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Una goccia in un mare di plastica. Ognuno di noi può fare la differenza| Emily De Sousa | TEDxKanata

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    "Non sei una goccia nell'oceano.
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    Sei l'oceano intero in una goccia".
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    È una delle mie citazioni preferite.
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    Amo il mare da sempre.
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    È un'attrazione piuttosto inspiegabile.
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    I miei genitori non hanno mai
    imparato a nuotare,
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    ed essendosi sposati molto giovani,
    non abbiamo mai avuto occasione
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    di viaggiare molto quando ero bambina.
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    Non ho messo piede
    in acqua fino all'adolescenza
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    e ho imparato a fare immersioni
    solo dopo i 19 anni compiuti.
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    Eppure
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    ero fissata con l'oceano
    e con tutto ciò che aveva da offrire.
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    Crescendo, mi immergevo
    in libri e documentari,
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    perché volevo sapere
    tutto il possibile sull'acqua.
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    Provavo un'enorme attrazione
    per questo elemento,
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    era come se l'oceano avesse un segreto
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    che doveva disperatamente
    rivelare solo a me.
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    E alla mia prima immersione
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    al largo della costa sud
    dell'isola di Oahu, alle Hawaii,
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    finalmente l'oceano ha potuto
    rivelarmi quel segreto.
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    Avevo atteso quel momento
    per tutta la vita.
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    Era la mia prima immersione.
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    Sognavo di vedere coralli brillanti
    che si estendevano per miglia,
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    mentre la fauna marina
    danzava loro attorno.
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    Ecco invece cosa mi ha mostrato l'oceano.
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    Sembrava che la vita
    fosse stata risucchiata dai coralli
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    presenti sul fondale marino.
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    La biodiversità della fauna marina
    era inesistente.
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    A stento c'era una fauna marina.
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    Giuro che mentre ero in acqua quel giorno,
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    ho sentito l'oceano sussurrare: "Aiutami".
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    Ecco perché sono qui oggi.
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    Perché nonostante la loro forza,
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    le loro profondità e la loro vastità
    apparentemente infinita,
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    i nostri oceani sono in pericolo.
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    E una delle minacce più grandi è...
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    beh, qualcosa che in realtà molti di voi
    si ritrova in tasca proprio ora:
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    la plastica.
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    Il proliferare di prodotti in plastica
    negli ultimi 70 anni
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    è stato pazzesco.
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    Ogni anno, produciamo più
    di 300 milioni di tonnellate di plastica
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    e le trasformiamo
    in prodotti di ogni genere:
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    dalle confezioni per il cibo
    ai componenti per auto,
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    dagli spazzolini da denti
    agli alberi di Natale.
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    Siamo circondati dalla plastica.
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    È diventata una parte così essenziale
    della nostra esistenza materiale
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    che è difficile immaginare
    di farne senza.
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    Ma è poi davvero tanto difficile?
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    Insomma, immaginare
    un mondo senza plastica?
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    I prodotti moderni in plastica
    che oggi conosciamo e amiamo
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    non esistevano fino agli anni '40.
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    E la cosa interessante è che,
    prima dell'avvento della plastica,
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    la vita non era poi così diversa.
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    Prima della plastica,
    il latte si vendeva in bottiglie di vetro.
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    Si riempivano quando
    si andava a fare la spesa,
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    si lavavano quando erano vuote
    e si portavano indietro la settimana dopo.
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    Quando si facevano compere,
    la gente portava da casa
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    le borse per la spesa,
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    e non c'era bisogno
    di confezionare frutta e verdura,
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    perché erano prodotti
    locali e di stagione.
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    Ma la società si è adattata
    al modo di vivere moderno
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    incentrato su giornate di lavoro non-stop,
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    piene di fast food
    e di articoli usa e getta,
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    fatti per essere gettati via
    dopo pochi minuti.
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    L'idea della plastica
    è diventata più attraente.
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    La plastica dà alla gente
    la visione quasi utopica
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    di un futuro con un'abbondante
    ricchezza materiale,
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    grazie a una sostanza
    economica, sicura e igienica
  • 3:34 - 3:37
    che può essere modellata
    a nostro piacimento.
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    E la nostra brama di questa sostanza
    economica e durevole è tale,
  • 3:41 - 3:47
    che ad oggi abbiamo prodotto
    9,1 miliardi di tonnellate di plastica.
  • 3:48 - 3:51
    9,1 miliardi di tonnellate!
  • 3:51 - 3:52
    È assurdo.
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    Come si può anche solo immaginare
    una tale quantità di plastica?
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    Proverò a fare qualche esempio
    che chiarisca per noi questi numeri.
  • 4:01 - 4:04
    Abbiamo prodotto tanta plastica
    che il suo peso, oggi,
  • 4:04 - 4:08
    equivale a quello di 25.000
    Empire State Building,
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    80 milioni di balenottere azzurre,
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    o un miliardo di elefanti.
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    Molti di voi, ne sono certa,
    penseranno che il mio discorso
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    voglia dipingere la plastica
    come il cattivo di turno.
  • 4:22 - 4:25
    E anche se in parte è vero,
    non si tratta solo di questo.
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    Io penso che la plastica
    diventi il cattivo solo a causa
  • 4:29 - 4:33
    dell'uso, o meglio, l'abuso
    che ne fa il genere umano.
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    Perché dei 300 milioni di tonnellate
    di plastica che produciamo ogni anno
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    solo il 25% viene riciclato a dovere.
  • 4:41 - 4:43
    Ed ecco dove finisce il resto.
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    Ogni anno, 8 milioni di tonnellate
    finiscono nei nostri oceani.
  • 4:50 - 4:52
    Il 50% di questa è plastica monouso,
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    che adempie per pochi minuti allo scopo
    poi è gettata via senza riguardo.
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    I sacchetti di plastica dei supermercati
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    sono responsabili di milioni
    di vittime tra le tartarughe marine
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    in tutto il pianeta,
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    e in media vengono usati
    solo per 15 minuti.
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    Pensateci.
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    Qualcosa che in una giornata
    usate solo 15 minuti
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    ha un impatto letale a vita.
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    La foto di questo gabbiano
    è diventata virale
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    e ha fatto venire alla luce
    il tema dell'inquinamento da plastica.
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    Oggi , si stima che il 99% degli uccelli
    marini abbia ingerito plastica.
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    Cannucce.
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    Sembrano innocue, vero?
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    Che danno può fare
    una piccola cannuccia?
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    Molti di noi non fanno neanche caso
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    quando al ristorante le bevande
    arrivano già con una cannuccia dentro.
  • 5:44 - 5:49
    La Fondazione David Suzuki stima
    che siano considerate tanto irrilevanti
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    che solo in Canada si usano
    57 milioni di cannucce al giorno.
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    Ma per questa tartaruga,
    quella cannuccia non è stata innocua.
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    Ecco un altro video
    che è diventato virale,
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    e non ve lo mostrerò qui oggi
    perché è difficile da guardare,
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    ma essenzialmente mostra un equipaggio
    che prova a rimuovere una cannuccia
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    dalle narici di una tartaruga.
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    Anche le barriere coralline sono colpite
    dall'inquinamento da plastica.
  • 6:19 - 6:21
    Molti dimenticano
    che i coralli sono creature viventi
  • 6:21 - 6:25
    e sono molto sensibili
    ai cambiamenti nell'oceano.
  • 6:25 - 6:28
    La plastica ha avuto un ruolo chiave
    nella morte di alcune barriere,
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    in zone molto conosciute,
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    tra cui la Grande Barriera Corallina.
  • 6:33 - 6:36
    Anche gli animali più grandi,
    come balene, squali e delfini
  • 6:36 - 6:39
    sono a rischio
    per l'inquinamento da plastica.
  • 6:39 - 6:42
    Quando questi animali più grossi
    mangiano i pesci più piccoli,
  • 6:42 - 6:44
    che hanno già ingerito plastica,
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    le tossine della plastica
    cominciano a bioaccumularsi.
  • 6:47 - 6:50
    Questo porta al collasso del fegato
    e ad altri problemi tossicologici
  • 6:50 - 6:52
    tra gli animali ai vertici
    della catena alimentare.
  • 6:54 - 6:55
    A proposito della catena alimentare,
  • 6:55 - 7:00
    anche noi siamo a rischio
    a causa della plastica negli oceani.
  • 7:00 - 7:05
    Perché quando la plastica arriva in mare
    non si decompone, né sparisce.
  • 7:05 - 7:09
    Si disgrega invece
    in particelle sempre più piccole
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    note come microplastiche.
  • 7:11 - 7:12
    Come immaginerete,
  • 7:12 - 7:15
    questi microscopici pezzi di plastica
    vengono scambiati per cibo,
  • 7:15 - 7:19
    vengono consumati
    dai piccoli pesci e persino dal plankton
  • 7:19 - 7:22
    e infine ritornano
    in cima alla catena alimentare.
  • 7:22 - 7:26
    L'uomo, in pratica, finisce per mangiare
    la stessa plastica che aveva gettato via.
  • 7:27 - 7:29
    Oggi si valuta
  • 7:29 - 7:33
    che il 67% del pesce
    che consumiamo contenga plastica.
  • 7:34 - 7:36
    Se consumate pesce regolarmente
  • 7:36 - 7:41
    significa che ingerite
    fino a 11.000 pezzi di plastica all'anno.
  • 7:43 - 7:46
    Abbiamo preso dall'oceano
    tutto ciò che volevamo,
  • 7:46 - 7:48
    gli abbiamo dato quello
    che non volevamo,
  • 7:48 - 7:52
    e l'oceano ora ci sta letteralmente
    rimettendo i nostri rifiuti nel piatto.
  • 7:53 - 7:56
    Lavoro attivamente alla tutela dell'oceano
  • 7:56 - 7:57
    ormai da tre anni.
  • 7:57 - 8:00
    Il mio obiettivo principale
    è la narrazione digitale.
  • 8:01 - 8:03
    Miro a tradurre i problemi ambientali
  • 8:03 - 8:06
    in progetti mediatici ad uso e consumo
    dalla gente comune:
  • 8:06 - 8:10
    fotografie, video su YouTube
    e brevi post sui blog.
  • 8:10 - 8:15
    Nei miei anni all'università ho capito
    che 20 pagine di pubblicazione scientifica
  • 8:15 - 8:19
    non sono il modo migliore per dare
    visibilità a un problema ambientale.
  • 8:19 - 8:21
    E nei miei anni di attivismo ambientalista
  • 8:21 - 8:24
    ho capito che c'è bisogno
    di arrivare alle masse.
  • 8:25 - 8:29
    Individuato il divario, ho iniziato
    a colmare il vuoto di conoscenze,
  • 8:29 - 8:31
    e ho voluto farlo
  • 8:31 - 8:35
    in modo che, non solo
    sensibilizzasse e informasse sul problema,
  • 8:35 - 8:37
    ma che ispirasse la gente ad agire.
  • 8:38 - 8:41
    Quando ho cominciato,
    pensavo di essere un genio.
  • 8:42 - 8:45
    Pensavo di aver creato
    il lavoro dei miei sogni.
  • 8:45 - 8:49
    Immaginavo di viaggiare per il mondo,
    di nuotare con i delfini
  • 8:49 - 8:53
    e magari imbattermi
    in una bottiglia di plastica qui e là.
  • 8:54 - 8:58
    Non ho capito la portata reale
    di questo problema
  • 8:58 - 9:00
    fino a quando non mi ci sono
    ritrovata in mezzo.
  • 9:01 - 9:02
    Oggi,
  • 9:02 - 9:05
    mi trovo regolarmente in acqua
    con i più grandi predatori oceanici,
  • 9:06 - 9:10
    ed è l'esperienza più umiliante
    e straziante della mia vita.
  • 9:11 - 9:13
    Perché ogni volta che entro in acqua
    con gli squali,
  • 9:13 - 9:17
    sono testimone di come
    la plastica e l'impatto dell'uomo
  • 9:17 - 9:20
    siano una minaccia diretta
    alla sopravvivenza delle loro specie.
  • 9:21 - 9:24
    Di recente ho avuto l'opportunità
    di visitare le Maldive,
  • 9:25 - 9:28
    luogo che non avrei mai immaginato
    di poter vedere.
  • 9:28 - 9:32
    Ho sempre percepito quelle isole
    come una meta da luna di miele,
  • 9:33 - 9:37
    ma quando sono arrivata,
    mi ha colpito una realtà straziante:
  • 9:37 - 9:41
    tutte le spiagge erano disseminate
    di bottiglie di plastica.
  • 9:42 - 9:46
    Nemmeno la mia città, Toronto,
    è immune dall'inquinamento da plastica.
  • 9:47 - 9:50
    È un problema globale.
  • 9:52 - 9:55
    La decisione di disfarsi con noncuranza
    di oggetti di plastica
  • 9:55 - 9:57
    è questione di un istante,
  • 9:57 - 10:00
    ma ha conseguenze che durano per sempre.
  • 10:00 - 10:04
    Uno dei maggiori vantaggi della plastica
    è che è fatta per durare
  • 10:04 - 10:05
    per molto, molto tempo.
  • 10:06 - 10:07
    E infatti,
  • 10:07 - 10:11
    quasi ogni oggetto di plastica
    mai prodotto esiste ancora oggi.
  • 10:12 - 10:15
    Che sia stato riciclato
    in un prodotto differente
  • 10:15 - 10:17
    o eliminato e giacente
    sul fondo dell'oceano,
  • 10:17 - 10:20
    si trova ancora qui
    e non andrà da nessun'altra parte.
  • 10:21 - 10:24
    Ecco i reperti fossili
    che sta lasciando l'umanità.
  • 10:24 - 10:28
    Questa è la foto
    di un oggetto in plastica fossilizzato.
  • 10:28 - 10:31
    Gli scienziati li chiamano tecno-fossili,
  • 10:31 - 10:33
    e fra migliaia di anni
  • 10:33 - 10:35
    è così che la gente saprà
    che siamo esistiti,
  • 10:35 - 10:39
    attraverso i resti dei rifiuti in plastica
    abbandonati per tutto il globo.
  • 10:41 - 10:44
    Le NU hanno definito il problema
    della plastica negli oceani
  • 10:44 - 10:47
    una crisi planetaria.
  • 10:47 - 10:48
    E hanno ragione.
  • 10:49 - 10:53
    I nostri oceani sono troppo importanti
    per essere trattati come una discarica.
  • 10:54 - 10:57
    Vorrei che tutti faceste
    un piccolo esercizio con me.
  • 10:57 - 10:59
    Inspirate profondamente.
  • 11:00 - 11:02
    Adesso espirate.
  • 11:03 - 11:06
    Ha fatto bene anche a me,
    dato che sono un po' tesa.
  • 11:06 - 11:07
    (Risate)
  • 11:07 - 11:10
    Avete potuto fare quel respiro
    grazie agli oceani.
  • 11:11 - 11:13
    Sono sicura che molti di voi, crescendo,
  • 11:13 - 11:16
    hanno imparato che gli alberi producono
    l'ossigeno che respiriamo.
  • 11:17 - 11:20
    Fin da piccoli ci hanno insegnato
    che dobbiamo proteggere gli alberi
  • 11:20 - 11:24
    perché ci forniscono l'ossigeno
    con cui respiriamo,
  • 11:24 - 11:26
    e che per il pianeta
    sono un sostegno vitale.
  • 11:26 - 11:28
    Non fraintendetemi,
  • 11:28 - 11:30
    gli alberi sono essenziali
    e dobbiamo proteggerli.
  • 11:31 - 11:34
    Ma mentre approfondivo i miei studi
    di scienze ambientali
  • 11:34 - 11:36
    e il mio lavoro di protezione ambientale
  • 11:36 - 11:38
    ho imparato che gli alberi
    sono responsabili
  • 11:38 - 11:42
    per il 28% dell'ossigeno che respiriamo
  • 11:42 - 11:46
    mentre il 70% proviene dagli oceani.
  • 11:47 - 11:50
    Gli oceani sono i polmoni
    di questo pianeta.
  • 11:50 - 11:53
    La Terra è un pianeta azzurro.
  • 11:53 - 11:55
    Sicuramente in molti avrete visto
    quella foto dallo spazio
  • 11:55 - 12:00
    dove, guardando in basso,
    la Terra appare come un'enorme biglia blu,
  • 12:00 - 12:05
    perché la sua superficie è coperta
    soprattutto d'acqua e non di terra.
  • 12:05 - 12:09
    Non solo gli oceani producono
    la maggior parte dell'ossigeno,
  • 12:09 - 12:11
    ma sono il maggior serbatoio
    di anidride carbonica
  • 12:11 - 12:14
    e ospitano la più grande
    biodiversità del nostro pianeta.
  • 12:15 - 12:20
    È ora di riconoscere quanto sia importante
    mantenere in salute i nostri oceani,
  • 12:20 - 12:24
    perché è vero che sono molto grandi
    ma non abbastanza da non collassare.
  • 12:24 - 12:27
    E se gli oceani muoiono,
    moriamo anche noi.
  • 12:29 - 12:31
    Al momento si stima che nel 2050
  • 12:31 - 12:34
    i mari conterranno più plastica che pesci.
  • 12:35 - 12:40
    Se ciò dovesse accadere, il nostro mondo
    assumerà un aspetto molto diverso.
  • 12:40 - 12:43
    I prodotti ittici saranno
    un lusso per pochi
  • 12:43 - 12:46
    che solo la parte più benestante
    della popolazione si potrà permettere.
  • 12:46 - 12:49
    E le comunità costiere che basano
    il proprio sostentamento sulla pesca
  • 12:49 - 12:52
    saranno costrette a spostarsi
    in cerca di nuovo lavoro:
  • 12:52 - 12:55
    i rifugiati diventeranno
    un enorme problema ambientale
  • 12:55 - 12:57
    per tutti gli altri paesi.
  • 12:58 - 13:00
    Anche la nostra vita cambierà non poco.
  • 13:00 - 13:02
    I ricordi della vacanze cambieranno.
  • 13:03 - 13:05
    Invece di scattare foto
    della nostra famiglia
  • 13:05 - 13:08
    davanti a uno splendido mare
    azzurro e cristallino,
  • 13:08 - 13:11
    li fotograferemo
    davanti a una discarica di plastica.
  • 13:11 - 13:13
    E forse non esporremo i nostri figli
  • 13:13 - 13:16
    alle tossine che prosperano
    in un mare di plastica,
  • 13:16 - 13:18
    e loro non conosceranno mai
    la gioia di nuotare in mare
  • 13:18 - 13:21
    per non parlare dei coralli colorati
    e degli animali marini
  • 13:21 - 13:23
    che vivono sotto la superficie.
  • 13:24 - 13:26
    Ma non dovrà essere per forza così.
  • 13:27 - 13:29
    Ogni persona presente oggi
    in questa stanza
  • 13:30 - 13:32
    sa già cosa ci vuole
    per fare la differenza.
  • 13:34 - 13:37
    Il fatto è che non possiamo
    tornare indietro nel tempo,
  • 13:37 - 13:39
    tornare a un mondo senza plastica.
  • 13:40 - 13:42
    La storia e la scienza ci hanno dimostrato
  • 13:42 - 13:46
    che la plastica non è il prodotto ideale
    che un tempo credevamo,
  • 13:46 - 13:49
    ma che è una parte necessaria
    e importante del nostro futuro.
  • 13:49 - 13:51
    Quindi, se non possiamo vivere senza,
  • 13:51 - 13:53
    dobbiamo imparare
    come poterci convivere
  • 13:53 - 13:56
    in modo responsabile e sostenibile
  • 13:56 - 13:59
    aumentando al massimo il riciclo
    e riducendo al minimo la produzione.
  • 13:59 - 14:02
    C'è già plastica a sufficienza
    su questo pianeta.
  • 14:02 - 14:04
    Non c'è bisogno di crearne altra,
  • 14:04 - 14:08
    ma di trovare un modo intelligente
    di riutilizzare quella che ormai c'è già.
  • 14:09 - 14:12
    Ciò vuol dire
    fermare il ciclo dell'usa e getta.
  • 14:12 - 14:16
    L'unico modo in cui includere la plastica
    in un futuro sostenibile
  • 14:16 - 14:18
    consiste nell'eliminare
    i prodotti usa e getta
  • 14:18 - 14:21
    e guardare a un'economia circolare
  • 14:21 - 14:24
    in cui prodotti usati
    diventino prodotti nuovi.
  • 14:24 - 14:27
    L'abbiamo già fatto
    e possiamo farlo di nuovo.
  • 14:27 - 14:30
    Quando sono salita sul palco
    vi ho portato alcuni esempi
  • 14:30 - 14:32
    di come fosse la vita
    prima della plastica
  • 14:32 - 14:34
    e non era per niente un follia.
  • 14:34 - 14:36
    Eravamo incredibilmente pieni di risorse,
  • 14:36 - 14:39
    capaci di riutilizzare e dare nuova vita
    a tutto il possibile.
  • 14:39 - 14:42
    Vorrei pensare che l'umanità di oggi
    non sia molto diversa dagli anni '40,
  • 14:42 - 14:44
    e che non c'è ragione per cui oggi
  • 14:44 - 14:47
    non possiamo trovare modi nuovi
    di riutilizzare vecchi prodotti.
  • 14:48 - 14:51
    La plastica è stata introdotta
    nelle nostra vite poco alla volta
  • 14:51 - 14:55
    e il suo impatto si può ridurre
    nella stessa identica maniera.
  • 14:56 - 15:01
    Ci vogliono solo piccoli cambiamenti
    giorno per giorno, su scala individuale.
  • 15:01 - 15:06
    Perché le nostre azioni di oggi
    hanno un enorme impatto sul domani.
  • 15:07 - 15:12
    E allora, basta bottiglie di plastica,
    compratene una riutilizzabile.
  • 15:12 - 15:15
    E già che ci siete, fate lo stesso
    per il bicchiere del caffè
  • 15:16 - 15:18
    e ricordate sempre di portare
    la borsa per la spesa
  • 15:18 - 15:19
    quando andate al supermercato.
  • 15:19 - 15:22
    E non comprate verdure
    avvolte nella plastica.
  • 15:22 - 15:26
    Quando andate al bar, al ristorante,
    chiedete il drink senza cannuccia.
  • 15:27 - 15:29
    Spesso la gente pensa
  • 15:29 - 15:33
    che i problemi dell'ambiente si risolvano
    solo cambiando le norme dall'alto,
  • 15:33 - 15:36
    con accordi storici internazionali
  • 15:36 - 15:38
    o con innovazioni all'avanguardia
  • 15:38 - 15:42
    e che le azioni di un singolo
    non abbiano conseguenze sul pianeta.
  • 15:42 - 15:44
    Niente di più falso.
  • 15:45 - 15:47
    Pensateci.
  • 15:47 - 15:49
    Se ognuno di noi, oggi,
  • 15:49 - 15:52
    quando andrà al ristorante, al bar,
  • 15:52 - 15:55
    chiederà il proprio drink senza cannuccia;
  • 15:55 - 15:59
    quelle saranno già 400 cannucce
    che non finiranno nell'oceano.
  • 16:00 - 16:02
    È così che comincia il cambiamento.
  • 16:03 - 16:05
    Comincia con una persona.
  • 16:06 - 16:08
    Comincia con una cannuccia.
  • 16:09 - 16:11
    E comincia con una goccia.
  • 16:13 - 16:17
    E i cambiamenti quotidiani
    che facciamo nelle nostre vite
  • 16:17 - 16:19
    sono quella goccia.
  • 16:19 - 16:24
    Non solo una goccia nell'oceano,
    ma l'oceano in una goccia.
  • 16:25 - 16:26
    Grazie.
  • 16:26 - 16:28
    (Applausi)
Title:
Una goccia in un mare di plastica. Ognuno di noi può fare la differenza| Emily De Sousa | TEDxKanata
Description:

Ogni anno 8 milioni di tonnellate di plastica si riversano negli oceani. Cambiare si può e anche una persona fa la differenza. Si può cominciare con una cannuccia, con una goccia, perché "Tu non sei una goccia nell'oceano. Sei l'oceano intero in una goccia". Emily De Sousa è la fondatrice e la proprietaria del blog sul turismo sostenibile "Airplanes and Avocados”, all'interno del quale si discutono opzioni per viaggi sostenibili e questioni di protezione dell'ambiente marino. I suoi studi accademici si concentrano sulle politiche ambientali per la creazione di normative più attente alla protezione dei nostri oceani, in particolare le acque internazionali, per combattere l'inquinamento, la pesca indiscriminata e altre pratiche illegali che mettono a rischio la salute dei nostri mari.
Quando non è impegnata nello studio, Emily trascorre il tempo libero viaggiando per il mondo, soprattutto verso destinazioni eco-turistiche, cercando di sensibilizzare il pubblico al problema dell'inquinamento da plastica nelle comunità costiere.

Per saperne di più: https://www.ted.com/tedx

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
16:39

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