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Una medicina d'emergenza per il nostro clima surriscaldato

  • 0:01 - 0:05
    Vi parlerò di una cosa importante
    che forse vi è nuova.
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    I governi del mondo stanno per condurre
  • 0:07 - 0:10
    un esperimento involontario
    sul nostro clima.
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    Nel 2020, delle nuove normative
  • 0:13 - 0:16
    imporranno alle navi
    di ridurre le emissioni di zolfo,
  • 0:16 - 0:20
    abbattendo le emissioni degli scarichi
    o passando a combustibili più puliti.
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    Per la nostra salute, è un'ottima cosa;
  • 0:23 - 0:26
    ma le particelle di zolfo presenti
    nelle emissioni delle navi
  • 0:26 - 0:28
    hanno effetti anche sulle nuvole.
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    Questa è un'immagine satellitare
    delle nubi marine
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    al largo della Costa Occidentale
    degli Stati Uniti.
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    Le striature derivano
    dai gas di scarico delle navi.
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    Le emissioni delle navi
    includono sia gas serra,
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    che trattengono il calore
    per lunghi periodi,
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    sia particolati come i solfati,
  • 0:46 - 0:49
    che si mescolano alle nuvole
    e le rendono temporaneamente più chiare.
  • 0:49 - 0:53
    Le nubi più chiare riflettono
    più radiazione solare nello spazio,
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    raffreddando il clima.
  • 0:55 - 0:57
    Di fatto, quindi,
  • 0:57 - 1:01
    gli esseri umani stanno conducendo
    due esperimenti involontari sul clima.
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    Nel primo, aumentiamo
    la concentrazione di gas serra
  • 1:05 - 1:08
    riscaldando gradualmente il sistema Terra.
  • 1:08 - 1:11
    Funziona un po' come la febbre
    per il corpo umano.
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    Se la febbre è bassa,
    gli effetti sono lievi;
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    ma se la febbre aumenta,
    i danni diventano più gravi
  • 1:17 - 1:20
    e possono anche essere devastanti.
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    Lo si inizia a vedere adesso.
  • 1:23 - 1:24
    In un altro esperimento,
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    vogliamo rimuovere
    uno strato di particelle
  • 1:27 - 1:30
    che rendono le nuvole più chiare
    e ci schermano un po' dal riscaldamento.
  • 1:30 - 1:34
    L'effetto è maggiore
    nelle nuvole che si formano sull'oceano,
  • 1:34 - 1:36
    e gli scienziati prevedono
  • 1:36 - 1:39
    una riduzione di emissioni
    di zolfo delle navi, l'anno prossimo,
  • 1:39 - 1:40
    che produrrà, a sua volta,
  • 1:40 - 1:43
    un aumento tangibile
    delle temperature globali.
  • 1:44 - 1:45
    Sconvolgente, vero?
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    Ma la maggior parte delle emissioni
    contiene solfati che sbiancano le nuvole:
  • 1:50 - 1:54
    carbone, le emissioni diesel,
    gli incendi forestali.
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    Gli scienziati calcolano
  • 1:55 - 1:58
    che l'effetto di raffreddamento
    dovuto a queste particelle,
  • 1:58 - 2:01
    che chiamano aerosol
    quando si trovano nell'atmosfera,
  • 2:01 - 2:06
    potrebbe complessivamente compensare
    il riscaldamento registrato finora.
  • 2:06 - 2:09
    Ci sono molte incertezze
    su questo effetto,
  • 2:09 - 2:13
    ed è uno dei motivi principali
    per cui è difficile prevedere il clima;
  • 2:13 - 2:17
    ma questo raffreddamento si perderà
    con il calo delle emissioni.
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    Quindi, per chiarire, gli esseri umani
    stanno raffreddando il pianeta
  • 2:23 - 2:27
    rilasciando massivamente
    delle particelle nell'atmosfera.
  • 2:27 - 2:30
    Ma non sappiamo quanto,
    e lo stiamo facendo involontariamente.
  • 2:31 - 2:33
    È preoccupante, ma potrebbe voler dire
  • 2:33 - 2:36
    che abbiamo un modo rapido
    di ridurre il riscaldamento,
  • 2:36 - 2:39
    una medicina d'emergenza
    per questa febbre,
  • 2:40 - 2:42
    E sarebbe una medicina
    di origine naturale.
  • 2:44 - 2:47
    Questa è una simulazione della NASA
    dell'atmosfera terrestre,
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    che mostra le nuvole e le particelle
    in movimento sopra la Terra.
  • 2:50 - 2:54
    Il bagliore è la luce solare
    riflessa dalle particelle nelle nuvole,
  • 2:55 - 2:59
    e questo schermo riflettente
    è uno dei modi principali
  • 2:59 - 3:01
    con cui la natura mantiene
    il pianeta abbastanza freddo
  • 3:01 - 3:04
    per gli esseri umani
    e la vita che conosciamo.
  • 3:04 - 3:09
    Nel 2015, gli scienziati hanno valutato
    dei modi di raffreddamento rapido.
  • 3:09 - 3:12
    Hanno scartato cose
    come gli specchi nello spazio,
  • 3:12 - 3:17
    palline da ping pong nell'oceano,
    teli di plastica nell'Artico,
  • 3:17 - 3:20
    e hanno scoperto
    che le soluzioni più praticabili
  • 3:20 - 3:24
    vedevano un leggero aumento
    di questa riflettività dell'atmosfera.
  • 3:24 - 3:29
    Riflettere anche solo l'uno,
    o il due percento in più,
  • 3:29 - 3:31
    di luce solare dall'atmosfera
  • 3:31 - 3:34
    può forse creare un aumento
    di due gradi Celsius.
  • 3:36 - 3:39
    Sono dirigente di un'azienda
    di tecnologie, non una scienziata.
  • 3:39 - 3:42
    Circa dieci anni fa,
    preoccupata per il clima,
  • 3:42 - 3:46
    iniziai a parlare con gli scienziati
    di possibili contrasti al riscaldamento.
  • 3:47 - 3:50
    Queste conversazioni
    divennero collaborazioni
  • 3:50 - 3:52
    da cui nacque
    il Cloud Brightening Project,
  • 3:52 - 3:55
    di cui parlerò tra un attimo,
  • 3:55 - 3:59
    e l'organizzazione no-profit
    SilverLining, dove lavoro oggi.
  • 3:59 - 4:03
    Collaboro con politici, ricercatori,
  • 4:03 - 4:05
    membri del settore tecnologico e altri
  • 4:05 - 4:07
    per discutere di alcune di queste idee.
  • 4:08 - 4:11
    Tempo fa, conobbi il meteorologo
    britannico John Latham,
  • 4:11 - 4:14
    che propose di raffreddare il clima
    come fanno le navi,
  • 4:14 - 4:17
    usando, però, una fonte
    naturale di particelle:
  • 4:17 - 4:19
    salsedine spruzzata dalle navi
  • 4:19 - 4:23
    verso le aree nuvolose poste
    sopra l'oceano.
  • 4:23 - 4:26
    Il metodo divenne noto
    con il nome che gli diedi allora:
  • 4:26 - 4:28
    "Schiarimento delle nubi marine."
  • 4:28 - 4:32
    I primi modelli suggerivano
    che usando questo metodo
  • 4:32 - 4:36
    solo nel 10, 20 percento
    delle nuvole oceaniche suscettibili
  • 4:36 - 4:41
    si potrebbero compensare
    ben due gradi Celsius.
  • 4:41 - 4:44
    Si potrebbero perfino schiarire
    le nuvole nelle singole aree
  • 4:44 - 4:49
    per ridurre l'aumento
    delle temperature della superficie marina.
  • 4:49 - 4:50
    Si potrebbero, per esempio,
  • 4:50 - 4:52
    raffreddare regioni
    come il Golfo del Messico
  • 4:52 - 4:54
    nei mesi che precedono
    la stagione degli uragani,
  • 4:54 - 4:56
    per ridurre la forza delle tempeste.
  • 4:56 - 4:59
    O raffreddare le acque che fluiscono
  • 4:59 - 5:02
    nelle barriere coralline
    colpite dallo stress termico
  • 5:02 - 5:04
    come, in Australia,
    la Grande Barriera Corallina.
  • 5:04 - 5:06
    Ma queste idee sono teoriche,
  • 5:07 - 5:10
    e schiarire le nubi marine
    non è il solo modo
  • 5:10 - 5:13
    per aumentare la riflessione
    di luce solare dall'atmosfera.
  • 5:14 - 5:19
    Un altro è quando i grandi vulcani
    rilasciano materiale con forza tale
  • 5:19 - 5:23
    da raggiungere la stratosfera,
    uno degli strati superiori dell'atmosfera.
  • 5:23 - 5:26
    Quando il Monte Pinatubo
    ha eruttato, nel 1991,
  • 5:26 - 5:28
    ha rilasciato materiale nella stratosfera,
  • 5:28 - 5:32
    inclusi solfati che si mescolano
    all'atmosfera, riflettendo la luce solare.
  • 5:33 - 5:36
    Questi materiali sono rimasti
    in orbita attorno al pianeta.
  • 5:37 - 5:38
    E tanto è bastato
  • 5:38 - 5:41
    per raffreddare il clima
    di oltre mezzo grado Celsius
  • 5:41 - 5:43
    per circa due anni.
  • 5:44 - 5:50
    Il raffreddamento ha portato, nel 1992,
    a un aumento notevole dei ghiacci artici
  • 5:50 - 5:54
    che sono scesi negli anni seguenti
    con il ritorno delle particelle a terra.
  • 5:54 - 5:59
    Ma il fenomeno vulcanico ha spinto
    il Premio Nobel Paul Crutzen a suggerire
  • 5:59 - 6:03
    che disperdere in modo controllato
    le particelle nella stratosfera
  • 6:03 - 6:05
    potrebbe contrastare
    il riscaldamento globale.
  • 6:06 - 6:09
    Ora, questo comporta dei rischi
    che non comprendiamo,
  • 6:09 - 6:13
    come quello di riscaldare la stratosfera
    o danneggiare lo strato di ozono.
  • 6:13 - 6:18
    Gli scienziati credono
    che possano esserci metodi sicuri,
  • 6:18 - 6:20
    ma siamo davvero a questo punto?
  • 6:20 - 6:23
    Vale la pena prenderlo in considerazione?
  • 6:23 - 6:26
    Questo è un modello climatico globale
  • 6:26 - 6:29
    del Centro nazionale per
    gli studi atmosferici degli Stati Uniti,
  • 6:29 - 6:32
    che mostra le temperature
    della superficie terrestre fino al 2100.
  • 6:32 - 6:36
    Il globo a sinistra raffigura
    l'andamento attuale,
  • 6:36 - 6:37
    quello a destra un mondo
  • 6:37 - 6:40
    in immettiamo gradualmente
    le particelle nella stratosfera
  • 6:40 - 6:44
    dal 2020 fino al 2100.
  • 6:44 - 6:47
    Intervenendo, le temperature di superficie
    restano simili alle odierne;
  • 6:48 - 6:52
    altrimenti, aumentano di oltre tre gradi.
  • 6:52 - 6:56
    Potrebbe fare la differenza
    tra un mondo sicuro o meno.
  • 6:58 - 7:02
    Quindi, se esiste anche solo
    una possibilità che si avvicini al vero,
  • 7:02 - 7:04
    è una cosa che dovremmo considerare?
  • 7:06 - 7:08
    Oggi non abbiamo le competenze adatte,
  • 7:08 - 7:11
    e le conoscenze scientifiche
    sono molto limitate.
  • 7:11 - 7:16
    Non sappiamo neanche
    se questi interventi siano fattibili,
  • 7:16 - 7:18
    o come individuarne i rischi.
  • 7:19 - 7:22
    I ricercatori sperano di esaminare
    questioni essenziali
  • 7:22 - 7:27
    che potrebbero aiutarci a capire
    se siano opzioni reali o da escludere.
  • 7:29 - 7:32
    Servono vari modi di studiare
    il sistema climatico,
  • 7:32 - 7:35
    inclusi modelli al computer
    per prevedere i cambiamenti,
  • 7:35 - 7:38
    tecniche analitiche
    come l'apprendimento automatico,
  • 7:38 - 7:40
    e molti tipi di osservazioni.
  • 7:41 - 7:42
    E nonostante le controversie,
  • 7:42 - 7:47
    è essenziale che i ricercatori
    sviluppino tecnologie di base
  • 7:47 - 7:50
    ed effettuino esperimenti
    su scala ridotta nel mondo reale.
  • 7:51 - 7:55
    Ci sono due programmi di ricerca
    che propongono esperimenti simili.
  • 7:55 - 7:58
    Ad Harvard, l'esperimento SCoPEx
  • 7:58 - 8:02
    vuole rilasciare piccole dosi
    di solfati, calcare e acqua
  • 8:02 - 8:05
    nella stratosfera,
    con un pallone aerostatico,
  • 8:05 - 8:08
    così da studiarne
    gli effetti chimici e fisici.
  • 8:09 - 8:10
    In che quantità?
  • 8:11 - 8:14
    Meno di quella rilasciata
    in un minuto di volo
  • 8:14 - 8:15
    da un velivolo commerciale.
  • 8:16 - 8:20
    Quindi di certo non è pericoloso,
    e magari neanche spaventoso.
  • 8:21 - 8:24
    All'Università del Washington,
    gli scienziati sperano di spruzzare
  • 8:24 - 8:28
    una nebbia fine
    di acqua salata, sulle nuvole,
  • 8:28 - 8:30
    in una serie di test a terra e in mare.
  • 8:30 - 8:33
    Se avranno successo,
    si passerà a esperimenti
  • 8:33 - 8:36
    che schiariscano sensibilmente
    una porzione di nubi sopra l'oceano.
  • 8:37 - 8:42
    Questa iniziativa è la prima
    a sviluppare una tecnologia aerosol
  • 8:42 - 8:44
    che rifletta in questo modo
    i raggi solari dall'atmosfera.
  • 8:45 - 8:48
    Bisogna produrre particelle minuscole:
  • 8:48 - 8:52
    pensate al vapore che esce
    da un inalatore per asmatici,
  • 8:52 - 8:56
    e ingranditelo fino a una nuvola.
  • 8:56 - 8:59
    È un problema tecnico complicato.
  • 8:59 - 9:01
    Quindi hanno sviluppato un ugello
  • 9:01 - 9:04
    che genera tre trilioni
    di particelle al secondo,
  • 9:04 - 9:06
    grandi 80 nanometri,
  • 9:06 - 9:08
    a partire da acqua salata molto corrosiva.
  • 9:09 - 9:12
    Un team di ingegneri
    della Silicon Valley in pensione,
  • 9:12 - 9:14
    eccoli qua,
  • 9:14 - 9:19
    ha lavorato gratis a tempo pieno
    per sei anni, per i propri nipoti.
  • 9:19 - 9:22
    Serviranno qualche milione di dollari
    e un altro paio d'anni
  • 9:22 - 9:26
    per sviluppare il sistema completo
    di spruzzo per questi esperimenti.
  • 9:27 - 9:30
    In altre parti del mondo
    nascono iniziative di ricerca,
  • 9:30 - 9:35
    inclusi dei programmi di modellazione
    alla Beijing Normal University,
  • 9:35 - 9:37
    l'Indian Institute of Science,
  • 9:37 - 9:41
    un possibile centro di "riparazione"
    del clima dell'Università di Cambridge
  • 9:42 - 9:44
    e il fondo DECIMALS,
  • 9:44 - 9:47
    che sponsorizza ricercatori
    di paesi del Sud del mondo
  • 9:47 - 9:50
    per studiare i potenziali effetti
    di questi interventi
  • 9:50 - 9:51
    nella loro parte del mondo.
  • 9:52 - 9:56
    Ma tutti questi programmi,
    compresi quelli sperimentali,
  • 9:56 - 9:58
    sono a corto di fondi.
  • 9:59 - 10:02
    E comprendere questi interventi
    è un problema difficile.
  • 10:02 - 10:04
    La Terra è un sistema vasto e complesso
  • 10:04 - 10:07
    e servono investimenti cospicui
    nei modelli e analisi climatici
  • 10:07 - 10:08
    e nella scienza di base
  • 10:08 - 10:12
    per fare previsioni sul clima
    molto più accurate di oggi
  • 10:12 - 10:16
    e gestire gli interventi, volontari e non.
  • 10:18 - 10:19
    E potrebbero essere urgenti.
  • 10:20 - 10:24
    Recenti rapporti scientifici prevedono
    che nei prossimi decenni
  • 10:24 - 10:26
    la febbre della Terra
    porterà alla devastazione:
  • 10:26 - 10:29
    temperature estreme e incendi,
  • 10:30 - 10:32
    un'enorme perdita di specie oceaniche,
  • 10:33 - 10:35
    il crollo dei ghiacci dell'Artico,
  • 10:36 - 10:39
    migrazioni e sofferenze
    per centinaia di milioni di persone.
  • 10:40 - 10:44
    La febbre può raggiungere
    un punto di non ritorno,
  • 10:44 - 10:47
    in cui i nostri sforzi
    non potranno più contrastare
  • 10:47 - 10:49
    i cambiamenti crescenti
    nei sistemi naturali.
  • 10:50 - 10:52
    Per prevenire questa situazione,
  • 10:52 - 10:55
    il Gruppo intergovernativo
    sul cambiamento climatico
  • 10:55 - 10:59
    prevede che entro il 2050 le emissioni
    si debbano prima fermare, e poi invertire.
  • 10:59 - 11:00
    Come?
  • 11:00 - 11:04
    Dobbiamo trasformare in modo radicale,
    e rapido, i maggiori ambiti economici,
  • 11:04 - 11:08
    compresso quello energetico, edile,
    agricolo, dei trasporti e altri.
  • 11:09 - 11:13
    Ed è essenziale farlo
    il più velocemente possibile.
  • 11:13 - 11:15
    Ma la febbre è ora così alta
  • 11:15 - 11:17
    che secondo gli esperti del clima
  • 11:17 - 11:21
    dobbiamo anche rimuovere
    enormi quantità di CO2 dall'atmosfera,
  • 11:21 - 11:24
    forse dieci volte le attuali
    emissioni globali annue,
  • 11:24 - 11:26
    con metodi ancora non testati.
  • 11:27 - 11:31
    Ora come ora, ci sono soluzioni lente
    a un problema rapido.
  • 11:32 - 11:34
    Anche nelle ipotesi più ottimistiche,
  • 11:34 - 11:37
    i rischi che corriamo
    nei prossimi 10-30 anni
  • 11:37 - 11:40
    sono troppo alti, a mio parere.
  • 11:41 - 11:45
    Questi interventi potrebbero essere
    la medicina ad azione rapida
  • 11:45 - 11:48
    che abbassi la febbre
    mentre affrontiamo le cause di fondo?
  • 11:49 - 11:51
    Ci sono serie preoccupazioni al riguardo.
  • 11:51 - 11:55
    Alcuni temono che anche condurre ricerche
    su questo tipo di interventi
  • 11:55 - 11:59
    possa offrire un pretesto
    per ritardarne la riduzione.
  • 11:59 - 12:01
    È il cosiddetto azzardo morale.
  • 12:02 - 12:04
    Ma, come la maggior parte delle medicine,
  • 12:04 - 12:07
    maggiori sono gli interventi,
    più pericolosi sono;
  • 12:07 - 12:10
    quindi dalle ricerche emerge
  • 12:10 - 12:16
    che non possiamo assolutamente continuare
    a riempire l'atmosfera di gas serra,
  • 12:16 - 12:18
    che questo tipo di alternative
    sono molto rischiose
  • 12:18 - 12:23
    e che se dovessimo usarle
    dovremmo farlo il meno possibile.
  • 12:25 - 12:27
    Ma anche così facendo,
  • 12:27 - 12:29
    potremmo mai conoscere abbastanza
    questi interventi
  • 12:29 - 12:31
    da gestirne i rischi?
  • 12:31 - 12:35
    Chi deciderebbe quando e come intervenire?
  • 12:36 - 12:38
    E se alcuni ne sono penalizzati,
  • 12:38 - 12:40
    o pensano di esserlo?
  • 12:40 - 12:42
    Sono problemi davvero difficili.
  • 12:44 - 12:48
    Ma ciò che più mi preoccupa è che,
    con l'aumento degli impatti climatici,
  • 12:48 - 12:52
    i leader saranno chiamati a rispondere
    con ogni mezzo disponibile.
  • 12:52 - 12:54
    Per quanto mi riguarda,
    non voglio che agiscano
  • 12:54 - 12:58
    senza informazioni reali
    e opzioni migliori.
  • 12:58 - 13:01
    Gli scienziati pensano
    che serviranno dieci anni di ricerche
  • 13:01 - 13:03
    solo per valutare questi interventi,
  • 13:03 - 13:06
    prima di poterli sviluppare o usare.
  • 13:06 - 13:11
    Eppure, oggi gli investimenti globali
    in questi interventi
  • 13:11 - 13:13
    ammontano a zero.
  • 13:14 - 13:17
    Perciò dobbiamo muoverci in fretta,
  • 13:17 - 13:20
    se vogliamo che i decisori
    abbiano dei dati reali
  • 13:20 - 13:22
    su questo tipo di medicina d'emergenza.
  • 13:24 - 13:26
    E c'è speranza!
  • 13:27 - 13:29
    Il mondo ha già risolto problemi simili.
  • 13:29 - 13:34
    Negli anni '70, abbiamo individuato
    una minaccia esistenziale all'ozonosfera.
  • 13:36 - 13:39
    Negli anni '80, gli scienziati,
    i politici e le industrie hanno concordato
  • 13:39 - 13:42
    una soluzione per sostituire
    le sostanze chimiche responsabili.
  • 13:43 - 13:46
    Ci sono riusciti con l'unico accordo
    sull'ambiente legalmente vincolante
  • 13:46 - 13:49
    firmato da tutti i Paesi del mondo,
  • 13:49 - 13:51
    il protocollo di Montréal.
  • 13:51 - 13:53
    Tuttora in vigore,
  • 13:53 - 13:55
    ha portato al recupero
    dello strato di ozono
  • 13:55 - 13:58
    ed è l'iniziativa di protezione ambientale
  • 13:58 - 14:00
    più riuscita nella storia dell'uomo.
  • 14:01 - 14:04
    Ora la minaccia è ben più grande,
  • 14:04 - 14:08
    ma abbiamo la capacità
    di sviluppare e concordare soluzioni
  • 14:08 - 14:10
    per proteggere le persone
  • 14:10 - 14:12
    e curare il nostro clima.
  • 14:12 - 14:15
    Questo significa che,
    per la nostra salvezza,
  • 14:15 - 14:18
    potremmo dover riflettere i raggi solari
    per qualche decennio,
  • 14:18 - 14:21
    mentre rendiamo verdi le industrie
    e rimuoviamo la CO2.
  • 14:22 - 14:25
    Significa che dobbiamo impegnarci ora
  • 14:25 - 14:29
    a capire quali opzioni abbiamo
    per questa medicina d'emergenza.
  • 14:30 - 14:31
    Grazie.
  • 14:31 - 14:36
    (Applausi)
Title:
Una medicina d'emergenza per il nostro clima surriscaldato
Speaker:
Kelly Wanser
Description:

Mentre riscaldiamo il pianeta in modo avventato, immettendo gas serra nell'atmosfera, alcune emissioni delle industrie producono anche particelle che riflettono la luce solare nello spazio, arginando un riscaldamento globale che cominciamo a comprendere solo ora. L'attivista per il clima Kelly Wanser chiede: Possiamo progettare dei metodi per sfruttare questo effetto e ridurre ulteriormente il riscaldamento? Scopri di più sulle promesse e i rischi dello "schiarimento delle nubi", e su come potrebbe aiutare a guarire il nostro clima.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
14:49

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