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Pezzi e Parti di Tommy Kha | Art21 "New York Close Up"

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    (musica calma)
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    - (Tommy) Sono cresciuto a Memphis
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    e ho vissuto in un quartiere
    chiamato White Haven
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    per buona parte della mia infanzia.
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    Non mi era permesso uscire di casa,
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    quindi tutto ciò che conoscevo
    di Memphis, per molto tempo,
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    era solo il davanti e retro di casa mia.
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    Un Halloween, iniziammo
    a giocare a un gioco di supereroi,
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    credo fosse Batman.
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    Poiché eravamo poveri,
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    indossavamo tutti la stessa cosa,
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    delle buste della spazzatura nere
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    e contavamo soprattutto
    su noi stessi, sulle nostre menti
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    e sulla nostra immaginazione sul fatto che
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    dire qualcosa significava
    già abbastanza per noi.
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    Ci fu questa strana autorizzazione
    che la mia famiglia mi concesse.
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    Fu come dire: "Va bene ammettere che
    se devi imparare l'inglese, va bene.
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    Non devi rimanere fermo al passato
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    e continuare a parlare cinese con noi."
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    Voleva dire che mi lasciavano andare.
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    PEZZI E PARTI
    DI TOMMY KHA
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    Le continue domande: di dove sei?
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    Di dove sei davvero?
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    Qual è il tuo nome cinese?
    Il tuo nome coreano?
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    Non sono coreano.
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    "Da dove vieni?"
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    Me lo chiedevano in continuazione
    quando ero bambino.
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    Alcuni scherzano sul fatto che
    abbiamo scelto Memphis
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    per Elvis Presley o per un clima simile.
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    La mia famiglia è finita qui
    per via della guerra,
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    dell'esercito e degli abusi domestici.
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    La mia famiglia iniziò ad arrivare nel '90
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    quando Memphis iniziò
    a sostenere i rifugiati vietnamiti.
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    - Ciao, nonno!
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    Sentire mia nonna urlare senza motivo
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    in piena notte
    perché era scoppiato un incendio
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    o per le notizie dei bombardamenti
    in Oklahoma City
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    è per loro un'immagine molto familiare.
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    Era l'assurdità di come la guerra
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    non era solo immersa
    nella nostra terra e nei nostri confini,
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    ma anche in noi stessi, nei bambini
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    e nelle persone venute
    dopo i nostri genitori.
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    Come ne parliamo?
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    Come noi...
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    (sospira)
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    Come continuamo a vivere?
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    (musica calma)
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    Torno sempre a Memphis.
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    Memphis è come quel punto di legame
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    tra la mitologia e la storia,
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    tra i sentimenti e la memoria.
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    È un qualcosa che in un certo senso
    ricordi in maniera confusa.
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    Buona parte dei miei lavori e della storia
    della mia famiglia è questo:
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    sono pezzi e parti.
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    È una continua ricerca
    di informazioni e materiali,
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    qualsiasi cosa del nostro passato
    che possiamo illuminare.
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    - Ti spiace togliere i calzini?
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    - I calzini? Okay.
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    Mi piace la luce. Bellissima.
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    Okay. Faccio una foto veloce ora.
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    Ho iniziato a usare
    dei collage di me stesso
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    e l'ambivalenza di cosa si tratta davvero
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    sta nel mezzo di queste categorie:
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    dove c'è una mia opera, c'è anche
    un'estensione di me stesso.
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    Puoi girare un po' la testa a destra?
    Grazie.
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    Tre, due, uno.
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    (macchina fotografica scatta)
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    È una sorta di riflesso
    di quella frammentazione,
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    non un prendere pezzi e parti
    delle storie della mia famiglia,
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    ma sono i materiali stessi che compaiono
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    e fanno emergere le connessioni.
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    Sono opere molto improvvisate
    e vengono dalla mia biografia.
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    (musica ritmata)
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    (chiacciericcio indistinto)
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    - (Tommy) Uno, due, tre.
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    Ho seguito gli artisti di tributo a Elvis,
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    così vengono denominati propriamente
    gli impersonificatori di Elvis.
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    Va oltre l'impersonificazione
    e l'imitazione,
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    diventa trascendente.
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    Volevo creare un'opera
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    ed essere in grado di creare un'opera
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    che riguardasse la rappresentazione,
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    che parlasse della cultura popolare
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    e la percezione che la gente ha del sud
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    attraverso queste icone come Elvis.
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    Questo influenza il mio lavoro
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    dal momento che l'idea di Elvis
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    e i suoi ritagli si riflettono
    nel resto dei miei progetti.
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    (chiacchierio indistinto)
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    (musica calma)
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    Penso molto alla fotografia che celebra
    la costruzione della ferrovia
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    e a come abbiamo escluso molti operai,
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    soprattutto quelli cinesi,
    dalla fotografia.
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    Quella sorta di invisibilità si è riflessa
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    attraverso la storia fotografica.
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    Come vediamo noi stessi
    quando non veniamo rappresentati?
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    Penso che sia una continua prestazione,
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    un continuo cercare
    dove siamo nella fotografia.
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    Qual è il modo migliore
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    per arrivare a noi stessi
    attraverso la fotografia.
Title:
Pezzi e Parti di Tommy Kha | Art21 "New York Close Up"
Description:

Un fotografo cerca dei modi per farsi vedere.

A Memphis, la sua città natale, l'artista Tommy Kha indossa una busta della spazzatura nera e una maschera di Batman prima di mettersi davanti alla sua macchina fotografica e scattarsi una foto, ricreando così un'episodio della sua infanzia. Kha, con lo sguardo dritto alla fotocamera, fotografa se stesso giocando con il bambino che era, ovvero un ragazzino asiatico-americano in cerca di modi per farsi vedere in una cultura a volte ostile. Questo momento cattura la visione creativa e unica di Kha, una sconcertante conversione di comicità, tenerezza, teatralità e spunti documentari.

Ora a New York City, l'artista scava spesso la sua biografia e il quadro culturale della sua infanzia per dar vita a fotografie e installazioni che non solo rivelano le vulnerabilità e le contraddizioni di se stesso e della sua famiglia, ma criticano anche la natura stessa della rappresentazione. Dal cortile della sua infanzia alla tomba di suo nonno e gli incontri della famosa settimana dedicata a Elvis a Memphis, questo breve documentario segue Kha in giro per la città a fotografare mentre tenta una riconnessione con la sua città per fare poi i conti con importanti domande sulla propria essenza e i mezzi scelti per rappresentarla. Kha si chiede, " Dove mi trovo nella fotografia? Qual è il modo migliore per arrivare a noi stessi attraverso la fotografia?"

CREDITS | Produttore della serie "New York Close Up": Nick Ravich. Direttore ed editor: Jia Li. Cinematography: Jia Li. Suono: Carver Audain. Mixer del suono: Gisela Fullà-Silvestre. Correzione colore: Addison Post. Design e grafiche: Chips. Concessione opere: Tommy Kha. Archivio mediatico: Yale University Library. Ringraziamenti: Ava Chin, Emmi Dunn, Monica Horn, Alison Kuo, Ziggy Mack, Katrina McElyea, John Morgan, Nathalie Karg Gallery, Cooper Lee Perkins, Pho Binh Restaurant, Lilly Robicsek, Silver Art Projects, Luke White. © Art21, Inc. 2022. Tutti i diritti riservati.

"New York Close Up" è supportata dalla Andy Warhol Foundation for the Arts e, in parte, dai fondi pubblici del Dipartimento degli Affari Culturali della Città di New York in collaborazione con il City Council e il sostegno di donatori privati.

L'esposizione digitale dei cortometraggi "New York Close Up" è resa possibile in parte grazie al New York State Council on the Arts.

TRADUZIONI
I sottotitoli tradotti sono il generoso contributo della nostra comunità di traduttori volontari.

#TommyKha #Art21 #Art21NewYorkCloseUp

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Video Language:
English
Team:
Art21
Project:
"New York Close Up" series
Duration:
07:53

Italian subtitles

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