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Che cosa ci può rivelare lo studio dei percorsi neurali sulla salute mentale

  • 0:01 - 0:05
    Comincerò dicendo una cosa
    che vi può sembrare scontata.
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    Il vostro cervello crea
    tutte le sfumature della vostra mente.
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    Perché, dunque, curiamo
    le malattie fisiche e quelle mentali
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    in modo così diverso,
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    se crediamo di sapere
    che il pensiero arriva dal cervello?
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    Da neuroscienziata,
    mi è sempre stato detto
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    che non mi è consentito
    studiare come gli stati emozionali,
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    quali l'ansia, il desiderio
    o la solitudine,
  • 0:29 - 0:30
    vengano rappresentati dal cervello,
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    e quindi ho deciso
    di fare esattamente quello.
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    Il mio programma di ricerca
    è volto a capire la mente
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    analizzando i circuiti del cervello.
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    Nello specifico,
    come il nostro cervello crei le emozioni.
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    È veramente difficile studiare
    le sensazioni e le emozioni,
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    perché non si possono misurare.
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    Il comportamento è fino ad ora
    il modo migliore e la sola via di accesso
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    all'esperienza emozionale altrui.
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    Sia per gli animali che per gli uomini,
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    le auto-valutazioni
    sono una misura del comportamento.
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    I comportamenti motivazionali
    ricadono in due categorie:
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    cercare il piacere ed evitare il dolore.
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    La capacità di fare
    ciò che è un bene per voi
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    ed evitare ciò che è nocivo
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    è fondamentale per la sopravvivenza.
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    E nella nostra società moderna
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    la difficoltà nel capirne le differenze
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    può essere etichettata
    come malattia mentale.
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    Se ho un guasto alla macchina,
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    e la porto dal meccanico,
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    la prima cosa che fanno
    è guardare dentro al cofano.
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    Ma nello studio sulla salute mentale,
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    non è possibile aprire
    il cofano con un semplice pulsante.
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    Ed è per questo che conduciamo
    esperimenti sugli animali.
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    Nello specifico,
    nel mio laboratorio, sui topi.
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    Per capire il cervello,
    dobbiamo studiare i cervelli.
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    E per la prima volta, possiamo farlo.
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    Possiamo spalancare questo cofano.
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    Possiamo guardare dentro,
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    fare un esperimento
    e vedere cosa ne esce fuori.
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    La tecnologia ha aperto nuove finestre
    sulla scatola nera che è la nostra mente.
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    Lo sviluppo di strumenti di optogenetica
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    ha permesso una visione senza precedenti
    su specifici neuroni del cervello
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    e su come interagiscano
    tra loro con segnali elettrici.
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    Possiamo geneticamente modificare
    neuroni che diventano sensibili alla luce
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    e poi usare questa per controllare
    le emissioni dei neuroni.
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    Questo può cambiare
    il comportamento di un animale,
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    e ci permette di vedere
    ciò che i circuiti neurali possono fare.
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    Volete sapere come gli scienziati
    fanno tutto questo?
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    Gli scienziati hanno sviluppato
    strumenti optogenetici prendendo spunto
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    da altri settori scientifici di base.
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    Le alghe sono organismi unicellulari
    evolutisi per muoversi verso la luce.
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    E quando una luce blu brilla
    nella zona di visione di un'alga,
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    si apre un canale
    che invia segnali elettrici
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    che fanno muovere i flagelli
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    per dirigerla verso la fonte di luce.
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    Se cloniamo questa parte
    della cellula sensibile alla luce,
  • 3:02 - 3:05
    e la aggiungiamo ai neuroni
    attraverso modifiche genetiche,
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    possiamo rendere
    anche i neuroni sensibili alla luce.
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    In questo caso, con i neuroni,
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    quando inviamo segnali luminosi
    lungo fibre ottiche nel cervello,
  • 3:14 - 3:18
    cambiamo il modo con cui inviano
    segnali agli altri neuroni
  • 3:18 - 3:21
    e di conseguenza cambiamo
    il comportamento dell'animale.
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    Con l'aiuto dei miei colleghi,
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    sono stata pioniera in questa attività
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    per selezionare neuroni specifici
    che sono in un punto A,
  • 3:30 - 3:34
    e che mandano messaggi a un punto B,
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    lasciando che i neuroni circostanti
    continuino a mandare segnali
  • 3:39 - 3:40
    senza problemi.
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    Questo metodo ci ha permesso di testare
    la funzione di ciascun collegamento
  • 3:44 - 3:46
    all'interno della complessa
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    rete cerebrale.
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    Una regione del cervello, l'amigdala,
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    è sempre stata considerata
    importante per le emozioni,
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    e il mio laboratorio ha scoperto
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    che è come un bivio
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    dove una direzione porta
    a un approccio e a emozioni positivi,
  • 4:00 - 4:05
    e l'altra porta
    alla negatività e al rifiuto.
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    Vi faccio vedere un paio di esempi,
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    un assaggio di dati grezzi,
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    di come possiamo usare l'optogenetica
    per mirare neuroni specifici del cervello
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    e ottenere cambiamenti sostanziali
    nel comportamento.
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    I pazienti ansiosi hanno
    una comunicazione anomala
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    tra le due parti dell'amigdala,
  • 4:24 - 4:29
    ma nelle persone è difficile capire
    se questo sia la causa o l'effetto
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    della malattia.
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    Possiamo utilizzare l'optogenetica
    per mirare allo stesso percorso in un topo
  • 4:36 - 4:37
    e vedere cosa succede.
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    Questo è il labirinto.
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    Viene usato nei test sull'ansia
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    per misurare il tempo
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    che il topo passa
    nella tranquillità del vicolo cieco,
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    in rapporto all'esplorazione
    degli altri rami aperti.
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    I topi si sono evoluti
    per preferire ambienti circoscritti,
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    sicuri come le loro tane,
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    ma per cercare cibo,
    acqua e per accoppiarsi,
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    devono uscire negli spazi aperti,
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    dove sono più vulnerabili
    agli attacchi dei predatori.
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    Io sono seduta qui dietro,
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    e sto per schiacciare il pulsante.
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    E adesso, quando lo schiaccio
    e accendo la luce,
  • 5:09 - 5:13
    vedete che il topo comincia a esplorare
    sempre più i rami aperti del labirinto.
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    E contrariamente
    al trattamento farmacologico
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    dell'ansia,
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    non ci sono effetti di sedazione,
    o difficoltà motorie.
  • 5:21 - 5:23
    Solo un atteggiamento
  • 5:23 - 5:25
    normale di esplorazione.
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    Non solo l'effetto è quasi immediato,
  • 5:29 - 5:30
    ma non ci sono
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    evidenti effetti collaterali.
  • 5:32 - 5:34
    Quando spengo l'interruttore,
  • 5:34 - 5:38
    vedete che il topo ritorna
    alle sue funzioni cerebrali normali
  • 5:38 - 5:39
    e torna nel suo vicolo cieco.
  • 5:40 - 5:42
    Nel laboratorio,
  • 5:42 - 5:44
    quando stavo raccogliendo questi dati,
  • 5:44 - 5:47
    ero tutta sola e così emozionata
  • 5:48 - 5:50
    che ho fatto uno
    di quegli urletti silenziosi.
  • 5:50 - 5:52
    (A bassa voce) Aah!
  • 5:52 - 5:54
    (Risate)
  • 5:54 - 5:55
    Perché ero così emozionata?
  • 5:55 - 5:59
    Sì, in teoria sapevo che il cervello
    controlla la mente,
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    ma dopo aver azionato
    l'interruttore con la mia mano
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    e aver visto in maniera così improvvisa
  • 6:03 - 6:06
    il cambiamento nel comportamento del topo,
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    era la prima volta
    che veramente ci credevo.
  • 6:10 - 6:12
    Dopo quel primo successo,
  • 6:12 - 6:15
    ci sono state molte scoperte successive.
  • 6:15 - 6:19
    Si sono trovati specifici circuiti neurali
    che possono creare cambiamenti radicali
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    nei comportamenti animali.
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    Un altro esempio,
    l'alimentazione compulsiva.
  • 6:24 - 6:27
    Ci sono due ragioni
    per questo comportamento.
  • 6:27 - 6:29
    Cercare piacere nel gusto del cibo,
  • 6:29 - 6:32
    o evitare il dolore,
    come quello causato dalla fame.
  • 6:33 - 6:36
    Come possiamo trovare
    una cura all'alimentazione compulsiva
  • 6:36 - 6:38
    senza compromettere
    l'equilibrio tra fame e sazietà
  • 6:38 - 6:40
    che ci serve per sopravvivere?
  • 6:40 - 6:42
    Il primo passo è capire
  • 6:43 - 6:46
    come il cervello
    attivi il desiderio di cibo.
  • 6:46 - 6:50
    Questo topo che ha la pancia piena
    sta semplicemente esplorando
  • 6:50 - 6:53
    uno spazio privo di cibo.
  • 6:54 - 6:57
    Qui usiamo l'optogenetica
    per mirare ai neuroni dell'ipotalamo,
  • 6:57 - 7:01
    che inviano messaggi al mesencefalo.
  • 7:02 - 7:05
    Quando accendo le luci, in questo momento,
  • 7:05 - 7:09
    vedete che il topo comincia
    a leccare il pavimento.
  • 7:09 - 7:11
    (Risate)
  • 7:13 - 7:15
    Questo comportamento assurdo
  • 7:15 - 7:19
    sta per aumentare
    fino a un punto incredibile.
  • 7:19 - 7:21
    È abbastanza pazzesco in effetti.
  • 7:22 - 7:23
    Pronti?
  • 7:23 - 7:25
    Ecco.
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    Vedete, si porta le mani alla bocca,
    come se stesse mangiando,
  • 7:30 - 7:32
    ma non c'è nulla,
    non ha niente nelle zampe.
  • 7:32 - 7:36
    Attivare questo circuito è sufficiente
    per comandare il comportamento alimentare
  • 7:36 - 7:38
    in assenza di fame,
  • 7:38 - 7:40
    anche in assenza di cibo.
  • 7:42 - 7:44
    Non so esattamente
    come si possa sentire questo topo,
  • 7:44 - 7:47
    ma presumo che questi neuroni
    comandino il desiderio
  • 7:47 - 7:51
    basandosi sul comportamento che scegliamo
    quando attiviamo questi percorsi.
  • 7:53 - 7:54
    Spengo la luce--
  • 7:54 - 7:56
    e tutto torna normale.
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    Quando interrompiamo questi percorsi,
  • 8:00 - 8:03
    possiamo eliminare e ridurre
    l'alimentazione compulsiva
  • 8:03 - 8:06
    senza alterare gli input della fame.
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    Cosa potete supporre da questi due filmati
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    che vi ho appena mostrato?
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    Che fare una modifica
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    molto specifica nei circuiti cerebrali
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    può portare
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    a specifici cambiamenti comportamentali.
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    Qualsiasi esperienza cosciente che abbiamo
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    è governata da cellule
    del nostro cervello.
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    Sono la figlia di un fisico
    e di una biologa,
  • 8:31 - 8:34
    che si sono letteralmente incontrati
    su un'imbarcazione per l'America,
  • 8:34 - 8:36
    dove avrebbero continuato i loro studi.
  • 8:37 - 8:38
    Quindi,
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    visto che "non c'era pressione"
    per diventare una scienziata...
  • 8:41 - 8:44
    (Risate)
  • 8:44 - 8:45
    al college,
  • 8:45 - 8:50
    ho dovuto decidere se approfondire
    la psicologia, lo studio della mente,
  • 8:50 - 8:53
    o le neuroscienze, lo studio del cervello.
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    E ho scelto le neuroscienze,
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    perché volevo capire come è nata la mente
  • 8:57 - 8:59
    a partire da tessuti biologici.
  • 8:59 - 9:02
    Ma alla fine ho fatto tutte e due.
  • 9:02 - 9:04
    E ora il mio campo di ricerca
  • 9:04 - 9:06
    è un ponte tra la mente e il cervello.
  • 9:07 - 9:09
    Le ricerche del mio laboratorio
  • 9:09 - 9:12
    indicano che possiamo cominciare
    a collegare specifici circuiti neurali
  • 9:12 - 9:14
    a stati emozionali.
  • 9:14 - 9:16
    Abbiamo trovato circuiti
  • 9:16 - 9:19
    che controllano il comportamento
    correlato all'ansia,
  • 9:19 - 9:20
    l'alimentazione compulsiva,
  • 9:20 - 9:23
    le interazioni sociali, l'isolamento
  • 9:23 - 9:25
    e molti altri tipi
    di comportamenti motivati
  • 9:25 - 9:28
    che possono riflettere
    gli stati emozionali.
  • 9:30 - 9:34
    Pensavamo che le funzioni della mente
    fossero definite dalle zone del cervello.
  • 9:35 - 9:38
    Ma il mio lavoro dimostra
    che, in una stessa zona del cervello,
  • 9:38 - 9:40
    ci sono neuroni diversi
    che fanno cose diverse.
  • 9:40 - 9:45
    Queste funzioni sono parzialmente definite
    a seconda del percorso che prendono.
  • 9:46 - 9:48
    Ecco una metafora per aiutarvi a capire
  • 9:48 - 9:52
    come queste scoperte possano cambiare
    il modo in cui pensiamo al cervello.
  • 9:53 - 9:57
    Diciamo che il cervello è come il mondo
  • 9:57 - 9:59
    e che i neuroni sono le persone.
  • 9:59 - 10:04
    E vogliamo capire come le informazioni
    attraversano il pianeta.
  • 10:05 - 10:07
    È bene sapere
  • 10:07 - 10:10
    dove si trova una persona
    quando ne registriamo le parole.
  • 10:10 - 10:12
    Ma oserei dire che allo stesso modo
  • 10:12 - 10:13
    è importante
  • 10:13 - 10:16
    sapere con chi sta parlando
    questa persona,
  • 10:16 - 10:17
    chi sta ascoltando
  • 10:17 - 10:21
    e come reagisce la persona
    che ascolta queste informazioni.
  • 10:22 - 10:25
    La situazione attuale
    delle cure per la salute mentale
  • 10:25 - 10:27
    è essenzialmente
    un procedere per tentativi.
  • 10:28 - 10:30
    E non funziona.
  • 10:31 - 10:35
    Lo sviluppo di terapie farmacologiche
    per i disturbi mentali,
  • 10:35 - 10:36
    è finito in un vicolo cieco,
  • 10:36 - 10:40
    con quasi nessun progresso
    dopo gli anni '50.
  • 10:41 - 10:43
    Cosa ci riserva allora il futuro?
  • 10:43 - 10:45
    Nel prossimo futuro,
  • 10:45 - 10:48
    mi aspetto di vedere una rivoluzione
    nella cura delle malattie mentali,
  • 10:48 - 10:50
    dove ci si concentrerà su specifici
  • 10:50 - 10:51
    circuiti neurali del cervello.
  • 10:51 - 10:55
    Le diagnosi saranno fatte
    sia sui sintomi comportamentali
  • 10:55 - 10:57
    che su attività cerebrali misurabili.
  • 10:58 - 11:00
    Più in là, nel futuro,
  • 11:00 - 11:04
    combinando la nostra capacità
    di creare grossi cambiamenti nel cervello
  • 11:04 - 11:05
    e avere cambiamenti
  • 11:05 - 11:06
    importanti nel comportamento
  • 11:06 - 11:10
    con la nostra conoscenza sulla plasticità
    delle sinapsi per modifiche più durature,
  • 11:10 - 11:14
    potremmo arrivare a un punto
    in cui il cervello si auto-ripara
  • 11:14 - 11:16
    riprogrammando
    i suoi stessi circuiti neurali.
  • 11:17 - 11:20
    Terapia espositiva
    a livello dei circuiti neurali.
  • 11:21 - 11:24
    Una volta introdotto il cervello
    in modalità di auto-guarigione,
  • 11:24 - 11:27
    si potrebbero avere effetti duraturi
  • 11:27 - 11:29
    senza effetti collaterali.
  • 11:30 - 11:31
    Posso immaginare un futuro
  • 11:31 - 11:34
    dove la riprogrammazione
    dei circuiti neurali
  • 11:34 - 11:37
    rappresenta una potenziale soluzione,
    non solo una terapia.
  • 11:40 - 11:43
    Bene, ma per adesso?
  • 11:44 - 11:46
    Da questo preciso momento in poi,
  • 11:46 - 11:48
    se ciascuno di voi lascia questa sala
  • 11:49 - 11:54
    e crede fermamente che la mente nasca
    esclusivamente dalle cellule del cervello,
  • 11:54 - 11:58
    allora possiamo subito liberarci
    da atteggiamenti negativi e luoghi comuni
  • 11:58 - 11:59
    che impediscono a così tanti
  • 11:59 - 12:02
    di ricevere il supporto,
    a livello mentale, di cui hanno bisogno.
  • 12:02 - 12:04
    Noi professionisti della salute mentale,
  • 12:04 - 12:06
    pensiamo sempre alla prossima nuova cura.
  • 12:06 - 12:09
    Ma prima di poter attuare nuove cure,
  • 12:09 - 12:12
    serve che le persone
    si sentano a loro agio nel ricercarle.
  • 12:13 - 12:17
    Pensate a come potremmo
    diminuire drasticamente i tassi di suicidi
  • 12:17 - 12:19
    e le sparatorie nelle scuole
  • 12:19 - 12:23
    se chiunque avesse bisogno
    di supporto psicologico potesse averlo.
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    Quando capiremo esattamente
    come la mente si crea nel cervello,
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    miglioreremo le vite di tutti coloro
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    che avranno un problema
    di salute mentale nella loro vita -
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    metà della popolazione -
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    così come ti tutti gli altri
    con cui loro condividono questo mondo.
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    Grazie.
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    (Applausi)
Title:
Che cosa ci può rivelare lo studio dei percorsi neurali sulla salute mentale
Speaker:
Kay Tye
Description:

La neuroscienziata Kay M. Tye studia come il cervello crei complessi stati emozionali quali la depressione, l'ansia o la solitudine. Dalle sue ricerche più avanzate, condivide le sue ultime scoperte, incluso lo sviluppo di uno strumento che usa la luce per attivare i neuroni specifici che creano un incredibile cambiamento comportamentale nei topi. Vediamo come queste scoperte possano cambiare il modo in cui pensate alla mente, ed eventualmente scoprire terapie efficaci per i disturbi mentali.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
12:59

Italian subtitles

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