 - 5:50ma è anche privo di verità interiore".
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5:50 - 5:53Ecco qua! Li aveva sistemati tutti.
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5:53 - 5:57La stagione lirica qui al Teatro Fraschini
l'avrebbe chiusa in un attimo. -
5:58 - 6:00Prosegue il suo percorso.
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6:00 - 6:031900, ottiene la laurea.
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6:03 - 6:04Mileva no.
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6:04 - 6:07Il percorso sarà diverso per lei,
ma questa è un'altra storia. -
6:08 - 6:12Einstein va avanti, ma non lo prendono
come professore al Politecnico, -
6:12 - 6:13o come assistente, figuriamoci!
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6:13 - 6:15Era uno che creava troppi problemi.
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6:15 - 6:17Gli preferiscono un altro.
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6:17 - 6:19Uno che se ne sta buono,
che ne sa meno di lui, -
6:19 - 6:22ma che non dà problemi;
anche da noi succede questo. -
6:22 - 6:27Va avanti e lo prendono
all'ufficio brevetti però, per lavorare. -
6:27 - 6:30All'ufficio brevetti,
non gli piaceva questo lavoro, -
6:30 - 6:32era un lavoro di semplice passacarte.
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6:32 - 6:36E però lui aveva un cassetto
che aveva creato sotto la scrivania. -
6:36 - 6:39Lo aveva chiamato
il cassetto dei divertimenti. -
6:39 - 6:43E là dentro ci metteva i suoi sogni,
i manuali di Newton e Galileo -
6:43 - 6:46e poi un blocco di fogli bianchi.
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6:46 - 6:50Su quel blocco di fogli bianchi
voleva scrivere il suo sogno. -
6:50 - 6:54Voleva riscrivere la definizione
della parola "tempo". -
6:54 - 6:57Non gli piaceva quella che c'era,
ne voleva scrivere un'altra. -
6:58 - 7:04Arriverà il 1905, e certo che scriverà
la nuova definizione della parola "tempo". -
7:04 - 7:06Scriverà la Teoria della Relatività.
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7:06 - 7:09E nel giro di sette mesi
scriverà sei articoli. -
7:09 - 7:13Anche semplicemente uno di questi
l'avrebbe iscritto, per sempre, -
7:13 - 7:16nella storia della scienza,
e lui ne ha scritti addirittura sei. -
7:16 - 7:19E poi in una nota a margine,
una piccola formula: -
7:20 - 7:25E=MC2, che gli darà notorietà e fama.
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7:25 - 7:28Il Nobel arriverà nel 1921.
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7:29 - 7:32Col tempo cambierà tante delle sue idee.
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7:32 - 7:35Anche sulla religione inizierà
a pensarla diversamente. -
7:35 - 7:37Avrà un cambiamento.
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7:37 - 7:40Si racconta che un giorno
Max Born è andato a trovarlo -
7:40 - 7:43e poi ha scritto a Niels Bohr:
Einstein è diventato completamente scemo. -
7:43 - 7:46Scemo, dice così, sì perché parla…
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7:47 - 7:50sta chiuso in casa
e si mette a parlare solo... eh... -
7:51 - 7:54infatti la penserà diversamente
in età adulta. -
7:54 - 7:59Dirà: "Chiunque faccia scienza
si convince che le leggi della natura -
7:59 - 8:01manifestano l'esistenza di uno spirito
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8:01 - 8:04immensamente superiore
a quello dell'uomo. -
8:04 - 8:07Davanti a cui noi, con le nostre
modeste facoltà, -
8:07 - 8:09non possiamo che essere umili".
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8:10 - 8:12Hai capito? Cosa gli hai fatto?
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8:13 - 8:17Prosegue, prosegue e va avanti
nel suo percorso -
8:17 - 8:19e rimarrà sempre quello di un tempo.
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8:19 - 8:23Non cambierà, e la fama non modificherà
affatto le sue abitudini. -
8:23 - 8:28Lui era di origine ebrea
e però non credeva negli aspetti -
8:28 - 8:30strettamente religiosi dell'ebraismo.
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8:30 - 8:33Sosteneva di essere un ebreo
soltanto dal punto di vista culturale. -
8:33 - 8:37Ad Einstein piacevano, piaceva l'ozio.
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8:37 - 8:41Piaceva il riposo,
e lo consigliava a tutti. -
8:42 - 8:48Non lavorate, state a casa, riposatevi.
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8:48 - 8:53Gli piacevano le code, le file,
gli piacevano gli orologi a pendolo, -
8:53 - 8:55gli specchi perché lavorano con zelo.
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8:56 - 8:59Gli piacevano le attese
per attraversare la strada. -
9:00 - 9:03Si racconta che un giorno un amico
gli avesse dato appuntamento -
9:03 - 9:07nei pressi di un ponte a Praga
ed è arrivato con 40 minuti di ritardo. -
9:07 - 9:09Appena arrivato ha chiesto subito scusa
ad Albert Einstein -
9:09 - 9:12che l'ha fatto aspettare 40 minuti.
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9:12 - 9:17E lui gli ha detto: "Nooo, ma non si deve
preoccupare, stavo lavorando". -
9:18 - 9:22Albert Einstein, anche dopo la notorietà,
ha mantenuto sempre un certo odio -
9:22 - 9:24nei confronti dell'omologazione.
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9:24 - 9:26Anche nel modo di vestirsi,
faceva quello che pareva a lui. -
9:26 - 9:30Metteva sempre un maglione
con i buchi, dei pantaloni lisi, -
9:30 - 9:32e dei sandali senza calze.
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9:32 - 9:35Si presentava ai convegni
e alle conferenze importanti così. -
9:35 - 9:38Non capiva come mai gli altri
dessero così tanta importanza -
9:38 - 9:42a questi aspetti che riteneva inutili,
delle sciocchezze. -
9:43 - 9:47Albert Einstein continuerà
nel suo percorso brillantemente, -
9:47 - 9:50poi diventerà quello
che noi conosciamo tutti. -
9:50 - 9:53Nel 1933 sale al potere Adolf Hitler
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9:54 - 9:56e viene promulgata la legge secondo cui
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9:56 - 9:59tutti i professori e gli studenti
di origine ebraica -
9:59 - 10:00dovevano abbandonare le scuole.
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10:00 - 10:02Einstein si trovava in America.
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10:02 - 10:05Ha deciso di non tornare più in Europa.
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10:05 - 10:09Nel 1944 a Rignano sull'Arno,
la moglie e la figlia di suo cugino -
10:09 - 10:14vennero uccise da parte di un reparto
delle SS come rappresaglia contro di lui. -
10:14 - 10:16Fu talmente colpito da questo episodio,
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10:16 - 10:18che stracciò per sempre il suo passaporto
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10:18 - 10:20e non tornò mai più in Europa.
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10:21 - 10:24Alla fine degli anni '30
gli arrivò una notizia. -
10:25 - 10:29Che i tedeschi e Hitler stavano
lavorando su un ordigno. -
10:29 - 10:32Allora lui prende una decisione:
di scrivere direttamente -
10:32 - 10:35al Presidente degli Stati Uniti
d'America, Roosevelt. -
10:35 - 10:38Roosevelt lo prende alla lettera
e avvia il progetto Manhattan. -
10:38 - 10:40Che porterà alle bombe
di Nagasaki e Hiroshima. -
10:40 - 10:44Einstein si pentirà per i risultati
di quella lettera, -
10:44 - 10:49si pentirà amaramente e porterà avanti
tutta la sua vita le sue campagne -
10:49 - 10:53per l'antimilitarismo, per l'antirazzismo
e per il pacifismo. -
10:54 - 10:58Proseguirà nel suo mondo
e diventerà un'altra persona. -
10:58 - 11:02Nel 1955 fu firmatario
insieme a Bertrand Russel -
11:02 - 11:07dello straordinario manifesto
contro la proliferazione di armi atomiche. -
11:09 - 11:13"Si apre di fronte a noi
un continuo progresso -
11:13 - 11:16in felicità, conoscenza e saggezza,
se lo vogliamo. -
11:16 - 11:18Sceglieremo invece la morte,
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11:18 - 11:21perché non sappiamo dimenticare
le nostre contese. -
11:21 - 11:24Ci appelliamo come esseri umani
ad altri esseri umani. -
11:24 - 11:27Ricordate la vostra umanità,
-
11:27 - 11:28e dimenticate il resto.
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11:29 - 11:33Queste furono le ultime parole
di Albert Einstein nella sua vita. -
11:33 - 11:38E poi continuerà a riflettere,
a riflettere sull'anima, sul mondo. -
11:38 - 11:41Mi viene in mente una poesia:
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11:44 - 11:47"L'anima la si ha ogni tanto,
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11:47 - 11:50nessuno l'ha di continuo e per sempre.
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11:50 - 11:54Giorno dopo giorno, anno dopo anno,
possono andare avanti senza di lei. -
11:55 - 11:59A volte nidifica un po' più a lungo,
solo in estasi e paure dell'infanzia. -
11:59 - 12:02A volte solo nello stupore
dell'essere vecchi. -
12:02 - 12:05Di rado ci dà una mano
in occupazioni faticose -
12:05 - 12:07come spostare mobili, portare valigie
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12:07 - 12:09o percorrere le strade con scarpe strette.
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12:10 - 12:14Quando si trita la carne,
di regola ha il suo giorno libero. -
12:14 - 12:17Tra mille nostre conversazioni
partecipa a una, -
12:17 - 12:19e anche questo non necessariamente
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12:19 - 12:21poiché preferisce il silenzio.
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12:21 - 12:23Quando il corpo inizia
a dolerci e dolerci, -
12:23 - 12:26smonta di turno alla chetichella,
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12:26 - 12:28è schifiltosa, non le piace
vederci tra la folla. -
12:28 - 12:31Il nostro lottare
per un vantaggio qualunque -
12:31 - 12:34e lo strepito degli affari la disgustano.
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12:34 - 12:37Gioia e tristezza non sono
sentimenti per lei diversi. -
12:37 - 12:40È presente accanto a noi
solo quando essi sono uniti. -
12:41 - 12:45Possiamo contare su di lei
solo quando non siamo sicuri di niente, -
12:45 - 12:47e curiosi di tutto.
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12:48 - 12:53Tra gli oggetti materiali, preferisce
gli orologi a pendolo, e gli specchi, -
12:53 - 12:56che lavorano con zelo,
solo quando nessuno guarda. -
12:56 - 12:58Non ci dice da dove viene
né quando sparirà di nuovo, -
12:58 - 13:01ma aspetta chiaramente simili domande.
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13:01 - 13:07Si direbbe che così come lei a noi,
anche noi siamo necessari a lei -
13:07 - 13:08per qualcosa.
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13:09 - 13:11Einstein, Marie Curie, Schrodinger,
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13:11 - 13:16Dirac, Pauli, Heisenberg,
Plank, Ehrenfest. -
13:16 - 13:19Stelle luminose nel buio del secolo breve.
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13:19 - 13:21La loro luce si è spenta,
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13:21 - 13:23come è destino tra gli esserti umani,
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13:23 - 13:27ma la loro traccia è indelebile
sul cammino del progresso, -
13:27 - 13:30non solo scientifico, dell'umanità.
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13:31 - 13:34(Applausi)
- Title:
- Einstein e l'infinito | Gabriella Greison | TEDxPavia
- Description:
-
Gabriella Greison racconta Albert Einstein, il suo ambiente, il suo mondo, le sue straordinarie pensate, che ancora oggi ci permettono di superare limiti, e correre per praterie inesplorate. La storia di Albert Einstein e la sua umanità trovano nelle parole di Gabriella Greison fonte di ispirazione per la nostra vita di tutti i giorni. Metafora bellissima. Gabriella Greison fisica, scrittrice, giornalista professionista, drammaturga e attrice teatrale: è in tour nei teatri italiani e svizzeri con i suoi monologhi sui fisici del XX secolo, tratti dai suoi romanzi. È stata definita: “La rockstar della fisica” (Corriere della Sera); “La donna della fisica divulgativa in Italia” (Huffington Post); “Il volto rivoluzionario della scienza” (GQ). Si è laureata in fisica a Milano, ha lavorato all’Ecole Polytechnique di Parigi e ora collabora con radio, TV e scrive per le maggiori riviste e quotidiani. Tra i suoi romanzi di successo: “L’incredibile cena dei fisici quantistici” (Salani editore) e “Sei donne che hanno cambiato il mondo” (Bollati Boringhieri editore). Porta in giro nei teatri di tutta Italia le sue storie sui fisici del XX secolo, quelli che hanno creato il nostro mondo, inventando un nuovo modo romanzato di raccontare la scienza e la fisica, che con lei è alla portata di tutti.
Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx che utilizza il format della conferenza TED, ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale. Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx
- Video Language:
- Italian
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDxTalks
- Duration:
- 13:40
Elena Montrasio approved Italian subtitles for Einstein e l'infinito | Gabriella Greison | TEDxPavia | ||
Elena Montrasio edited Italian subtitles for Einstein e l'infinito | Gabriella Greison | TEDxPavia | ||
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Federico MINELLE edited Italian subtitles for Einstein e l'infinito | Gabriella Greison | TEDxPavia | ||
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