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La ricerca accademica è finanziata pubblicamente -- Perché non è pubblicamente disponibile?

  • 0:01 - 0:05
    In una conversazione vi è mai capitato
    di fare riferimento a uno studio
  • 0:05 - 0:09
    che in realtà non avete letto?
  • 0:09 - 0:11
    (Risate)
  • 0:11 - 0:13
    L'altro giorno stavo prendendo
    un caffè con un amico
  • 0:13 - 0:16
    e gli ho detto:
    "Sai che ho letto di uno studio
  • 0:16 - 0:20
    che dice che il caffè riduce
    il rischio di depressione nelle donne".
  • 0:20 - 0:25
    Ma in realtà quello che avevo letto
    era un tweet.
  • 0:25 - 0:27
    (Risate)
  • 0:27 - 0:28
    Diceva...
  • 0:28 - 0:29
    (Risate)
  • 0:29 - 0:34
    "Secondo nuovi studi, il caffè ridurrebbe
    il rischio di depressione nelle donne."
  • 0:34 - 0:35
    (Risate)
  • 0:35 - 0:39
    E quel tweet aveva un link
    al blog del New York Times,
  • 0:39 - 0:43
    dove un blogger ospite aveva tradotto
    le scoperte dello studio
  • 0:43 - 0:45
    da un articolo di Live Science,
  • 0:45 - 0:47
    che aveva ottenuto
    le informazioni originali
  • 0:47 - 0:50
    dal sito della Scuola
    di Sanità Pubblica di Harvard,
  • 0:50 - 0:53
    il quale aveva citato
    il reale riassunto dello studio,
  • 0:53 - 0:58
    che sintetizzava il vero studio
    pubblicato in una rivista accademica.
  • 0:58 - 1:00
    (Risate)
  • 1:00 - 1:02
    È come i sei gradi di separazione,
  • 1:02 - 1:04
    ma nella ricerca.
  • 1:04 - 1:05
    (Risate)
  • 1:05 - 1:08
    Quando dico che ho letto un articolo,
  • 1:08 - 1:14
    in realtà ho letto 59 caratteri
    che riassumono 10 anni di ricerche.
  • 1:14 - 1:16
    (Risate)
  • 1:16 - 1:19
    Quando dico che ho letto un articolo,
  • 1:19 - 1:22
    ho letto parti dello studio
  • 1:22 - 1:25
    che sono state messe insieme
    da quattro scrittori diversi
  • 1:25 - 1:27
    che non erano l'autore,
  • 1:27 - 1:29
    prima di arrivare a me.
  • 1:29 - 1:31
    Non mi sembra giusto.
  • 1:31 - 1:34
    Ma accedere al materiale
    originale di ricerca è difficile,
  • 1:34 - 1:39
    perché i ricercatori normalmente
    non si dedicano ai media popolari.
  • 1:39 - 1:41
    E vi starete chiedendo:
  • 1:41 - 1:44
    perché gli accademici non si interessano
    ai media popolari?
  • 1:44 - 1:47
    Sembra che siano una fonte più legittima
  • 1:47 - 1:49
    degli esperti di media.
  • 1:49 - 1:50
    Vero?
  • 1:50 - 1:51
    (Risate)
  • 1:51 - 1:55
    In un paese con più
    di 4100 college e università,
  • 1:55 - 1:57
    sembra che questa debba essere la norma.
  • 1:58 - 1:59
    Ma non lo è.
  • 1:59 - 2:02
    Ma come siamo arrivati a questo punto?
  • 2:03 - 2:06
    Per capire perché i ricercatori
    non si dedichino ai media popolari,
  • 2:06 - 2:09
    bisogna innanzitutto capire
    come funzionano le università.
  • 2:09 - 2:11
    Negli ultimi sei anni,
  • 2:11 - 2:13
    ho insegnato in sette college
    e università diversi
  • 2:13 - 2:15
    in quattro stati diversi.
  • 2:15 - 2:18
    Sono un professore a contratto
    fuori dal comune.
  • 2:18 - 2:18
    (Risate)
  • 2:18 - 2:21
    E allo stesso tempo
    sto facendo il dottorato.
  • 2:21 - 2:24
    In tutte queste diverse istituzioni,
  • 2:24 - 2:27
    la ricerca e il processo di pubblicazione
    funzionano nello stesso modo.
  • 2:27 - 2:31
    Innanzitutto, i ricercatori
    producono ricerche nel loro campo.
  • 2:31 - 2:35
    Per finanziare la ricerca, fanno domanda
    per finanziamenti pubblici o privati
  • 2:35 - 2:36
    e, dopo aver finito la ricerca,
  • 2:36 - 2:39
    scrivono un articolo
    su ciò che hanno scoperto.
  • 2:39 - 2:43
    Poi inviano l'articolo
    a importanti riviste accademiche.
  • 2:43 - 2:45
    Poi si passa al processo
    di revisione paritaria,
  • 2:45 - 2:47
    che essenzialmente significa
    che altri esperti
  • 2:47 - 2:51
    controllano l'accuratezza
    e la credibilità.
  • 2:51 - 2:53
    E poi, una volta pubblicato,
  • 2:53 - 2:56
    compagnie a scopo di lucro
    rivendono quelle informazioni
  • 2:56 - 2:58
    alle università e alle biblioteche private
  • 2:58 - 3:01
    attraverso riviste
    e abbonamenti a banche dati
  • 3:01 - 3:04
    Ecco, questo è il sistema.
  • 3:04 - 3:09
    Ricerca, scrittura, revisione paritaria,
    pubblicazione e così via.
  • 3:09 - 3:14
    Io e i miei amici
    lo chiamiamo "nutrire il mostro".
  • 3:14 - 3:18
    E potete immaginare
    come questo possa creare problemi.
  • 3:18 - 3:22
    Il primo problema è che la maggior parte
    delle ricerche ha finanziamenti pubblici
  • 3:22 - 3:25
    ma viene distribuita da privati.
  • 3:25 - 3:30
    Ogni anno il governo federale spende
    60 miliardi di dollari nella ricerca.
  • 3:30 - 3:33
    Secondo la National Science Foundation,
  • 3:33 - 3:36
    il 29% va alle università pubbliche
    di ricerca.
  • 3:36 - 3:42
    Il che, se siete bravi in matematica,
    equivale a 17,4 miliardi di dollari.
  • 3:42 - 3:44
    Dollari pagati in tasse.
  • 3:44 - 3:46
    Solo cinque corporazioni sono responsabili
  • 3:46 - 3:49
    della distribuzione di ricerche
    con finanziamenti pubblici.
  • 3:49 - 3:55
    Nel 2004 una sola azienda
    ha guadagnato 1,5 miliardi di dollari.
  • 3:56 - 3:57
    È un grande affare.
  • 3:58 - 4:00
    E scommetto che ne percepite l'ironia.
  • 4:00 - 4:03
    Se il pubblico finanzia
    la ricerca accademica,
  • 4:03 - 4:08
    e poi dobbiamo ancora pagare
    per accedere ai risultati,
  • 4:08 - 4:11
    equivale a pagare due volte.
  • 4:11 - 4:12
    L'altro grande problema
  • 4:12 - 4:15
    è che molti accademici
    non hanno molti incentivi
  • 4:15 - 4:19
    per pubblicare al di fuori di queste
    prestigiose riviste in abbonamento.
  • 4:19 - 4:22
    Le università costruiscono
    il loro sistema di promozione
  • 4:22 - 4:24
    in base al numero
    di ricerche pubblicate.
  • 4:24 - 4:29
    Libri e articoli di riviste sono quindi
    una sorta di valuta per i ricercatori.
  • 4:29 - 4:33
    Pubblicare articoli aiuta a ottenere
    più incarichi e più fondi per la ricerca.
  • 4:33 - 4:39
    Ma gli accademici non vengono pagati
    per pubblicare con i media popolari.
  • 4:39 - 4:42
    Questo è lo status quo.
  • 4:42 - 4:45
    L'attuale ecosistema accademico.
  • 4:45 - 4:48
    Ma penso che non dovrebbe funzionare cosi.
  • 4:48 - 4:52
    Possiamo fare alcuni semplici cambiamenti
    per capovolgere il copione.
  • 4:52 - 4:56
    Per prima cosa, iniziamo
    col parlare dell'accesso.
  • 4:56 - 5:00
    Le università possono iniziare
    a mettere in discussione lo status quo
  • 5:00 - 5:02
    pagando i ricercatori perché pubblichino
  • 5:02 - 5:05
    non solo su queste riviste in abbonamento
  • 5:05 - 5:10
    ma anche su riviste a libero accesso
    e sui media popolari.
  • 5:10 - 5:12
    Il movimento per il libero accesso
    sta iniziando a fare progressi
  • 5:12 - 5:14
    in molte discipline,
  • 5:14 - 5:18
    e fortunatamente altre importanti figure
    stanno iniziando a notarlo.
  • 5:18 - 5:22
    Google Scholar ha reso
    gli articoli ad accesso libero
  • 5:22 - 5:25
    consultabili e più facili da trovare.
  • 5:25 - 5:28
    L'anno scorso, il Congresso
    ha introdotto un progetto di legge
  • 5:28 - 5:32
    per cui i progetti di ricerca accademica
  • 5:32 - 5:35
    con finanziamenti
    superiori ai 100 milioni
  • 5:35 - 5:37
    dovrebbero mettere a punto
    una politica di libero accesso.
  • 5:37 - 5:43
    E quest'anno la NASA ha aperto
    la sua biblioteca di ricerca al pubblico.
  • 5:43 - 5:48
    Come potete vedere,
    quest'idea sta iniziando ad affermarsi.
  • 5:48 - 5:50
    Ma l'accesso non riguarda
    solo l'essere capaci
  • 5:50 - 5:53
    di mettere le mani
    su un documento o uno studio.
  • 5:53 - 5:55
    Si tratta anche di fare in modo
  • 5:55 - 5:58
    che quel documento o studio
    sia facilmente comprensibile.
  • 5:58 - 6:01
    Ora parliamo di traduzione.
  • 6:03 - 6:09
    Non immagino questa traduzione
    come i sei gradi di separazione
  • 6:09 - 6:12
    di cui abbiamo parlato prima.
  • 6:12 - 6:16
    Invece, cosa succederebbe se i ricercatori
    prendessero la loro ricerca,
  • 6:16 - 6:18
    la traducessero per i media
  • 6:18 - 6:22
    e fossero in grado
    di coinvolgere il pubblico?
  • 6:22 - 6:23
    Se i ricercatori lo facessero,
  • 6:23 - 6:26
    i gradi di separazione
    tra il pubblico e la ricerca
  • 6:26 - 6:28
    si ridurrebbero di molto.
  • 6:28 - 6:32
    Come vedete, non sto proponendo
    una semplificazione della ricerca.
  • 6:32 - 6:35
    Sto solo proponendo di dare
    pubblico accesso alla ricerca
  • 6:35 - 6:39
    e di spostare la sede e focalizzarsi
    sull'uso di una lingua chiara
  • 6:39 - 6:42
    in modo che il pubblico
    che sta pagando la ricerca
  • 6:42 - 6:44
    possa anche usufruirne.
  • 6:45 - 6:48
    E ci sono anche altri benefici
    in questo approccio.
  • 6:49 - 6:52
    Mostrando al pubblico come i loro soldi
  • 6:52 - 6:54
    vengano usati per pagare la ricerca,
  • 6:54 - 6:58
    possono iniziare a ridefinire
    le identità delle università
  • 6:58 - 7:00
    cosicché le identità delle università
    non si basino solo
  • 7:00 - 7:04
    sulla squadra di football
    o sui corsi che offrono,
  • 7:04 - 7:07
    ma anche sulle ricerche che producono.
  • 7:07 - 7:12
    E quando c'è una relazione sana
    tra pubblico e ricercatori,
  • 7:12 - 7:16
    viene incoraggiata la partecipazione
    del pubblico nella ricerca.
  • 7:17 - 7:20
    Riuscite a immaginare come sarebbe?
  • 7:20 - 7:22
    E se studiosi di scienze sociali
  • 7:22 - 7:25
    aiutassero la polizia locale a riprogettare
    i loro corsi di sensibilizzazione
  • 7:25 - 7:31
    e poi scrivessero insieme un manuale
    per modellare corsi futuri?
  • 7:31 - 7:37
    E se i nostri docenti si consultassero
    con le scuole pubbliche locali
  • 7:37 - 7:40
    per decidere come intervenire
    sui nostri studenti a rischio
  • 7:40 - 7:43
    e lo scrivessero sul giornale locale?
  • 7:43 - 7:47
    Una democrazia che funzioni
  • 7:47 - 7:51
    necessita di un pubblico
    ben istruito e ben informato.
  • 7:51 - 7:55
    Invece di fare ricerca
    a fronte di pagamenti e burocrazia,
  • 7:55 - 8:00
    non sarebbe meglio se si realizzassero
    proprio davanti a noi?
  • 8:00 - 8:03
    Ora, in quanto dottoranda,
  • 8:03 - 8:06
    mi rendo conto che sto criticando
    il club in cui voglio entrare.
  • 8:06 - 8:08
    (Risate)
  • 8:08 - 8:09
    il che è una cosa pericolosa,
  • 8:09 - 8:13
    dato che sarò sul mercato accademico
    nel giro di un paio di anni.
  • 8:13 - 8:17
    Ma se lo status quo
    nella ricerca accademica consiste
  • 8:17 - 8:20
    nel pubblicare nella camera
    di risonanza di riviste a pagamento
  • 8:20 - 8:22
    che non raggiungeranno mai il pubblico,
  • 8:22 - 8:26
    dovete credermi,
    la mia risposta sarà "no".
  • 8:26 - 8:30
    Credo nella ricerca
    aperta a tutti e democratica
  • 8:30 - 8:34
    che lavora in comunità
    e che parla con il pubblico.
  • 8:34 - 8:36
    Voglio lavorare nella ricerca
    e in una cultura accademica
  • 8:36 - 8:40
    dove il pubblico non viene visto solo
    come un insieme di spettatori preziosi,
  • 8:40 - 8:43
    ma come un componente, un partecipante.
  • 8:43 - 8:47
    In alcuni casi, persino come l'esperto.
  • 8:49 - 8:53
    E non si tratta solo
  • 8:53 - 8:57
    di darvi accesso alle informazioni.
  • 8:57 - 9:02
    Si tratta di spostare la cultura
    dalla pubblicazione alla pratica
  • 9:02 - 9:05
    e dal dire al fare.
  • 9:05 - 9:09
    E dovete sapere
    che questa idea, questa speranza...
  • 9:09 - 9:12
    ...non appartiene solo a me.
  • 9:12 - 9:16
    Ci sono tanti ricercatori, docenti,
  • 9:16 - 9:19
    bibliotecari e membri della comunità
  • 9:19 - 9:23
    che si battono per la partecipazione
    di più persone nella conversazione.
  • 9:23 - 9:26
    Spero che anche voi vogliate unirvi
    alla nostra conversazione.
  • 9:26 - 9:27
    Grazie.
  • 9:27 - 9:31
    (Applausi)
Title:
La ricerca accademica è finanziata pubblicamente -- Perché non è pubblicamente disponibile?
Speaker:
Erica Stone
Description:

Negli Stati Uniti, le vostre tasse finanziano la ricerca accademica delle università pubbliche. Perché allora voi dovete pagare delle costose pubblicazioni per i risultati di queste ricerche? Erica Stone si batte per una nuova relazione di libero accesso tra il pubblico e gli studiosi, portando avanti l'idea per cui le università dovrebbero pubblicare su media più facilmente accessibili. "Una democrazia che funzioni necessita di un pubblico ben istruito e ben informato", dice la Stone. "Invece di fare ricerca dietro pagamenti e burocrazia, non sarebbe meglio se essa si realizzasse proprio davanti a noi?"

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
09:44

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