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Origami: tecnica, arte, tecnologia | Roberto Gretter | TEDxTrento

  • 0:11 - 0:15
    Questo è il pangolino di Eric Joisel,
    è un origami,
  • 0:15 - 0:19
    è piegato da un unico foglio di carta,
    esagonale, senza tagli.
  • 0:19 - 0:21
    Le regole dell’origami sono facili:
  • 0:21 - 0:26
    [Applausi]
  • 0:30 - 0:36
    si prende un foglio di carta e si piega,
    non si usano le forbici, né la colla.
  • 0:37 - 0:41
    L’origami è un'arte - e ci vuole
    un po’ di coraggio a dire che è un'arte -
  • 0:41 - 0:44
    perchè quasi tutti pensano
    che l'origami sia semplicemente
  • 0:44 - 0:47
    un giochetto per bambini.
  • 0:47 - 0:49
    Cercherò di farvi cambiare idea.
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    L’origami al giorno d’oggi è questo:
  • 0:52 - 0:58
    ogni modello ha un suo autore,
    questo è un cavallo di Roman Diaz
  • 0:58 - 1:02
    che è un veterinario che è abilissimo
    a catturare l'essenza degli animali.
  • 1:02 - 1:06
    Robert Lang invece è
    uno dei teorici dell’origami,
  • 1:06 - 1:10
    ha, tra le altre cose,
    formalizzato una teoria,
  • 1:10 - 1:14
    di cui vi dirò qualcosina,
    per progettare origami complessi.
  • 1:15 - 1:19
    Questo è un modello mio,
    una carrozzina tridimensionale.
  • 1:21 - 1:27
    Satoshi Kamiya è noto per creare modelli
    molto molto complessi come questa vespa,
  • 1:27 - 1:32
    mentre invece Giang Dinh
    fa della semplicità la sua arma vincente:
  • 1:32 - 1:34
    lui lavora col cartoncino bagnato,
  • 1:34 - 1:38
    inumidendolo e riuscendo
    ad ottenere queste figure plastiche.
  • 1:39 - 1:45
    Eric Joisel è un altro autore,
    l'autore del pangolino anche,
  • 1:45 - 1:49
    e lui è maestro nel creare
    figure anche umane
  • 1:49 - 1:52
    e nello sfruttare il volume della carta
  • 1:52 - 1:57
    per creare degli effetti tipo ad esempio
    le gambe dell'Arlecchino.
  • 1:58 - 2:02
    Come si è arrivati a questo punto?
  • 2:03 - 2:07
    Partiamo dalla cosa più semplice:
    la base quadrata.
  • 2:08 - 2:14
    È un quadrato di carta, vengono piegate
    le mediane a monte, le diagonali a valle,
  • 2:14 - 2:20
    si richiude e si ottiene questa figura:
    si chiama base quadrata e ha 4 alette.
  • 2:20 - 2:24
    Nessuna sorpresa, viene da un quadrato:
    4 lati, 4 angoli, 4 alette.
  • 2:24 - 2:26
    Piegando un modello di John Montroll
  • 2:26 - 2:30
    a un certo punto uno si ritrova
    con questa roba tra le mani,
  • 2:30 - 2:34
    che sembra una base quadrata
    ma di alette ne ha cinque:
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    indiscutibilmente cinque e uno si chiede:
  • 2:36 - 2:40
    “Ma come, sono partito da un quadrato:
    da dove esce la quinta aletta?”
  • 2:40 - 2:43
    Il trucco per capire la cosa,
  • 2:43 - 2:46
    per capire come funziona,
    è riaprire il foglio.
  • 2:46 - 2:51
    Allora uno riapre il foglio e vede
    che l'autore non ha fatto altro
  • 2:51 - 2:54
    che disegnare un pentagono
    all'interno del quadrato
  • 2:54 - 2:56
    e ha nascosto tutta la carta in eccesso.
  • 2:56 - 2:59
    Allora il messaggio qui è:
  • 2:59 - 3:04
    “Se volete capire come funziona,
    riaprite il modello.”
  • 3:07 - 3:14
    Questo è uno scorpione,
    uno degli scorpioni di Robert Lang,
  • 3:14 - 3:15
    ha un sacco di punte.
  • 3:15 - 3:20
    Per capire come funziona questo bisogna
    sapere come funziona un ombrello.
  • 3:20 - 3:24
    Allora, immaginate:
    un ombrello chiuso è la punta piegata,
  • 3:24 - 3:28
    un ombrello aperto è la carta
    che serve per ottenere quella punta.
  • 3:29 - 3:33
    Un ombrello più grande
    darà una punta più lunga.
  • 3:34 - 3:38
    Questo è lo stesso modello,
    lo stesso scorpione, riaperto.
  • 3:40 - 3:44
    È stato piegato e poi riaperto
  • 3:44 - 3:47
    e sono state segnate
    le posizioni delle varie punte.
  • 3:47 - 3:49
    Ogni punto è un cerchio, un ombrello:
  • 3:49 - 3:52
    l’ombrello grande, quello blu,
    è responsabile per la coda,
  • 3:52 - 3:57
    quelli rossi sono le zampe,
    quelli verdi sono le chele.
  • 3:57 - 3:59
    Torniamo adesso alla presentazione.
  • 4:03 - 4:05
    Questa è la figura che avete appena visto,
  • 4:05 - 4:07
    e questa mappa delle pieghe
  • 4:07 - 4:10
    - viene chiamata, in termini tecnici,
    crease pattern -
  • 4:10 - 4:16
    e questa è la versione originale di Lang,
    dove si vedono tutte le pieghe di lavoro.
  • 4:16 - 4:20
    Quindi il problema di progettare
    un origami complesso si trasforma
  • 4:20 - 4:26
    nel problema matematico di disporre
    opportunamente dei cerchi nel piano.
  • 4:26 - 4:32
    Non sono solo cerchi, vedete
    che ci sono anche delle figure,
  • 4:32 - 4:35
    sono lievemente sfasate però
    indicherebbero dei fiumiciattoli
  • 4:35 - 4:39
    che separano i punti e riescono
    a dare una topologia al modello.
  • 4:41 - 4:46
    Facciamo un passo indietro: esiste
    una vera e propria geometria origami,
  • 4:46 - 4:48
    fatta di assiomi e fatta di teoremi.
  • 4:49 - 4:53
    È una geometria che è più potente
    della geometria con “riga e compasso”,
  • 4:53 - 4:57
    nel senso che tutte le costruzioni
    fattibili con riga e compasso
  • 4:57 - 4:58
    sono fattibili anche con l'origami,
  • 4:58 - 5:03
    ma l’origami può farne altre, ad esempio
    dividere un angolo in tre parti uguali.
  • 5:05 - 5:07
    Un piccolo esempio di geometria origami:
  • 5:07 - 5:10
    partiamo da questo quadrato,
    facciamo queste pieghe
  • 5:10 - 5:12
    e quello che otteniamo
    è questa figura qui.
  • 5:12 - 5:14
    Sono solo tre pieghe,
  • 5:14 - 5:20
    però si intravede un triangolo grande,
    che io affermo essere equilatero.
  • 5:20 - 5:24
    È equilatero perchè i suoi lati sono tre
  • 5:24 - 5:27
    dei lati del quadrato,
    quindi sono tutti uguali, ok?
  • 5:27 - 5:31
    E se è un triangolo equilatero
    questi sono esattamente 60 gradi,
  • 5:31 - 5:36
    quindi io ho una maniera facilissima
    di trovare 60 gradi da un quadrato.
  • 5:36 - 5:41
    Un altro esempio riguarda
  • 5:41 - 5:44
    la divisione in parti uguali di un foglio.
  • 5:44 - 5:47
    Se voi vedete i punti
    sulla diagonale sono sei
  • 5:47 - 5:50
    e quindi dividono quel segmento
    in cinque parti uguali.
  • 5:51 - 5:53
    Sull'altra diagonale
    la divisione è in terzi,
  • 5:53 - 5:57
    quindi, con pochissime pieghe,
    che son quelle che sono evidenziate qui,
  • 5:57 - 6:00
    io riesco ad ottenere
    una divisione in quinti e in terzi.
  • 6:00 - 6:04
    A cosa mi potrebbe servire questo,
    magari lo scopriamo dopo.
  • 6:04 - 6:08
    Una delle mosse più belle
    in origami è il twist.
  • 6:08 - 6:13
    Il twist è basato su un poligono centrale,
  • 6:13 - 6:16
    che ruota, e una serie di pieghe parallele
  • 6:16 - 6:18
    a due a due che si diramano
    dal poligono centrale:
  • 6:18 - 6:21
    si chiama così perchè,
    quando si fa questa piega,
  • 6:21 - 6:23
    il poligono centrale effettivamente
    fa una rotazione.
  • 6:23 - 6:25
    A cosa serve il twist?
  • 6:25 - 6:28
    Il twist serve a creare
    delle rose come questa.
  • 6:28 - 6:33
    Questa è basata su un twist pentagonale,
  • 6:33 - 6:36
    è una rosa di Naomiki Sato.
  • 6:36 - 6:40
    Oppure servono a creare
    delle tassellazioni, come queste qui.
  • 6:40 - 6:42
    Guardate in particolare quella di mezzo,
  • 6:42 - 6:45
    che tra un pochettino
    vedrete in un'altra luce.
  • 6:46 - 6:48
    Le tassellazioni possono anche
    essere molto complesse,
  • 6:48 - 6:51
    come questa di Alessandro Beber:
  • 6:51 - 6:56
    questa ha dei twist a 12 lati,
    a 3, a 4, a 6.
  • 6:58 - 7:01
    I twist vengono usati anche in tecnologia:
  • 7:01 - 7:04
    il problema qui è quello
    di un pannello solare
  • 7:04 - 7:06
    che deve essere impacchettato nel missile
  • 7:06 - 7:10
    o nello shuttle, mandato su,
    e, quando è nello spazio,
  • 7:10 - 7:15
    deve essere aperto col minor sforzo
    e la minima possibilità di rottura.
  • 7:15 - 7:20
    Questa la sequenza di mosse
    che vengono fatte.
  • 7:23 - 7:24
    È questo.
  • 7:25 - 7:28
    Questo è come viene mandato su, dopodiché,
  • 7:28 - 7:32
    una volta che è su, si apre.
  • 7:33 - 7:36
    [Applausi]
  • 7:40 - 7:43
    Questo è un twist
  • 7:43 - 7:47
    e questa è una tassellazione di twist,
    è l'alveare di prima.
  • 7:47 - 7:51
    Allora, se voi vedete, ognuno dei robini
  • 7:51 - 7:52
    esagonali in realtà si può aprire.
  • 7:56 - 8:00
    Quindi questi sono
    molto imparentati tra loro.
  • 8:00 - 8:05
    Io vado matto per gli origami di movimento
    che sono questi che vi sto mostrando.
  • 8:05 - 8:07
    Questo è un frattale:
  • 8:07 - 8:13
    significa che ho una fila di petali,
    di 12 petali esterni,
  • 8:13 - 8:15
    una un po' più piccola,
  • 8:15 - 8:18
    uguali come forma ma più piccoli
    come dimensione.
  • 8:18 - 8:21
    E questo è un unico foglio di carta.
  • 8:22 - 8:24
    [Applausi]
  • 8:24 - 8:30
    La cosa in qualche maniera sorprendente
    non è tanto che lui si apre,
  • 8:31 - 8:35
    ma il fatto che lui si richiude,
    perché la carta ricorda.
  • 8:35 - 8:38
    [Applausi]
  • 8:39 - 8:42
    Voglio stupirvi ancora
    con un paio di modelli di movimento:
  • 8:43 - 8:48
    questo si chiama flexicubo,
  • 8:48 - 8:51
    è creato da un'unica strisce di carta
  • 8:51 - 8:52
    che compone 8 cubetti incernierati
  • 8:52 - 8:55
    in maniera da avere
    questo movimento continuo.
  • 8:55 - 8:58
    Questo è il suo papà invece:
    il flexicubo doppia stella,
  • 8:58 - 9:00
    è un modello di Dave Brill.
  • 9:00 - 9:04
    Anche lui è della famiglia dei flexicubi,
    è l'unico modello qui che non è composto
  • 9:04 - 9:08
    da un unico foglio di carta,
    sono 64 moduli incastrati.
  • 9:08 - 9:11
    Anche lui può girare,
    ma ad un certo punto io posso fermarmi,
  • 9:12 - 9:17
    posso aprire lo scrigno
    e posso estrarre la prima stella.
  • 9:18 - 9:23
    Ma lui si chiama flexicubo doppia stella,
  • 9:23 - 9:26
    perché le stelle sono due.
  • 9:26 - 9:29
    [Applausi]
  • 9:30 - 9:34
    Qui vi lascio immaginare
    quanta geometria c’è qua dentro,
  • 9:34 - 9:38
    però questo è mezzo cubetto e questo
    è un altro mezzo cubetto: sono accostati.
  • 9:38 - 9:43
    Ma anche questo è mezzo cubo:
    questo è mezzo cubo, la stella,
  • 9:43 - 9:46
    e se io lo giro lui diventa
    una scatola per stelle,
  • 9:46 - 9:50
    cioé una scatola che ha esattamente
    lo spazio per tenere una stella dentro.
  • 9:54 - 9:57
    [Applausi]
  • 9:57 - 9:59
    Perché uno dovrebbe fare origami?
  • 9:59 - 10:02
    Allora, ci sono un sacco di motivazioni.
  • 10:02 - 10:06
    L'origami istiga alla manualità,
    alla fantasia e alla creatività,
  • 10:06 - 10:08
    fa piacere la matematica ai ragazzi.
  • 10:08 - 10:10
    Il motivo per cui io piego origami
  • 10:10 - 10:15
    è perchè è bello: l'origami è magia,
    è realmente la magia della trasformazione.
  • 10:16 - 10:20
    Due parole sul Centro Diffusione Origami,
    che è l'associazione senza scopo di lucro
  • 10:20 - 10:26
    che raccoglie gli origamisti italiani
    e organizza convegni, tra le altre cose.
  • 10:26 - 10:28
    I convegni origami sono
    delle fucine di idee
  • 10:28 - 10:31
    dove ognuno porta i suoi modelli,
    li espone,
  • 10:31 - 10:34
    li spiega e li fa piegare agli altri.
  • 10:34 - 10:36
    In questa maniera c'è
    una contaminazione di idee
  • 10:36 - 10:41
    che ha portato tra le altre cose
    anche ai convegni su origami e didattica.
  • 10:41 - 10:42
    Stiamo adesso organizzando
  • 10:42 - 10:44
    il terzo convegno
    che sarà il prossimo aprile
  • 10:44 - 10:48
    ed è un'ottima occasione
    per gli insegnanti e gli educatori
  • 10:48 - 10:49
    che vogliono usare l'origami
  • 10:49 - 10:55
    per la loro attività per entrare
    in contatto con le varie possibilità.
  • 10:57 - 11:02
    Ok, volevo finire con l'orso di Zsebe,
    facendovi vedere come si piega,
  • 11:02 - 11:05
    ma non so se ho ancora tempo, quindi...
  • 11:05 - 11:08
    Sì? Ho ancora tempo?
  • 11:08 - 11:09
    [CR] Prenditi un minuto!
  • 11:09 - 11:14
    [RG] Mi prendo un minuto,
    allora, eccolo qua!
  • 11:14 - 11:20
    Ho già prepiegato qualcosina
    perché altrimenti non ce l'avrei fatta.
  • 11:20 - 11:24
    Qui uno già intuisce
    un pochettino la struttura:
  • 11:24 - 11:28
    questo diventerà un orso: coda e testa.
  • 11:28 - 11:34
    Dalla testa uno ricava
    in qualche maniera le orecchie,
  • 11:34 - 11:38
    e poi la cosa bella
    è come si forma la testa.
  • 11:38 - 11:43
    Adesso qui serve uno zoom
    proprio su questa parte.
  • 11:43 - 11:46
    Allora, prima cosa si piega in su,
    adesso ho esattamente un rombo.
  • 11:50 - 11:54
    Piego in su il musetto,
    poi schiaccio da dentro
  • 11:54 - 11:57
    e chiudo la parte sopra,
    che diventerà la gobba dell’orso.
  • 11:57 - 12:01
    E comincia già a formarsi,
    vedete, il muso,
  • 12:01 - 12:05
    ma adesso la mossa, la mossa base:
    è una piega a monte qui,
  • 12:05 - 12:07
    seguita da una piega a valle subito sotto,
  • 12:13 - 12:17
    che fanno comparire il muso dell'orso.
  • 12:17 - 12:20
    È venuto un po' così, ma perdonatemi.
  • 12:20 - 12:22
    [Applausi]
  • 12:24 - 12:28
    Questo sarebbe il modello
    come dovrebbe essere.
  • 12:30 - 12:34
    Ok, ho più o meno finito
    la mia presentazione.
  • 12:34 - 12:36
    Questo è un modello
    creato per l'occasione:
  • 12:38 - 12:41
    è un modello che, in pratica,
    è il modello ha un taglio.
  • 12:41 - 12:44
    Il teorema “un taglio”: quello che succede
  • 12:44 - 12:49
    è che uno ha un foglio di carta, lo piega,
  • 12:49 - 12:51
    - vedete, è stata disegnata
    la scritta TED -
  • 12:55 - 12:58
    quello che succede è
    che se uno prende e taglia,
  • 12:58 - 13:04
    che non si dovrebbe fare con l'origami,
    però se uno taglia qui con un unico taglio
  • 13:05 - 13:10
    riesce a separare le tre lettere
    e a ottenere la figura che si vedeva.
  • 13:13 - 13:14
    Grazie.
  • 13:15 - 13:17
    [Applausi]
Title:
Origami: tecnica, arte, tecnologia | Roberto Gretter | TEDxTrento
Description:

L’origami è l’arte capace di trasformare un foglio di carta in un’opera d’arte, e la geometria origami è responsabile degli incredibili modelli che è possibile piegare oggi: riaprire un modello origami è la chiave per capirne i segreti. Twist e tassellazioni sono alla base di applicazioni tecnologiche.

Appassionato origamista a 360°

Questo intervento si è tenuto ad un evento TEDx locale, organizzato in maniera indipendente dalle conferenze TED.

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Video Language:
Italian
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
13:24

Italian subtitles

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