Un eroe nazionale?
O il nemico pubblico numero uno?
Le figure storiche sono spesso controverse
ma poche sono state così deificate o denigrate,
durante la loro vita,
come il settimo presidente degli Stati Uniti.
Questo è: "La Storia contro Andrew Jackson".
"Ordine, ordine, eh, mh, dov'eravamo...
ah sì, Signor Jackson!
Siete qui accusato di denigrazione
dell'ufficio della presidenza,
di aver causato un collasso finanziario
e di crudeltà ingiustificata
contro gli Indiani d'America.
Cos'ha da dichiarare?"
"Ora, Vostro Onore, non sono un grande avvocato,
ma sono a conoscenza di un po' di cose.
E so che il Presidente Jackson
era un pioniere nato dal nulla,
un grande generale,
un vero uomo del popolo."
"Vostro Onore, quest'uomo del popolo'
era un giocatore d'azzardo,
un alcolizzato e un attaccabrighe.
Io ho sentito dire
che sarebbe stato capace di combattere per un'inezia
per poi essere il primo a provocare.
Vi chiedo,
poteva un uomo del genere presiedere la più importante carica della nazione?
Possiamo noi dimenticare il fiasco
della sua inaugurazione?
Chi ha mai sentito qualcuno invitare
una massa di ubriaconi
alla Casa Bianca?
Ci volle un'eternità per pulire tutti i rivestimenti."
"Quella massa di ubriaconi, Signore, era il popolo americano,
e meritavano di celebrare la loro vittoria."
"Ordine, ordine! Ora, questa celebrazione
avvenne a ragione?"
"Molto bene. Signor Jackson, è forse un caso
che immediatamente dopo aver preso servizio
Lei abbia introdotto il sistema dello 'spoils system',
sostituendo centinaia di ottimi impiegati federali
con sostenitori incompetenti del partito?"
"Vostro Onore, il Presidente non fece
una cosa simile.
Cercò di istituire il sistema della rotazione negli uffici
per evitare qualsiasi sciacallaggio o...
uno scherzo di qualche tipo.
Fu il resto del partito
che insistette nel dare posti ai loro servitori."
"Ma il Signor Jackson li assecondò, non è vero?"
"Ora, uh, guardi qui."
"Andando avanti.
Signor Jackson, Lei non aiutò forse a causare
il Panico finanziario del 1837
e la conseguente depressione economica
a causa della sua guerra ossessiva
contro la Banca degli Stati Uniti?
Non fu il veto sul rinnovo dell'autorizzazione,
che Lei fece nel 1832,
un atto di irresponsabile accondiscendenza popolare
che non aveva alcun senso economico?"
"Vostro Onore, il signore possiede
una fervida immaginazione.
Quella banca era soltanto un mezzo
dei ricchi americani
per diventare ancora più ricchi.
E tutto quel panico finanziario venne causato
quando le banche britanniche alzarono
i tassi di interesse
e bloccarono i prestiti.
E io dico: dare la colpa al Presidente è assurdo."
"Ma se il Signor Jackson non avesse distrutto
la Banca Nazionale,
avrebbe potuto concedere prestiti ai contadini
e agli imprenditori quando altri crediti
rimasero a secco,
lo avrebbe fatto o no?"
"Hm.. tutto ciò è basato su congetture.
Possiamo passare oltre?"
"Certamente, Vostro Onore.
Arriviamo ora alla più terribile offesa
contro il Signor Jackson:
l'aver forzato intere tribù ad allontanarsi
dalle loro terre natie
attraverso l'Atto di Rimozione degli Indiani."
"Respingo questa accusa, signore.
Gli Stati Uniti d'America hanno comprato
quella terra dagli Indiani
in modo leale."
"Chiamate forse la coercizione e le minacce
di una nazione con un esercito ben più potente
'leale'?
Oppure la firma di un trattato
per rimuovere i Cherokee
assieme ad un piccolo gruppo che non includeva
i loro leader attuali?
Non ebbero il tempo necessario per rifornirsi
in maniera opportuna prima dell'arrivo dell'esercito
che li obbligò a marciare
lungo il Cammino delle Lacrime."
"Ora, aspetti un secondo.
Questo è ciò che fece Van Buren
non appena il Presidente Jackson lasciò l'ufficio."
"Ma il Signor Jackson preparò il terreno
e si assicurò che il trattato venisse approvato.
Tutto ciò che il Presidente Van Buren
dovette fare successivamente
fu applicarlo."
"Guardi qui, Vostro Onore.
Il nostro governo ha comprato
terra appartenente agli indiani sin dall'inizio,
e il mio cliente negoziò questi accordi
anche prima di diventare Presidente.
Il Presidente Jackson credeva veramente
che fosse meglio per gli indiani
ricevere un compenso per la loro terra
e spostarsi ad Ovest,
dove c'era una vasta distesa di spazio,
per far sì che continuassero a vivere
nel modo in cui erano abituati,
piuttosto che restare in zona
e continuare a fare a botte con i coloni bianchi.
Alcuni dei quali, vorrei ricordare alla corte,
volevano sterminarli completamente.
Erano tempi diversi."
"Eppure, anche in questi tempi diversi,
vi erano molti nel Congresso
e persino nella Corte Suprema
che videro quanto sbagliato fosse l'Atto di Rimozione
e si opposero apertamente,
non è forse vero?"
"Il mio cliente venne sottoposto
ad una grande pressione.
Io vi dico, pensate sia facile
governare un paese così vasto
e tenere unita l'Unione,
quando gli stati sono pronti a vanificare
le leggi federali?
Il Presidente Jackson riuscì a malapena
a far sì che il Sud Carolina
cedesse in merito alle tariffe di importazione
e poi la Georgia scoprì l'oro
e iniziò a derubare la terra Cherokee.
Si trattava di spostare gli Indiani
o di iniziare un'altra guerra
contro un governo statale."
"Quindi, ammettete che il Signor Jackson
sacrificò i principi morali per raggiungere
alcuni obiettivi politici?"
"Io lo dichiaro, indicatemi un altro leader
che non lo ha fatto."
Con il cambiare delle società
e con l'evoluzione delle morali,
gli eroi di ieri
diventano i cattivi di oggi, o vice versa.
La storia può riguardare il passato,
ma la nostra comprensione di essa
è sempre sotto processo.