Noi siamo natura | Satish Kumar | TEDxSaoPaoloSalon

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Satish Kumar ci parla della necessità di prendersi cura del nostro pianeta. Ecologia, giustizia sociale, spiritualità ed economia sono tutte interrelate. Proteggere la terra equivale a proteggere l'umanità.

Satish Kumar è editore e attivista indiano. È stato un monaco giainista, sostenitore del disarmo nucleare, ed è al momento editore della rivista Resurgence & Ecologist. Kumar è fondatore e Direttore del corso in Ecological Studies al Schumacher College International Center.

Sono felice di aver visitato l'Amazzonia.

Era il sogno della mia vita,

ed essere in quella regione
mi è sembrato qualcosa di incredibile.

Non avrei potuto immaginare,

dopo aver visto tante immagini,
letto tanti libri,

solo dopo essere stato in Amazzonia
ho capito che il Brasile ha un tesoro.

Il Brasile è, forse,
il paese più ricco al mondo,

dal punto di vista naturalistico,

ma, in qualche modo,
l'umanità l'ha dimenticato,

persino in Brasile, molte persone
non hanno capito qual è la vera ricchezza.

Pensiamo che la ricchezza sia il denaro,
ma i soldi non sono ricchezza.

La foresta, i fiumi, la terra,
gli animali, le capacità umane:

questa è la vera ricchezza.

La natura è il vero capitale.

Il denaro è solo uno scambio,
un modo per scambiarsi servizi e beni,

ma la vera ricchezza è la natura;

le vere ricchezza sono il talento,
l'immaginazione, le capacità dell'uomo.

E quando capacità, immaginazione
e talento umano

si incontrano con la natura,
lavorano insieme,

si trovano d'accordo, non contro,
ma a favore della natura,

noi e la nutura diventiamo un tutt'uno.

Al momento,

l'umanità è arrivata a credere
che la natura sia qualcosa di estraneo.

Montagne, foreste, fiumi,
animali, uccell, fanno parte della natura,

e noi essere umani no,
ma questo non è vero!

Anche noi siamo fatti
degli stessi elementi,

terra, aria, fuoco, acqua,

e, secondo me, l'immaginazione
è il quinto elemento.

Anche la natura è creativa;

la natura è l'immaginazione stessa.

Quindi, l'unione tra la natura
e l'uomo è essenziale

se vogliamo creare
un futuro sostenibile per l'umanità.

Al momento, siamo guidati da separazione
e incapacità di collegare:

natura da un lato, noi dall'altro.

È questo il motivo per cui crediamo
di dover conquistare la natura,

di dover rubare i suoi segreti,

di doverla dominare e sfruttare
a beneficio dell'umanità.

Ma dobbiamo cambiare mentalità.

Dobbiamo pensare che se conquistiamo
la natura saremo noi a perderci.

Natura significa nascita,
"natura", "natal", nativo.

Siamo nati tutti,
e, di conseguenza, siamo tutti natura.

Quindi, non c'è separazione,

non c'è distacco
tra gli esseri umani e la natura.

Quello che facciamo alla natura
lo facciamo a noi stessi:

se avveleniamo l'acqua,
poi dobbiamo berla,

se inquiniamo l'aria,
poi dobbiamo respirarla,

se contaminiamo la terra,
poi dobbiamo mangiarne i frutti.

Il cibo che mangiamo
non è altro che terra,

le banane, la papaia,
l'ananas, il grano che mangiamo,

tutto è terra trasformata.

E allora dobbiamo proteggere e riverire
Gaia, l'organismo vivente, la Terra viva.

Dobbiamo preservare la natura, la terra,

le nostre foreste, i nostri fiumi.

Il Brasile possiede un tesoro magnifico.

Parliamo di crisi del petrolio,
di esaurimenti dei combustibili fossili,

ma la crisi dell'acqua
sarà la più grande in assoluto.

Molti paesi stanno già soffrendo
per la mancanza di acqua,

invece il Brasile è molto fortunato

ad avere una splendida rete di fiumi

tra cui il Rio delle Amazzoni
e il Rio Negro.

Risalendo il Rio Negro,
ero stupito di quanto

la natura fosse splendida, affascinante,
mozzafiato, misteriosa e magica.

Nella vita, dobbiamo comprendere
che facciamo parte della natura,

dobbiamo stare vicino
e vivere in armonia con la natura.

Siamo fatti di terra.

In latino "terra" si dice "humus".

Humus e umanità hanno la stessa radice.

Noi esseri umani siamo terra.

Se non ce ne prendiamo cura,
non possiamo essere veri uomini.

Quindi, tutte le nostre infrastrutture,

aeroporti, autostrade,
ferrovie, industrie,

i nostri edifici, le città,
tutte le infrastrutture e il commercio,

le industrie, sono solo
la ciliegina sulla torta.

La vera torta è la natura.

La vera torta è fatta di foreste,
fiumi, terra, animali,

ma anche di talento e capacità umane,
e di umana immaginazione.

Se siamo capaci di capire
che la vita è unità,

unità di uomini e natura,

allora la natura abbonda.

Non manca niente,
come ci dimostra l'Amazzonia.

Non c'è carenza d'acqua lì, né di cibo.

Se condividiamo con gli altri
e con la natura,

prendiamo la nostra parte,
e dividiamo l'abbondanza della natura

con gli altri esseri umani
e con le altre forme di vita,

non solo con gli uomini
ma anche con le altre forme di vita,

se spartiamo con tutti gli esseri viventi,

allora il sistema economico è perfetto.

Possiamo creare un'economia
che può essere sostenibile

non per 5 anni, non per 50,

non per 500 ma per 5 milioni di anni.

Questa è la forma di economia
sostenibile che vogliamo,

e può diventare realtà solo se lavoriamo
in armonia con l'ecologia.

La parola "ecologia" è formata da "ecos-"
e "logos", la conoscenza dell'"ecos-".

"Ecos-" significa pianeta Terra,
la nostra casa,

"ecos-" è casa, la nostra Terra.

Quindi, se comprendiamo
e conosciamo la nostra casa,

allora costruiamo un'economia
capace di gestire la nostra casa.

Ecologia ed economia vanno
insieme mano nella mano,

camminano di pari passo,

ecologia ed economia avanzano insieme.

In questo modo possiamo creare
un meraviglioso futuro sostenibile

per tutta l'umanità,
ma invece, al momento,

cerchiamo di conquistare la natura,
proviamo a sfruttarla,

cerchiamo di trasformarla
in merce che ci consenta

di guadagnare più soldi.

Il denaro non è vera ricchezza,
ma noi pensiamo che lo sia.

Dobbiamo cambiare mentalità,

e capire che il vero capitale
non sta nelle banche,

il vero capitale è nella terra,
nelle foreste.

La natura è il vero capitale.

Dobbiamo aderire e abbracciare
un capitalismo naturale.

Quando ciò avverrà,

tutte le infrastrutture, le industrie,
le autostrade, gli aeroporti, ecc.

troveranno spazio,

non però a spese
della natura, della terra,

delle foreste, del sistema
dei corsi d'acqua.

Al momento, avveleniamo l'acqua,
inquiniamo l'aria,

contaminiamo la terra: sostanze chimiche,
fertilizzanti, pesticidi, erbicidi.

Tutte queste cose, questi veleni,

li immettiamo nell'acqua, nell'aria

e ciò causa riscaldamento globale
e cambiamenti climatici.

Così non ci sarà
nessun futuro sostenibile

per l'intera l'umanità.

Dobbiamo cambiare modi di vedere le cose,
valori, la visione globale;

la visione globale si deve basare
sull'unità fra umanità e natura

invece che sulla separazione,
sul distacco, sulla divisione

tra esseri umani e natura.

Nel momento in cui creiamo un distacco,
cresce in noi l'arroganza,

crediamo che in qualche modo

gli uomini siano superiori alla natura,
e che sia a servizio dei nostri bisogni,

che sia utile solo se soddisfa
le nostre necessità.

Ma quello che sto dicendo
è che la natura ha un valore intrinseco.

La natura non è solo
una risposta alle esigenze umane,

ha le sue qualità, i suoi interessi,
per il proprio bene.

La natura è di per sé importante.

Gli alberi non sono lì
perché sono utili a noi,

ci danno ossigeno
in cambio di anidride carbonica,

o ci danno legna e frutti.

Sono tutte cose buone,
sono tutti regali della natura,

ma questa ha un valore intrinseco,
una importanza di per sé.

Quando ci renderemo conto del suo valore,

e impareremo a vivere in armonia con lei,

potremo creare un futuro sostenibile,

potremo identificare i veri problemi,

scarse risorse, inquinamento, rifiuti,
riscaldamento globale e climatico.

Questi mali possono essere
identificati e affrontati

se riusciamo a passare nel modo di pensare
e nella visione globale,

dalla separazione all'unità,
dalla disconnessione alla connessione.

"Only Connect" è il termine coniato
da E.M. Forster, "Only Connect":

Tutto è collegato, siamo tutti
in relazione, siamo un tutt'uno,

e questa unione nella vita

si manifesta in milioni,
miliardi, trilioni di forme.

La diversità, che sia biodiversità,
culturale o linguistica,

deve essere celebrata,

ma non usata per creare divisioni,

e non dovremmo trasformarla
in separazione e distacco.

Dobbiamo celebrare la diversità
senza che diventi divisione.

Attualmente,

soffriamo il problema
della divisione e della separazione.

È la causa che sta alla radice dei nostri
problemi ecologici e ambientali.

La filosofia della separazione
e della divisione sta alla base.

Nel momento in cui ristabiliamo l'unità,
"natura-esseri umani: una sola cosa"

siamo una cosa sola,
siamo pieni di natura,

siamo fatti di terra, aria,
fuoco, acqua e immaginazione.

Se riusciamo a realizzarlo,

possiamo avere un'abbondanza di vita,
una vita piena di gioia per tutti.

Non ci manca niente,
tranne l'immaginazione.

Abbiamo le risorse per soddisfare i nostri
bisogni, ma non la nostra ingordigia.

Attualmente, la nostra società,
la società industriale

è costruita sulla base dell'ingordigia
invece che sulla necessità.

Per questa ragione creiamo così tanti
rifiuti e così tanto inquinamento.

È fondamentale fare un passo indietro
e rendersene conto,

e la tecnologia, la scienza,
l'istruzione possono esserci d'aiuto.

Ma scienza e tecnologia
possono aiutarci

solo se siamo riverenti
e rispettosi della natura,

rispettosi della terra,
e ci consideriamo parte della natura.